Kata e kumite due mondi diversi

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Offline Andy

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Re:Kata e kumite due mondi diversi
« Reply #120 on: January 13, 2012, 02:28:37 am »
0
Ma Kudo escluso, esiste un Karate senza Kata?

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Offline The Doctor Sherlockit

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Re:Kata e kumite due mondi diversi
« Reply #121 on: January 13, 2012, 02:41:15 am »
+2
l'enshin karate, e poi l'ashiara e il free style karate ( quello jissen) che hanno kata di coppia diversi dai soliti kata a solo

A me pare cmq che i giapponesi in merito non si facciano tuttii problemi che ci facciamo noi in merito alla questione kata si kata no

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Offline Hitotsu

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Re:Kata e kumite due mondi diversi
« Reply #122 on: January 13, 2012, 11:45:01 am »
0

A me pare cmq che i giapponesi in merito non si facciano tuttii problemi che ci facciamo noi in merito alla questione kata si kata no

Come da parole di noto maestro:

"Fino quanto puoi, 60anni va bene, meglio kumite...poi vedere kata.."

ahahahaha

"Se fate in quattro tempi anzichè due, campate poco". H.S.

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Offline Shurei-Kan

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Re:Kata e kumite due mondi diversi
« Reply #123 on: January 13, 2012, 11:48:59 am »
0
 :o

 ???

 :-\

 ;D ;D ;D

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Offline Ale_ale

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Re:Kata e kumite due mondi diversi
« Reply #124 on: January 13, 2012, 14:55:48 pm »
0
Una curiosità, ma in qualche stile di karate esistono ancora embu o simili? è un termine che ho sentito quasi solo nello Shorinji Kempo, e infatti loro dovrebbero averlo mantenuto come parte fondamentale dell'insegnamento (magari un Max a caso ne sa qualcosa...  :whistle: ), ma non credo che sia solo una loro peculiarità. Embu dovrebbe indicare semplicemente un kata eseguito in coppia, quindi il perfetto collegamento fra il kata e il kumite.... 


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Offline The Doctor Sherlockit

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Re:Kata e kumite due mondi diversi
« Reply #125 on: January 14, 2012, 00:03:13 am »
0
tipo i kihon  kumite ( gohon, sanbon e ippon) dello shotokan? ( che a quanto ne so dovevano essere i veri kata  dopo la riforma di yoshitaka)

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Offline Dipper

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Re:Kata e kumite due mondi diversi
« Reply #126 on: January 14, 2012, 00:25:38 am »
0
Se non fosse morto anzitempo probabilmente sarebbe andato ben oltre.
Ne è la prova anche la concezione del Ten no Kata che probabilmente avrebbe dovuto rappresentare il primo passo verso una formula di kata a coppie e non più a solo. A quanto ne so, tra l'altro, stava già lavorando su altri due kata: Chi no Kata e Hito no Kata.
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Offline Hitotsu

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Re:Kata e kumite due mondi diversi
« Reply #127 on: January 14, 2012, 12:43:54 pm »
+1
Se non fosse morto anzitempo probabilmente sarebbe andato ben oltre.



Qualcuno, tanto tempo fa, mi apostrofò di Apostasia, proprio perchè sostenevo Yoshitaka.
Per alcuni ha rovinato il karate del padre ed i generale tutto quello che è venuto dopo. Per quanto mi riguarda, se alcuni aspetti sono discutibili senza ombra di dubbio, per me rimane il primo che si è posto la domanda se quello che faceva funzionava davvero.
Un conto è far vedere e conoscere tecniche potenzialmente letali, ed un altro è metterle in pratica.

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Offline The Doctor Sherlockit

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Re:Kata e kumite due mondi diversi
« Reply #128 on: January 14, 2012, 19:28:26 pm »
0
Se non fosse morto anzitempo probabilmente sarebbe andato ben oltre.



Qualcuno, tanto tempo fa, mi apostrofò di Apostasia, proprio perchè sostenevo Yoshitaka.
Per alcuni ha rovinato il karate del padre ed i generale tutto quello che è venuto dopo. Per quanto mi riguarda, se alcuni aspetti sono discutibili senza ombra di dubbio, per me rimane il primo che si è posto la domanda se quello che faceva funzionava davvero.
Un conto è far vedere e conoscere tecniche potenzialmente letali, ed un altro è metterle in pratica.

Ma va là che il karate shotokan "tradizionale" è il karate di Yoshitaka, il karate di funakoshi padre non esiste più  oggi lo shotokan è quello di Yoshitaka, del karate del padre mantiene solo i kata che infatti nessuno capisce, tutto il resto  sopratutto il kumitè è tutta farina del sacco di yoshitaka e di chi usciva dalla scuola di yoshitaka, il padre manco lo considerava il kumitè ....e va bhe e si ritorna sempre al solito discorso kata/kumitè, di come già yoshitaka considerava i kata inapplicabili  e di come li volesse riformare..... ( e si sta parlando del figlio del fondatore, uno che sicuramente poteva avere accesso alla fonte diretta)

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Offline Dipper

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Re:Kata e kumite due mondi diversi
« Reply #129 on: January 14, 2012, 22:39:43 pm »
0
Pienamente d'accordo. Sebbene anch'io, accodandomi alla massa, inizialmente lo tenessi in bassa considerazione, man mano che ho approfondito il mio pensiero, epurandolo dai luoghi comuni, l'ho rivalutato moltissimo :thsit:
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Offline sanchin

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Re:Kata e kumite due mondi diversi
« Reply #130 on: January 15, 2012, 12:21:37 pm »
+3
Alla fine il concetto è che se non si applica non si capisce e se non si applica seriamente e in maniera veritiera, non si acquisisce la giusta esperienza e quello che facciamo non sarà nulla di più che una danza.
Ognuno la può vedere a suo modo sul kumitè libero certo è che solo kata e kihon non portano ad uno studio approfondito ma superficiale, anche il kendo, il kyudo sono arti marziali impregnate di zen, ma il primo generalmente si fa quasi sempre con il compagno e il secondo con un bersaglio.

Insomma si esegue una tecnica che non finisce nel vuoto ma cerca il vuoto come condizione spirituale.

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Offline Crux

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Re:Kata e kumite due mondi diversi
« Reply #131 on: January 15, 2012, 12:53:48 pm »
+1
Alla fine il concetto è che se non si applica non si capisce e se non si applica seriamente e in maniera veritiera, non si acquisisce la giusta esperienza e quello che facciamo non sarà nulla di più che una danza.
Ognuno la può vedere a suo modo sul kumitè libero certo è che solo kata e kihon non portano ad uno studio approfondito ma superficiale, anche il kendo, il kyudo sono arti marziali impregnate di zen, ma il primo generalmente si fa quasi sempre con il compagno e il secondo con un bersaglio.

Insomma si esegue una tecnica che non finisce nel vuoto ma cerca il vuoto come condizione spirituale.

OSU

mi scuso non ho seguito la discussione, ho letto solo questo commento nell'indice dei messaggi recenti e mi piace il concetto che hai espresso.
In generale reputo che la scherma debba ridurre le azioni ai minimi termini per essere bella.

"Using derogatory descriptions of other members for not sharing the same opinion and acting obnoxiously condescending and self-important doesn't exactly give you the appearence of having an adult mind. "

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Offline Dipper

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Re:Kata e kumite due mondi diversi
« Reply #132 on: January 15, 2012, 15:13:02 pm »
0
L'ho già scritto molte volte, ma non potrei essere più d'accordo.
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Offline Hitotsu

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Re:Kata e kumite due mondi diversi
« Reply #133 on: January 15, 2012, 19:02:44 pm »
+2
Alla fine il concetto è che se non si applica non si capisce e se non si applica seriamente e in maniera veritiera, non si acquisisce la giusta esperienza e quello che facciamo non sarà nulla di più che una danza.


Ma infatti l'essenza della tradizione, non vuol dire praticare uno stile, ma in una determinata maniera.
E la maniera è quella originaria, ovvero karate per difesa. Poi, in questi nuovi secoli, possono esserci anche altri sbocchi, ma pur sempre secondari.
E si badi bene. Se sono ancorato ad uno stile dandolo per autentico e considerando le sue pratiche infallibili, non tengo in considerazione una cosa di cui non si parla mai.
Ovvero che la filosofia del guerreggiare e del combattimento, si è evoluta nei secoli. In base sia alla tattica che all'evoluzione fisica dell'essere umano.

Nel 1700 i soldati napoleonici avanzavano in linea contro il nemico secondo uno "stile" di guerra. Stile che in molti mantennero per tutta la seconda guerra mondiale. In quei secoli era considerato l'unico modo di combattere.
Magari in quegli anni in Cina e poi a Okinawa, molte cose potevano essere paragonate a quello.
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Offline Rev. Madhatter

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Re:Kata e kumite due mondi diversi
« Reply #134 on: January 15, 2012, 19:04:48 pm »
0
Alla fine il concetto è che se non si applica non si capisce e se non si applica seriamente e in maniera veritiera, non si acquisisce la giusta esperienza e quello che facciamo non sarà nulla di più che una danza.


Ma infatti l'essenza della tradizione, non vuol dire praticare uno stile, ma in una determinata maniera.
E la maniera è quella originaria, ovvero karate per difesa. Poi, in questi nuovi secoli, possono esserci anche altri sbocchi, ma pur sempre secondari.
E si badi bene. Se sono ancorato ad uno stile dandolo per autentico e considerando le sue pratiche infallibili, non tengo in considerazione una cosa di cui non si parla mai.
Ovvero che la filosofia del guerreggiare e del combattimento, si è evoluta nei secoli. In base sia alla tattica che all'evoluzione fisica dell'essere umano.

Nel 1700 i soldati napoleonici avanzavano in linea contro il nemico secondo uno "stile" di guerra. Stile che in molti mantennero per tutta la seconda guerra mondiale. In quei secoli era considerato l'unico modo di combattere.
Magari in quegli anni in Cina e poi a Okinawa, molte cose potevano essere paragonate a quello.

Scusa ma non ho capito.
Peccato che la stupidità non sia dolorosa.
(A. S. LaVey )

il test d'ingresso funziona così
"ISCRIVITI GRATIS
va bene
SONO CENTO €
ma avevate detto gratis
SONO PER LE SPESE DI SEGRETERIA ..."

se ti lamenti, non sei adatto ad essere munto, altrimenti cerimonia del the in arrivo e tutti col collo gonfio ad accoglierti