oddio, non saprei dare una risposta assoluta in merito.
per fare un kata da gara ad un certo livello bisogna lavorare tanto. è proprio lo spirito e la funzione del kata che sono ormai fuori dal loro contesto...
faccio un esempio: prendi un kata shotokan qualsiasi; dopo averlo eseguito fermati a pensare "che volevano dire questi movimenti?"
almeno l'80% dei praticanti non lo sa, accetta la cosa come atto di fede.
se sei fortunato e qualcuno ti spiega le cose (perchè ha avuto la fortuna di aver avuto qualcuno che a lui le ha spiegate bene), ti senti dire la verità (o almeno quello che io ora penso sia la verità): su quaranta passi di un kata, le tecniche sono quattro, gli altri movimenti sono movimenti di raccordo per dare simmetria all'ambusen. non per niente, chi fa kata in maniera approfondita, li fa sia verso sinistra che verso destra. questo allena la bilateralità.
se passiamo poi ai bunkai, per me, la forma vera è quella essenziale, ovvero le quattro tecniche del kata... bunkai più lunghi non hanno alcun senso.
infine, il karate non è stato codificato, ma Funakoshi ha semplicemente fatto un compendio delle tecniche a lui tramandate... ha inserito dei kata da lui inventati, che rispecchiavano la sua visione del karate. diversamente, dell'ashiara karate ho visto solo due kata, e sono sicuramente una forma di combattimento, tipo boxe a vuoto.
ecco, io atti di fede non ne accetto, magari in palestra rompo anche un po' con domande a raffica, ma almeno sperimento se una cosa è utile o meno. e comunque continuo a fare i kata, cercando di coglierne l'essenza e usandoli come compendio tecnico, senza alcuna illusione che facendo kata imparo a combattere. per quello mi alleno in coppia con il kumite.
questa, però, è la mia visione del karate.