In questo forum mi piacerebbe parlare di Arti Marziali e parlare di biomeccanica e neurofisiologia in altri posti, ma visto che il tema è legato alla pratica del taiji giusto per essere chiari in merito (cito una fonte, ma ce ne sono a decine compresi testi universitari di neurofisiologia del movimento e biomeccanica degli esercizi fisici):
Importanza del taiji nei dolori di origine posturale:
Dolori vertebrali di origine posturale possono trarre un notevole beneficio dal taiji poiché la postura di base in questa disciplina prevede un autoallungamento volontario della colonna e una retroversione del bacino, condizioni fondamentali per un'azione correttiva, si realizza infatti:
1) un raddrizzamento della colonna
2) una diminuzione di carico sui dischi intervertrebrali
Forma e movimenti nella colonna vertebrale
Le 24 vertebre mobili presentano, nell'adulto in posizione eretta, curvature sul piano sagittale, che si formano nel corso della vita e vengono definite "curve fisiologiche della colonna vertebrale".
La colonna vertebrale non è, infatti, un asta ossea rettilinea, ma presenta una convessità anteriore nella zona del collo (lordosi cervicale), cui segue una curva a convessità posteriore nel segmento toracico (cifosi toracica), e quindi una ulteriore lordosi, più o meno spiccata, nel segmento lombare formato dal sacro e dal coccige.
Il fatto di dover mantenere l'equilibrio della testa e del tronco e la posizione del bacino sia nella stazione eretta che durante la deambulazione, hanno determinato il progressivo sviluppo di questa particolare morfologia della colonna vertebrale umana. (Vedere "colonna profilo")
Deformazione della colonna vertebrale
Non si può concludere il discorso sulla morfologia della colonna vertebrale, senza accennare ad alcune sue anomalie.
Alla base di tali anomalie si riscontra una sproporzione tra possibilità di carico e resistenza della colonna vertebrale, che può dipendere da una debilità costituzionale, da malattie, da modificazione di posizione del bacino, da atteggiamenti posturali sbagliati.
Quando le curve fisiologiche dello scheletro assiale sono normali, i massimi carichi pressori agiscono sui corpi vertebrali e sui dischi intervertrebrali con 5,6 kg/cm2 per quanto concerne la colonna vertebrale cervicale, con 11,6 kg/cm2 a livello di colonna vertebrale toracica e 6,2 kg/cm2 di colonna vertebrale lombare, sempre che in presenza di una potente protezione muscolare e legamentosa.
Se essa manca, i valori prima indicati aumentano di 7 volte per quanto concerne la zona cervicale, di 5 volte quella toracica, di 2, 3 volte il tratto lombare.
E' quindi ovvia l'importanza che viene ad esercitare sulla caricabilità della colonna vertebrale morfologicamente normale una muscolatura vertebrale ben sviluppata e uno stabile apparato legamentoso, considerato che, con tali premesse, la pressione del carico sui corpi vertebrali e sui dischi intervertrebrali viene ridotta di 5, 6 volte.
Le problematiche precedentemente segnalate, possono portare una colonna con curve fisiologiche normali, (vedi prima figura) ad una situazione del genere (vedi immagine "colonna iperlordosi")
In conclusione
Le persone che praticano taiji avvertono già dopo poche lezioni un certo miglioramento della sintomatologia dolorosa correlata alle problematiche precedentemente esposte, nonché una maggior sensibilità nei confronti del proprio aspetto posturale.
ORA, SICCOME SONO SERIO:
Qualunque postura mantenuta troppo a lungo che in qualche modo favorisca una delle più di 20 patologie (dall'iperlordosi lombare, allo discopatia, ecc...) legate alle ossa è nociva alla flessibilità della spina dorsale che è invece uno degli obiettivi fondamentali del taiji che fa della flessibilità della spina dorsale uno dei capisaldi della disciplina. Il taiji è movimento.
Anche nello yoga l'estremizzazione di posture in iperlordosi e ipercifosi mantenute nei tempi dell'esercizio contribuiscono a correggere, nella posizione normale, la normale fisiologia della spina dorsale e la massima flessibilità della stessa.
INSEGNATE AD ASSUMERE LA CORRETTA POSTURA NELLA PRATICA DEL TAIJI