- Leggo un sacco di paroloni che non mi dicono nulla come tensegrita'
- riprogrammazione del tessuto connettivo
- Vedo due tuoi video in uno ruoti attorno ad uno oggetto fermo, nell'altro fai un esercizio con un compagno e ogni tanto simuli dei colpi
- Ci riprovo: quale sono le caratteristiche del tuo metodo? Cos'ha di diverso ad esempio dalla savate o dal jeet kune do?
In realtà è tutto nel 3d.... ti copio/incollo qui sotto...
- Le strutture tensegritive ottengono forma e forza dalla contrapposizione di elementi che resistono alla compressione e altri che sono sotto tensione, creando in tal modo un sistema in pre-stress. Un incremento di tensione in un punto si equilibra istantaneamente con un incremento di compressione e di trazione in punti geométricamente distanti al punto di applicazione. Questo comportamento, dovuto all'interazione tra elementi rigidi che reagiscono alla compressione, ed elementi flessibili che reagiscono alla trazione, si definisce come autoestabilizante.
Nella struttura di tensegrità le parti in compressione (le ossa) spingono in fuori contro le parti in trazione (miofascia) che spingono verso l'interno. Questo tipo di strutture presentano una stabilità più elastica rispetto a quelle a compressione continua e diventano tanto più stabili quanto più vengono caricate. Tutti gli elementi interconnessi di una struttura a tensegrità si ridispongono in risposta a una tensione locale. Lo stesso scheletro è in realtà solo apparentemente una struttura a compressione continua in quanto le ossa poggiano su superfici scivolose (superficie articolare si presenta liscia, color madreperlaceo, elastica al tatto, poggiata su osso detto subcondrale . Le cellule che la costituiscono si chiamano condrociti, immersi in una matrice ad alto contenuto acquoso (fino al 80% del totale), formata da proteine (collagene e proteoglicani)cartilagini articolari) e senza il sostegno miofasciale non sono in grado di sostenersi. Quindi variare la tensione dei tessuti molli significa variare la disposizione delle ossa e la minima variazione strutturale di un "angolo" organico si trasmette meccanicamente e piezolettricamente, tramite la rete di tensegrità, su tutte le restanti parti corporee.
Nulla di mistico… vedi anche R. Buckminster Fuller
- No, la “riprogrammazione” è legata al movimento …. Sul tessuto connettivo, al massimo, ci sono delle manipolazioni (vedi intervista Rolfing)
- Lascia perdere il video... se non hai mai praticato in questa direzione è fuorviante
- Noi diamo molto peso al "movimento naturale", il quale non può essere relegato solo ad una tecnica o ad un modo di muoversi (per es footwork). Gli esercizi mostrati sono totalmente liberi e volutamente è stata "prestabilita una velocità" di comune accordo: è un po come andare in un circuito a gareggiare con delle auto limitandole, per esempio, ad una velocità massima di 50kmh ---> in questo modo non si lavora per sviluppare attributi "classici" come forza e velocità, e ci si può concentrare su altro. La velocità utilizzata nel video in realtà è una "velocità base", nel senso che ci si muove abbastanza "velocemente"... la difficoltà aumenta per assurdo diminuendo l'intensità di lavoro, ma per questo ci vuole un po più di lavoro e di tempo per assimilare le "meccaniche base".