Kata e kumite due mondi diversi

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Offline Saburo Sakai

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Re:Kata e kumite due mondi diversi
« Reply #105 on: January 05, 2012, 11:57:32 am »
+1
Immaginate cosa succederebbe se quell'1/3 diciamo di 10 anni di pratica fosse stato impiegato nello studio serio della lotta?

Mi sarei divertito molto di più e "combatterei" molto meglio.  :D

Forse però non avrei imparato a "soffrire" e a cercare il significato nascosto di ogni dettaglio, così da farmi un bagaglio mio di elementi di lettura di ciò che vedo.
Lo spirito viene prima della tecnica.

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Offline metal storm

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Re:Kata e kumite due mondi diversi
« Reply #106 on: January 05, 2012, 12:00:23 pm »
0
perchè ho scelto lo shotokan come stile, perchè mi piacciono i kata e perchè non devo entrare in gabbia  :P

guarda, al piccolo raduno pugliese ho praticato un po' di thai con Happo... volendo fare il combattente di thai, mi sono adeguato. alla fine, essendomi rotto le palle di parare col naso tutti i suoi cazzotti, ho deciso di essere quello che sono: un karateka.
intercetto il suo braccio, lo proietto, lo "finisco" con due pugni al volto. l'ho imparato con i kata? l'ho imparato con i kihon? non lo so, ma mi è venuto istintivo, per quante volte ho allenato questa sequenza.

e se dovessi decidere di fare lotta o judo o jj, lo farei solo per il piacere di praticare e imparare qualcosa di nuovo, non per sensazione di inadeguatezza o altro.

mica siamo qui a smacchiare i giaguari con la trielina  ;D

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Offline Saburo Sakai

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Re:Kata e kumite due mondi diversi
« Reply #107 on: January 05, 2012, 12:10:34 pm »
0
intercetto il suo braccio, lo proietto, lo "finisco" con due pugni al volto. l'ho imparato con i kata? l'ho imparato con i kihon? non lo so, ma mi è venuto istintivo, per quante volte ho allenato questa sequenza.

Bellissimo ! Anche io l'altra notte ho avuto un sogno come il tuo, e al posto del "povero" Happo c'era Fedor !
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Offline Dipper

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Re:Kata e kumite due mondi diversi
« Reply #108 on: January 05, 2012, 12:14:19 pm »
0
Immaginate cosa succederebbe se quell'1/3 diciamo di 10 anni di pratica fosse stato impiegato nello studio serio della lotta?

Mi sarei divertito molto di più e "combatterei" molto meglio.  :D

Forse però non avrei imparato a "soffrire" e a cercare il significato nascosto di ogni dettaglio, così da farmi un bagaglio mio di elementi di lettura di ciò che vedo.
Non sono dello stesso avviso ma apprezzo la coerenza :)

perchè ho scelto lo shotokan come stile, perchè mi piacciono i kata e perchè non devo entrare in gabbia  :P

guarda, al piccolo raduno pugliese ho praticato un po' di thai con Happo... volendo fare il combattente di thai, mi sono adeguato. alla fine, essendomi rotto le palle di parare col naso tutti i suoi cazzotti, ho deciso di essere quello che sono: un karateka.
intercetto il suo braccio, lo proietto, lo "finisco" con due pugni al volto. l'ho imparato con i kata? l'ho imparato con i kihon? non lo so, ma mi è venuto istintivo, per quante volte ho allenato questa sequenza.

e se dovessi decidere di fare lotta o judo o jj, lo farei solo per il piacere di praticare e imparare qualcosa di nuovo, non per sensazione di inadeguatezza o altro.

mica siamo qui a smacchiare i giaguari con la trielina  ;D
Sul fatto che piacciano i kata niente da dire, anche a me piacciono.

Ma se imparassi a lottare meglio non ti riterresti più un karateka?
La tecnica che hai eseguito con successo è una di quelle che vengono approfondite nei momenti in cui non si esegue kata (è un classico) e infatti viene istintiva :)
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Offline XinYiMan

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Re:Kata e kumite due mondi diversi
« Reply #109 on: January 05, 2012, 12:16:21 pm »
+1
1. Con tutte le posizioni si combatte

2. La partenza di Jion (come tutte le tecniche può avere più applicazioni ma) io lo uso così:
la mano aperta va ad intercettare un pugno rivolto verso la nostra testa (passando per l'interno del     pugno) e proseguendo fino ad afferrare la nuca avversaria e con il pugno chiuso do un montante che sale a 45 gradi sul mento del nemico. Nel kung fu questo gesto che viene considerato un saluto può avere come variante un leggero inchino in avanti che corrisponde ad una testata sul grugno del povero malcapitato. Come si può notare è un gesto che poco ha di non applicabile (ovvio dipende dal contesto).

3. I kata sono davvero troppi

4. Per dare un senso ai kata bisogna prima dare un senso a tante altre cose, ad esempio Yoi, ma non solo a quello.

 :)
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Offline sanchin

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Re:Kata e kumite due mondi diversi
« Reply #110 on: January 05, 2012, 12:17:11 pm »
+1
Perchè Kuramoto più di altri fa paura? Perchè impara applicando subito e di conseguenza insegna subito con l'applicazione, chi ha la fortuna di praticare con l'ausilio di compagni diverrà sicuramente più sicuro, istintivo ed efficace di chi si allena nel vuoto, di chi fa kata, di chi fa sacco e di chi fa makiwara, senza comunque nulla togliere ai kata che anche se li ritengo diversi talvolta dal reale, mi piacciono da morire.

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Offline Saburo Sakai

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Re:Kata e kumite due mondi diversi
« Reply #111 on: January 05, 2012, 12:17:46 pm »
0
Immaginate cosa succederebbe se quell'1/3 diciamo di 10 anni di pratica fosse stato impiegato nello studio serio della lotta?

Mi sarei divertito molto di più e "combatterei" molto meglio.  :D

Forse però non avrei imparato a "soffrire" e a cercare il significato nascosto di ogni dettaglio, così da farmi un bagaglio mio di elementi di lettura di ciò che vedo.
Non sono dello stesso avviso ma apprezzo la coerenza :)


Grazie della stima... più che coerenza direi che il mio è un tentativo di vedere il positivo anche nelle cose apparentemente negative.  ;)

La mia prima frase comunque rappresenta meglio il mio pensiero.  :D
Lo spirito viene prima della tecnica.

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Joker

Re:Kata e kumite due mondi diversi
« Reply #112 on: January 05, 2012, 12:21:58 pm »
0
1. Con tutte le posizioni si combatte

Sì ma bisogna vedere con quale risultato  :)


2. La partenza di Jion (come tutte le tecniche può avere più applicazioni ma) io lo uso così:
la mano aperta va ad intercettare un pugno rivolto verso la nostra testa (passando per l'interno del     pugno) e proseguendo fino ad afferrare la nuca avversaria e con il pugno chiuso do un montante che sale a 45 gradi sul mento del nemico. Nel kung fu questo gesto che viene considerato un saluto può avere come variante un leggero inchino in avanti che corrisponde ad una testata sul grugno del povero malcapitato. Come si può notare è un gesto che poco ha di non applicabile (ovvio dipende dal contesto).

Ah, per questo ci si inchina?  :D


3. I kata sono davvero troppi

Benvenuto nel club  ;)


4. Per dare un senso ai kata bisogna prima dare un senso a tante altre cose, ad esempio Yoi, ma non solo a quello.

 :)

Per esempio yoi me l'hanno spiegato come difesa da una presa al busto, ma personalmente non lo farei  :whistle: :)

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Offline XinYiMan

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Re:Kata e kumite due mondi diversi
« Reply #113 on: January 05, 2012, 12:24:57 pm »
0
1. Con tutte le posizioni si combatte

Sì ma bisogna vedere con quale risultato  :)


2. La partenza di Jion (come tutte le tecniche può avere più applicazioni ma) io lo uso così:
la mano aperta va ad intercettare un pugno rivolto verso la nostra testa (passando per l'interno del     pugno) e proseguendo fino ad afferrare la nuca avversaria e con il pugno chiuso do un montante che sale a 45 gradi sul mento del nemico. Nel kung fu questo gesto che viene considerato un saluto può avere come variante un leggero inchino in avanti che corrisponde ad una testata sul grugno del povero malcapitato. Come si può notare è un gesto che poco ha di non applicabile (ovvio dipende dal contesto).

Ah, per questo ci si inchina?  :D


3. I kata sono davvero troppi

Benvenuto nel club  ;)


4. Per dare un senso ai kata bisogna prima dare un senso a tante altre cose, ad esempio Yoi, ma non solo a quello.

 :)

Per esempio yoi me l'hanno spiegato come difesa da una presa al busto, ma personalmente non lo farei  :whistle: :)

Yoi è più un assettare il corpo nella frazione di secondo che precede il combattimento, si è vero puoi se sei capace ad usarla come difesa da una presa al busto. Ma io per approfondire non mi riferisco alle applicazioni tecniche!
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Offline DJ scanner

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Re:Kata e kumite due mondi diversi
« Reply #114 on: January 05, 2012, 12:51:55 pm »
0
1. Con tutte le posizioni si combatte

2. La partenza di Jion (come tutte le tecniche può avere più applicazioni ma) io lo uso così:
la mano aperta va ad intercettare un pugno rivolto verso la nostra testa (passando per l'interno del     pugno) e proseguendo fino ad afferrare la nuca avversaria e con il pugno chiuso do un montante che sale a 45 gradi sul mento del nemico. Nel kung fu questo gesto che viene considerato un saluto può avere come variante un leggero inchino in avanti che corrisponde ad una testata sul grugno del povero malcapitato. Come si può notare è un gesto che poco ha di non applicabile (ovvio dipende dal contesto).

3. I kata sono davvero troppi

4. Per dare un senso ai kata bisogna prima dare un senso a tante altre cose, ad esempio Yoi, ma non solo a quello.

 :)
quoto tutto, testata compresa ed anche un +1, la penso come te :)
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Offline DJ scanner

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Re:Kata e kumite due mondi diversi
« Reply #115 on: January 05, 2012, 12:54:49 pm »
0
. Ma io per approfondire non mi riferisco alle applicazioni tecniche!
sono d'accordo :)
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Offline XinYiMan

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Re:Kata e kumite due mondi diversi
« Reply #116 on: January 05, 2012, 13:39:02 pm »
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E aggiungo una cosa veramente banale che dico sovente ma nessuno si fila mai.

L'arte marziale come il corpo umano va pensata e allenata nella sua interezza, come un unità, è assolutamente controproducente pensare in maniera settoriale. Ovvero che kata, kumite, khion e tutte le altre pratiche siano entità separate una dall'altra. Per esempio mai pensato che il kumite serve per migliorare il kata? Mai pensato che il kumite serve per migliorare il khion?

No, generalmente tutti pensano al contrario senza tenere in considerazione che kumite, sparring o come lo vogliamo chiamare è un esercizio come tutti gli altri. Perchè il combattimento quello vero è diverso, iprevedibile e mutabile per definizione, quindi nessuno può avere la certezza di allenarsi sempre correttamente!

Volevo anche aggiungere che secondo il mio pensiero la parola Arte che compone il termine Arte Marziale non identifica l'uso delle forme nell'allenamento come qualcuno ha detto pagine fa, la parola Arte si riferisce "all'arte del corpo", padroneggiare il corpo, conoscerlo, saperlo usare come più ci aggrada con fini marziali.
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Offline sanchin

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Re:Kata e kumite due mondi diversi
« Reply #117 on: January 05, 2012, 13:41:34 pm »
0
Aggiungo queste parole

KAISAI NO GENRI

cercate su internet cosa vuol dire, il succo della parola è questo

il Kata deriva dal combattimento e non viceversa, certo è che il combattimento è cambiato, non dico ne evoluto o involuto, solo cambiato.

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Offline Davide.c

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Re:Kata e kumite due mondi diversi
« Reply #118 on: January 05, 2012, 18:49:34 pm »
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Io continuo a dirlo, il problema non sta tanto nei kata, sta nella didattica del karate e nella capa degli istruttori.


Il kata lo si può tranquillamente usare in maniera pratica se gli si toglie quell'aura di "santissima autorità sacrale del karate che va preservata nel minimissimo dettaglio perché così si è sempre fatto e così si farà sempre poi quando fai a mazzate so fatti tuoi." Palle XD
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- Karateka libero
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"Strength is born in the deep silence of long-suffering hearts; not amid joy." - Sir Arthur Helps

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Joker

Re:Kata e kumite due mondi diversi
« Reply #119 on: January 05, 2012, 23:39:01 pm »
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Io continuo a dirlo, il problema non sta tanto nei kata, sta nella didattica del karate e nella capa degli istruttori.


Il kata lo si può tranquillamente usare in maniera pratica se gli si toglie quell'aura di "santissima autorità sacrale del karate che va preservata nel minimissimo dettaglio perché così si è sempre fatto e così si farà sempre poi quando fai a mazzate so fatti tuoi." Palle XD

Ho aperto uno spin-off  ;)

https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=10309.msg249028#msg249028