Qualcuno conosce questo gruppo di praticanti / scuole?

Ecco, io neppure lo sapevo che "John Chang" fosse uno pseudonimo 

Però scusate, questa "Mo Pai" (che sembra il nome delle patatine omonime) è la stessa scuola fondata da Mozi (墨子)?

Io poi continuo a pensare che i livelli fan tanto dungeons & dragons... 

 

Forse mi sono spiegato male.Non è che vuole mantenersi nell ombra.Non ama che arrivino continuamente persone a chiedere di diventarne allivi.Per il resto,come diceva il mio maestro,è sempre stato molto accogliente e disponibile anche prima di accettarlo come allievo.L ostacolo più grosso,come ti dicevo,è la cerchia di allievi.Probabilmente infastiditi,fanno muro agli esterni.
Per quanto riguarda il metodo,il sistema di JC inizia subito con una pratica di Nei Gong,che si differenzia da pratiche insegnate da altri maestri,solo per pochi particolari.Per sua scelta, il maestro Mori,insegna un approccio più graduale,passando prima dal Qi Gong, così come gli è stato insegnato da altri maestri.
Si tratta di una scelta personale,motivata da sue considerazioni.Anche io avrei voluto imparare da subito il Nei Gong,ma col senno di poi,mi rendo conto che non sarei stato in grado di praticare correttamente.Sia per scarsa conoscenza dei principi,sia per effettiva incapacità fisica.
Non ritengo strano,menzionare JC tra i maestri di riferimento.Fa parte del percorso di formazione, al pari di qualunque altro maestro.
Infine,un mio parere personale.Nel 2005 lessi "il mago di Giava",e ne rimasi colpito.Cercai contatti,ma non trovai nulla.Qualche anno fa,per caso,e senza cercarli,trovo un contatto.E nel mio piccolo, imparo una pratica.Se l alternativa,era partire a casaccio per l Indonesia, credo di non potermi proprio lamentare.Tra l altro,in questa esperienza,ho conosciuto un sacco di persone:maestri di Yoga,di Reiki,e di cose che neanche conoscevo.E praticando insieme,ho imparato molto.Sarà che sono uno che si accontenta, ma per me,mi è andata pure di lusso

Ecco, io neppure lo sapevo che "John Chang" fosse uno pseudonimo 

Però scusate, questa "Mo Pai" (che sembra il nome delle patatine omonime) è la stessa scuola fondata da Mozi (墨子)?

Io poi continuo a pensare che i livelli fan tanto dungeons & dragons... 

è proprio quella.JC è cinese,quindi il suo nome è cinese.Per comodità, viene chiamato così.
I livelli sono una costruzione fatta per ordinare l apprendistato.Nel Mo Pai,sono 72.Altre scuole, ne considerano solo 3.

Be' poteva andarti peggio, potevi finire da Verdesi 

Be' poteva andarti peggio, potevi finire da Verdesi 

A Verdesi vanno comunque riconosciuti uno spirito d avventura e un intraprendenza non comuni.Purtroppo,oscurati da altre discutibili qualità....

Per quanto riguarda il metodo,il sistema di JC inizia subito con una pratica di Nei Gong,che si differenzia da pratiche insegnate da altri maestri,solo per pochi particolari.Per sua scelta, il maestro Mori,insegna un approccio più graduale,passando prima dal Qi Gong, così come gli è stato insegnato da altri maestri.

Non voglio accanirmi ma per la mia scarsa conoscenza del mondo dei sistemi di coltivazione non puoi mischiare la roba un po' come ti pare.
A parte danni che puoi provocare nel mischiare c'e' il rischio che facendo A poi non puoi piu' fare B.

Non ritengo strano,menzionare JC tra i maestri di riferimento.Fa parte del percorso di formazione, al pari di qualunque altro maestro.
Infine,un mio parere personale.Nel 2005 lessi "il mago di Giava",e ne rimasi colpito.Cercai contatti,ma non trovai nulla.Qualche anno fa,per caso,e senza cercarli,trovo un contatto.E nel mio piccolo, imparo una pratica.Se l alternativa,era partire a casaccio per l Indonesia, credo di non potermi proprio lamentare.Tra l altro,in questa esperienza,ho conosciuto un sacco di persone:maestri di Yoga,di Reiki,e di cose che neanche conoscevo.E praticando insieme,ho imparato molto.Sarà che sono uno che si accontenta, ma per me,mi è andata pure di lusso

Uno mi disse che trovare a volte e' "destino". Non lo so se sia cosi.

Certamente ho maturato un profondo e sincero rispetto per le pratiche di coltivazione (di qualunque natura siano o zona provengano) e chi ci si dedica in modo serio.

Quote from: gyria on January 05, 2012, 11:47:21 am

Per quanto riguarda il metodo,il sistema di JC inizia subito con una pratica di Nei Gong,che si differenzia da pratiche insegnate da altri maestri,solo per pochi particolari.Per sua scelta, il maestro Mori,insegna un approccio più graduale,passando prima dal Qi Gong, così come gli è stato insegnato da altri maestri.

Non voglio accanirmi ma per la mia scarsa conoscenza del mondo dei sistemi di coltivazione non puoi mischiare la roba un po' come ti pare.
A parte danni che puoi provocare nel mischiare c'e' il rischio che facendo A poi non puoi piu' fare B.

Quote from: gyria on January 05, 2012, 11:47:21 am

Non ritengo strano,menzionare JC tra i maestri di riferimento.Fa parte del percorso di formazione, al pari di qualunque altro maestro.
Infine,un mio parere personale.Nel 2005 lessi "il mago di Giava",e ne rimasi colpito.Cercai contatti,ma non trovai nulla.Qualche anno fa,per caso,e senza cercarli,trovo un contatto.E nel mio piccolo, imparo una pratica.Se l alternativa,era partire a casaccio per l Indonesia, credo di non potermi proprio lamentare.Tra l altro,in questa esperienza,ho conosciuto un sacco di persone:maestri di Yoga,di Reiki,e di cose che neanche conoscevo.E praticando insieme,ho imparato molto.Sarà che sono uno che si accontenta, ma per me,mi è andata pure di lusso

Uno mi disse che trovare a volte e' "destino". Non lo so se sia cosi.

Certamente ho maturato un profondo e sincero rispetto per le pratiche di coltivazione (di qualunque natura siano o zona provengano) e chi ci si dedica in modo serio.

In generale, con le pratiche di coltivazione, si arriva sempre allo stesso punto.Spero di riuscire a spiegarmi.Le capacità che vantano i vari uomini di potere,in giro per il mondo, hanno tutte radice comune.Poi,le singole caratteristiche della persona, danno enfasi ad un aspetto invece che ad un altro.Ma ogni processo di coltivazione(serio, se così si può dire),pone le stesse basi per tutti.Se prendi uno sciamano della steppa,che sa levitare(sto inventando),e prendi un eremita cinese,che pure lui levita, entrambi diranno del metodo dell altro,che è tutto sbagliato.Eppure entrambi,hanno ottenuto le stesse capacità.Quindi,mi viene da pensare,che più che alla tecnica usata,si debba guardare all atteggiamento mentale.Non credo che se medito con i palmi delle mani rivolti all insù,arriverò a fare A,se invece li rivolgo all ingiù,arriverò a fare B.
Se un sistema prevede che si ripetano delle invocazioni in cinese,e a me sta lingua proprio non viene e sbaglio la pronuncia,allora la pratica non funziona?Penso conti di più lo stato mentale a cui mi porta la ripetizione ritmica di PAROLE(O SUONI).
A mio parere,chiaramente.

Viene però da pensare che se, ad esempio, due farmaci ottengono lo stesso effetto andando però ad agire su elementi diversi del corpo (funzioni diverse, organi diversi, elementi chimici diversi e così via), non è che li puoi mischiare.
O ne usi l'uno o usi l'altro.

Per tornare al tuo esempio, se un metodo prevede di meditare con i palmi all'insù ci sarà un motivo. Se un altro metodo prevede i palmi all'ingiù, ci sarà un motivo anche lì. Non penso ci si possa mettere a meditare con una mano su e una giù.
Tanto più che, credo, certe pratiche siano molto "meccaniche" e poco mentali - nel senso, la mente ha certamente un ruolo ma ci sono una serie di cose precise da fare per ottenere certi risultati specifici (in questo senso ho detto "meccaniche")... "atteggiamento mentale" mi suona molto come "immaginazione" ("senti l'energia che scorre..."), ma forse sono prevenuto io (non nei tuoi confronti, è un discorso generale).

Viene però da pensare che se, ad esempio, due farmaci ottengono lo stesso effetto andando però ad agire su elementi diversi del corpo (funzioni diverse, organi diversi, elementi chimici diversi e così via), non è che li puoi mischiare.
O ne usi l'uno o usi l'altro.

Per tornare al tuo esempio, se un metodo prevede di meditare con i palmi all'insù ci sarà un motivo. Se un altro metodo prevede i palmi all'ingiù, ci sarà un motivo anche lì. Non penso ci si possa mettere a meditare con una mano su e una giù.

Spero sia chiaro,che non sto a difendere nessuna posizione.L argomento mi piace, e trovo piacevole discuterne.
Dunque,non sono un medico, e se qualcuno può smontare la mia tesi,ben venga.Se due medicine diverse,curano il raffreddore,lo fanno entrambe combattendo il virus e rendendo più forti le difese immunitarie del corpo.Mischiare,avrebbe poco senso.Ma se una medicina combatte il virus,l altra rinforza le difese, e l altra mi abbassa la febbre, e le prendo assieme( a meno che non sia direttamente sconsigliato),il risultato è la guarigione dal raffredore.Almeno credo.
Se decido di seguire un metodo di coltivazione,mi attengo alle sue regole.Se però una pratica  yoga,non prevista da tale metodo,mi aiuta a sopportare meglio le ore passate a gambe incrociate, credo sia un arma in più.

Il fatto dei palmi in su o in giù,dipende principalmente dalla radice culturale da cui ha origine il metodo.In passato,il recitare il rosario(cattolico),era una forma di meditazione.Ma il fatto che le mani fossero giunte,non ha impedito anche a noi occidentali di avere i nostri super uomini(sarebbero i santi....).
La sto facendo molto discussione da bar......

Viene però da pensare che se, ad esempio, due farmaci ottengono lo stesso effetto andando però ad agire su elementi diversi del corpo (funzioni diverse, organi diversi, elementi chimici diversi e così via), non è che li puoi mischiare.
O ne usi l'uno o usi l'altro.

Bell'esempio.
Ci sono di solito nel fogliettino del farmaco le controindicazioni nell'assunzione assieme ad altre molecole.
Quindi alcuni se li mischi fanno danni. Altri magari no.

Per tornare al tuo esempio, se un metodo prevede di meditare con i palmi all'insù ci sarà un motivo. Se un altro metodo prevede i palmi all'ingiù, ci sarà un motivo anche lì. Non penso ci si possa mettere a meditare con una mano su e una giù.
Tanto più che, credo, certe pratiche siano molto "meccaniche" e poco mentali - nel senso, la mente ha certamente un ruolo ma ci sono una serie di cose precise da fare per ottenere certi risultati specifici (in questo senso ho detto "meccaniche")... "atteggiamento mentale" mi suona molto come "immaginazione" ("senti l'energia che scorre..."), ma forse sono prevenuto io (non nei tuoi confronti, è un discorso generale).

Direi che concordo anche su questa parte.

Se decido di seguire un metodo di coltivazione,mi attengo alle sue regole.Se però una pratica  yoga,non prevista da tale metodo,mi aiuta a sopportare meglio le ore passate a gambe incrociate, credo sia un arma in più.

concordo pienamente

Se decido di seguire un metodo di coltivazione,mi attengo alle sue regole.Se però una pratica  yoga,non prevista da tale metodo,mi aiuta a sopportare meglio le ore passate a gambe incrociate, credo sia un arma in più.

Attenzione parliamo di 2 cose differenti. Non e' che fai un metodo yoga per 5 anni per reggere unicamente un ex di un altro metodo che andrai a fare dopo.
Qui si parla di mischiare 2 metodi, non di fare qualche ex di stretching o di preparazione alla pratica.

Faccio una riflessione generale.
In generale cmq un metodo serio ha tutto quello che ti serve. Hai pensato che forse devi solo sopportare il dolore? cosa che la maggior parte delle persone non accetta.
Poi io mi dico. Se non riesci a seguire un metodo nelle sue basi perche' troppo duro (anche impiegando del tempo), non vedo come potrai proseguire dopo, che sicuramente non diventa piu' facile.
Forse semplicemente non sei fatto per quel metodo.

Queste due in grossetto idee che mi hanno sempre fatto pensare e che tutti noi ci ostiniamo a rifiutare convincendoci che tutti possono fare tutto.

Una sorta di supermarket delle discipline dove uno sceglie cosa prendere.

Quote from: Beppe on January 05, 2012, 11:20:51 am

Ecco, io neppure lo sapevo che "John Chang" fosse uno pseudonimo 

Però scusate, questa "Mo Pai" (che sembra il nome delle patatine omonime) è la stessa scuola fondata da Mozi (墨子)?

è proprio quella.

Ah, ok... allora ho fatto bene a tralasciare questa scuola, quando cercavo...

Quello dello yoga per la posizione, era un esempio.
Nel Mo Pai, ti viene detto di sederti e meditare, eseguendo delle "compressioni" interne, che coinvolgono il respiro e la concentrazione.
Non ti viene insegnato a meditare.Non ti viene insegnato a percepire se stai forzando le compressioni( e quello si che è dannoso).Non ti viene insegnato come si segue il respiro all interno del corpo.
Ora,che non pratico da un pò,se facessi subito una seduta di "allenamento",dopo 20 minuti vomiterei l anima, e mi ritroverei con la pressione alta ed un cerchio alla testa.
La così detta "via del fuoco",era così,probabilmente con lo scopo di selezionare da subito chi doveva progredire e chi no.
Altri maestri hanno insegnato progressioni per preparare il praticante.Dargli un corpo sano e una mente consapevole.Le giuste basi per una buona meditazione,e la capacità di percepire eventuali messaggi di allarme dal corpo."la via dell acqua",è chiaramente più lunga,ma siccome non sono totalmente un masochista,la preferisco...
Poi,non si tratta di "2 metodi".In cina viene detta "la via del tuono e del fulmine".Stesso risultato finale,1000 modi per arrivarci,molti dei quali,nati da unioni o separazioni di metodi precedenti.

Quello dello yoga per la posizione, era un esempio.
Nel Mo Pai, ti viene detto di sederti e meditare, eseguendo delle "compressioni" interne, che coinvolgono il respiro e la concentrazione.
Non ti viene insegnato a meditare.Non ti viene insegnato a percepire se stai forzando le compressioni( e quello si che è dannoso).Non ti viene insegnato come si segue il respiro all interno del corpo.

A mio avviso un metodo e' pensato per essere trasmesso e di solito ha tutte le informazioni e le istruzioni perche' cio' avvenga.
Questo non toglie che quando vai a praticare certe cose vi sono i relativi rischi, come capita in ogni attivita. Pensa ai traumi di allenamento in ogni disciplina.
Sono pratiche che fanno prese con la giusta consapevolezza e il giusto rispetto.

Quello che mi chiedo io e' se tale metodo e' "delicato" perche' promuoverlo verso il grande pubblico, che nel 99% dei casi non gli interessa ne ha la determinazione per affrontarlo.
Per farsi belli? 

Direi che possiamo chiudere qui il discorso, rimango della mia personale opinione che ho gia' espresso.