Una cosa che mi da il voltastomaco negli esami, è quando poi li vedo promuovere a pioggia.
In quelle occasioni, cioè quando mi capita di assistere a sessioni d'esame, non riesco a tacermi, così finisce che qualcuno si sente tirato in causa e mi spiega che non si può bocciare molto perchè si perdono allievi, che il tal Dojo è appena entrato in tal federazione e va premiato....
In quei momenti riconfermo la mia totale avversione a queste cose.
Un esame, a mio avviso, è innanzitutto per il maestro, perchè se porto un allievo a dare lo shodan, di fatto ho già stabilito che quello sia il suo livello, così che per lui sarà una messa in prova della tenuta fisica e psicologica, sia con se stesso, sia davanti al maestro, sia nei confronti di chiunque sia li a guardare.
Il vero esame però, lo ritengo per il maestro, perchè ciò che farà l'esaminato mi da la misura di cosa e come insegna quel maestro, che idea ha di quel livello, del Karate stesso, perchè se ritiene che un tizio, poco distante dalle proprietà di una cintura verde, sia da presentare all'esame da shodan, quale che sia la motivazione, per me è il caso di rivedere innanzitutto i gradi del maestro, le sue qualifiche, oltre che fargli presente il danno che fa all'allievo, al suo dojo e al karate.
Detto questo, rimanendo ai Dan, trovo sia essenziale, via via che si sale, la parte scritta e orale dell'esame, per capire cosa sia il Karate nella testa dell'esaminato, quale sia il suo grado di crescita e comprensione, in che modo può essere divulgatore o meno della disciplina.
Anche in questa parte, vedo troppo spesso delle porcate, perchè può avere un senso la prova fortemente fisica al nidan, dove il percorso di crescita è ancora tecnico/atletico, ma da un godan mi aspetto approfondimento, valutazioni, idee, concetti, perchè la sua capacità tecnica deve essere già stata testata più e più volte, quindi trovo inutile l'eccesso di kata, kumite, kihon ecc.
Insomma penso che la funzione di un esame, sia qualcosa da riconsiderare e recuperare, ma troppo altro ci sarebbe da recuperare prima.