Da livellare i movimenti e raggrupparli ad imparare per schemi non vedo la connessione, se hai voglia e tempo potresti approfondire con esempi reali che possano magari anche essere replicati da noi che ti leggiamo?
Rispondo a
Shashka....
Dire di spostare "l'attenzione" su un discorso marziale e di apprendimento.
Dal mio punto di vista, in palestra, NON è possibile arrivare a replicare la realtà... bisogna, perciò, ingegnarsi per trovare una metodologia che si
avvicini il più possibile alla realtà. IMHO al massimo (se vogliamo "quantificare" questa possibilità) si può arrivare ad un buon 75/80% di "realismo".
Come viene affrontato (o meglio, quando questo viene fatto) questo "problema"? L'approccio che ha dato, finora, più risultati è senza dubbio quello sportivo/SDC; in un contesto sportivo (dove ci si confronta, in questo caso su ring/tatami) ci sono varie "sfumature", nel senso che non è automatico che se fai pugilato (o altro) impari a "menare"/difenderti... anzi, io ho amici che si sono dilettati qualche anno nel pugilato e a bassi livelli di fatto ti fanno fare solo una buona ginnastica. Ad ogni modo in uno sport (a livelli medio/alti) si arriva a replicare in buona percentuale un contesto di stress che difficilmente in palestra col compagno/amico di turno si potrà trovare. Questo NON lo si ritrova, imho, nei sistemi "tradizionali" dove molti esercizi in coppia (quando vengono fatti) sono prestabiliti, o quando ci si avvicina al tanto decantato sparring (che "tutti" sembrano fare) si fa una pseudo "kick boxing" (nel migliore dei casi)
dimenticando tutte le strateige e tecniche "imposte" dalla tradizione.
In BC non affrontiamo la questione in nessuno dei due modi. Da qui una "soluzione" differente per avvicinarsi alle "realtà" mediante esercizi liberi ma "limitati" in funzione di "regole" (un po come avviene negli SDC che sono "regolamentati") volte a preservare la realtà (per quanto fattibile) e non uscire dalla palestra "rovinati" e massacrati dall'allenamento.
Ora... perché il discorso di "raggruppare" i movimenti? BC è un sistema che "lavora" a qualsiasi distanza di combattimento, quindi non è un sistema solo legato al "colpo" (striking). Ma forse, per ora, conviene affrontare il discorso solo da questo punto di vista. Negli arti marziali "convertite" anche a SDC ci si è resi conto fin da subito che tutte le tecniche e parate sono pressochè inutili in un contesto non collaborativo, da qui l' utilizzo (in difesa) solo di "schivate", o di protezione mediante il guantone / avambraccio. Questa scelta, IMHO, corretta è dettata anche dal fatto che il sistema "classico" basato su parata/blocco e contrattacco è fallimentare perché per avere una "parata" funzionale al 100% si dovrebbe creare una parata per ogni tipologia di attacco.... ogni attacco/colpo è "unico" perché segue traiettorie ed impostazioni "stilistiche" proprie: se vogliamo proprio ben vedere è nei sistemi classici che si è cercato di racchiudere le "parate" per gruppi, in modo che la parata X fosse utile per l'attacco Y ma (in qualche modo) anche per altri (infatti nei sistemi tradizionali, pur esistendo molte parate, nn è stato possibile crearne una ad hoc per ogni attacco).
In BC abbiamo pure noi eliminato completamente blocchi e parate, mantenendo solo una impostazione (aggressiva) in attacco, questo attacco però è "adattabile"... quindi se necessario si "modella" sul movimento (attacco) avversario, proteggendomi/controllando... per poi ternare ad essere quello che è: un attacco.... il discorso sulla carta non è semplice da spiegare..
Questa abilità di adattamento non viene appresa mediante schemi prestabiliti ma mediante la semplificazione di movimenti che già facciamo durante l'arco della giornata anche in altre attività: abbassarsi, alzarsi, prendere, tirare etc... poi è ovvio che l'azione viene adattata al contesto, ma molte "cose" che si fanno in altri contesti possono essere (mediante piccoli accorgimenti) utilizzate anche nel combattimento.
Spero, lontanamente, di ave chiarito un po di più il mio punto di vista ......