Mi interesserebbe avere qualche info su questo sistema. Possibilmente da chi lo pratica o almeno lo ha provato. Inizialmente mi interesserebbe conoscere di tutto un po' : significato del termine Keysi , metodologie di allenamento , lezione tipo ecc ecc
Eccomi qua, mi spiace se è venuto un po' lungo.
Provo a darti qualche info ma tieni presente che il mio è il punto di vista di un praticante (pertanto non ho una visione completa come potrebbe avere un instruttore).
Sul termine Keysi ho sentito due spiegazioni: la prima è che Keysi fosse il soprannome del fondatore, la seconda è che nella lingua dei gitani spagnoli significa qualcosa tipo “dal cuore”.
La motivazione è che il focus viene dato al lavoro sull’istinto, sull’approccio, sulla mentalità.
Quindi tutte cose che abbiamo già dentro.
Naturalmente praticamente tutte le AM e tutti gli SDC che conosco hanno lo stesso tipo di obbiettivo, so bene che non è una caratteristica unica né particolarmente innovativa.
Devo dire però, e questo più che del sistema lo considero merito dei miei insegnanti, questo obbiettivo dichiarato è ricercato con pragmaticità e in maniera assolutamente prioritaria.
La “base” del metodo è il “pensador”, da quello si sviluppa tutto il resto.
Se hai visto qualche filmato sul tubo avrai visto che si sta in una posizione in cui le mani sono sulla testa e gli avambracci fanno da scudo.
Poi si comincia a lavorare questa posizione in maniera più “contundente” lavorando sui gomiti e usandola per attaccare, infatti se fosse solo una posizione difensiva prima o poi si finirebbe comunque per soccombere.
Questa posizione, preferisco chiamarla magari in maniera un po’ errata “atteggiamento posturale”, nasce dal concetto di “flinch”.
A tale proposito taglio ed incollo dalla rete: “To start or wince involuntarily, as from surprise or pain.”
Partire o sussultare involontariamente a motivo di sorpresa o dolore.
Reazione automatica che più spesso si vede è appunto quella di sollevare mani e braccia.
Quindi si cerca di sfruttare, e in qualche maniera rendere più tecnico, il gesto istintivo.
Come mi spiegarono qualche lezione fa il mio insegnnate ha seguito un seminario di “Tony Blauer Tactical System”, hano usato sempre le “mani a lancia”, ma anche se declinato tecnicamente in maniera diversa era sempre un uso del “flinch”.
La lezione tipo parte con dei movimenti liberi “shadow boxe” che servono a portare subito su l’intensità e a richiamare alla memoria quello visto durante le lezioni precedenti.
Prosegue con lavoro tecnico a vuoto per impratichirsi del movimento da studiare, poi lo stesso movimento lo si lavora in coppia con i colpitori, poi in 3, sempre con i colpitori.
La parte finale è dedicata a delle sequenze continue a tre definite “cambiogiaqueta”.
Alla fine di nuovo “shadow boxe” in cui aggiungere i movimenti studiati a lezione per “cementarli” ma soprattutto, visto che il movimento è libero e si è sempre abbastanza stanchi, vedere cosa viene fuori e come è stata metabolizzata la lezione.
Lo studio delle “armi urbane” è lavorato in un corso a parte, tra un po’ inizierò quello dedicato al coltello, nel frattempo abbiamo comunque visto qualcosa applicato alle penne e all’anello a forma di becco.
Il corso poi si avvale di filmati che diventano scaricabili al momento della iscrizione, per il primo livello sono circa 12 (uno per settimana, quindi sono in ordine di apprendimento) più 4 di ripasso.
Mi sono stati molto utili due estati fa per fare allenamento da solo al mare.
A gennaio partirà a Cinisello anche un corso specifico dedicato alle MMA, quindi dove si studiano tecniche e strategie contestualizzate a quello.
Anche qui quello che mi ha colpito è l’esperienza già maturata e l’approccio degli insegnati alla materia MMA.
Qui la preparazione atletica sarà curata in maniera più specifica.
Nel corso che seguo io, pur essendo faticoso, la preparazione è comunque lasciata ai singoli (naturalmente gli insegnanti non lesinano consigli e programmini personalizzati).
Cioè loro cercano sempre di portarci al limite e pure un po’ oltre, naturalmente il mio limite è diverso da quello del ragazzo di 18 anni fisicato, perché il lavoro è focalizzato sull’attitudine.
Poi, sarà interesse mio lavorare per spostare in la questi miei limiti e per aumentare sempre di più l’intensità dell’allenamento.
Nel discorso MMA invece, a parere loro io sono ‘gnurant, la condizione fisica conta un buon 50%, quindi anche quella è oggetto di interesse diretto degli insegnanti.
Spero con questo papiro di aver risposto un po’ alle tue curiosità.
Naturalmente, se sono in grado, cercherò di rispondere a tue eventuali altre domande.