Se si pratica con sincerità ci si pone uno scopo.
Se lo scopo è divertirmi e stare bene allora può andare bene tutto, e questo punto anche il Garate, il Sound Karate, le esibizioni, i movimenti a robottino, i Ninja che fanno le capriole e si buttano addosso i fumogeni, le pippe davanti ai film di Gianna...
Se lo scopo è nel proprio piccolo, praticare con sincerità per acquisire la capacità di combattere a mani nude, i discorsi che tanto vale tutto perchè per strada non si sa cosa può succedere e che tanto alla fine conta la cazzimma, secondo me non vanno bene.
E' necessario impegnarsi per perseguire l'efficacia, sfruttando tutto il proprio potenziale (piccolo o grande che sia) e trovando i metodi più adatti a questo scopo.
Ci sono molti combattenti più forti di me? Il Maestro mi farebbe a pezzi? Fa niente, io seguo la via dell'autoperfezionamento e lavoro perchè un domani i miei allievi siano buoni a combattere, per la vita o sul tatami, come preferiscono. Se io non sono perfetto e capace, voglio che il mio stile sia perfetto e possa rendere capace chi lo praticherà dopo e meglio di me.