Tertium non datur

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muteki

Re:Tertium non datur
« Reply #75 on: January 08, 2012, 17:29:33 pm »
0
rispondo a mad e a mement0

mad: le am tradizionali possiedono modalità proprie. forme, che possono piacere o meno, che sono manuali di tecniche da studiare ed eviscerare. possiedono anche "filosofie" (e metto le virgolette apposta) che per noi sembrano aliene. ok  nn per me che sono un orientalista. possiedono studi su posture non naturali, e per questo utili all'impiego di movimenti che in genere non effettuiamo.possiedono un patrimonio di tecniche assenti dagli SDC. non migliori o peggiori, ma assenti e diverse. perché dunque non studiarle?

mement0: come dico sopra, sono campi diversi, AM, dp e SDC. ma non si escludono. quindi si possono studiare insieme, mantenendo la base t radizionzle (forme, pensiero filosofico ecc) ma arricchendola apprendendo da sistemi più moderni che giungano (benvenutissimi!) a colmare le lacune dovute all'ignoranza dei tempi passati.

per finire, cito quanto dice west alla fine. in un certo senso sì. le AM tradizionali fanno un po' tutto e nulla al tempo stesso. anche in questo risiede per me il loro fascino.

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Offline happosai lucifero

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Re:Tertium non datur
« Reply #76 on: January 08, 2012, 17:32:21 pm »
0
vero. e infatti io dico sempre "modernizzazione nella tradizione" :)
Ossimoro sfizioso.
Esemplifica.

no no, sono parole
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Re:Tertium non datur
« Reply #77 on: January 08, 2012, 17:32:26 pm »
+3
OT

Forse il problema della filosofia marziale è che la gente crede che filosofeggiando si diventi marziale, mentre invece è legnandosi che un marzialista può anche diventare filosofo.

Fine OT
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Offline happosai lucifero

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Re:Tertium non datur
« Reply #78 on: January 08, 2012, 17:36:03 pm »
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mad: le am tradizionali possiedono modalità proprie. forme, che possono piacere o meno, che sono manuali di tecniche da studiare ed eviscerare. possiedono anche "filosofie" (e metto le virgolette apposta) che per noi sembrano aliene. ok  nn per me che sono un orientalista. possiedono studi su posture non naturali, e per questo utili all'impiego di movimenti che in genere non effettuiamo.possiedono un patrimonio di tecniche assenti dagli SDC. non migliori o peggiori, ma assenti e diverse. perché dunque non studiarle?

mement0: come dico sopra, sono campi diversi, AM, dp e SDC. ma non si escludono. quindi si possono studiare insieme, mantenendo la base t radizionzle (forme, pensiero filosofico ecc) ma arricchendola apprendendo da sistemi più moderni che giungano (benvenutissimi!) a colmare le lacune dovute all'ignoranza dei tempi passati.

per finire, cito quanto dice west alla fine. in un certo senso sì. le AM tradizionali fanno un po' tutto e nulla al tempo stesso. anche in questo risiede per me il loro fascino.

per la frase in grassetto: non mettere le virgolette, perché sennò non hai detto niente. se togli le virgolette la frase è falsa, se metti le virgolette nessuno te la può contestare perché non si capisce che vuoi dire

per il resto, secondo me sono seghe mentali. il fatto che per trovare un senso ad una sequenza preordinata di tecniche a vuoto tu sia costretto a voli pindarici dovrebbe essere un forte indizio dell'insensatezza di questi metodi. se vuoi puoi non accettarlo, ma non te la prendere se qualcuno più pragmatico vede che l'imperatore è in mutande e te lo viene a dire
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muteki

Re:Tertium non datur
« Reply #79 on: January 08, 2012, 17:38:12 pm »
0
wolvie: no, sno piuttosto due aspetti complementari. posso parlare di ki in vari modi ma se conosco un po' di taoismo e di filologia, è meglio. ho passato la scorsa notte con steno, kanji alla mano, a parlare di questo...

happosai: che sai tu di filosofia orientale? magari parliamone e vediamo come si collocano tali "filosofie" (virgolette perché il concetto di filosofia in oriente e occidente è diverso) nel contesto marziale.
per trovare un senso alle sequenze basta conoscerne le applicazioni. che non sono diverse dalle tecniche di tanti corsi di DP validissimi.

ma non servono sul ring.

allora si riduce tutto a un ring???


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Re:Tertium non datur
« Reply #80 on: January 08, 2012, 17:38:28 pm »
0
mad: le am tradizionali possiedono modalità proprie. forme, che possono piacere o meno, che sono manuali di tecniche da studiare ed eviscerare. possiedono anche "filosofie" (e metto le virgolette apposta) che per noi sembrano aliene. ok  nn per me che sono un orientalista. possiedono studi su posture non naturali, e per questo utili all'impiego di movimenti che in genere non effettuiamo.possiedono un patrimonio di tecniche assenti dagli SDC. non migliori o peggiori, ma assenti e diverse. perché dunque non studiarle?


Quali filosofie?
Studiate filosofia nel vostro corso?
Quanto spesso? come e' strutturata una lezione?
Che testi usate?

Io al massimo ho visto 4 stronzate di storia e i consigli della nonna...


Spoiler: show





Quante volte abbiamo sentito parlare di filosofia e arti marziali?
Un sacco eh?

E' sempre stato un bel trucco, mettere la filosofia dentro i cazzotti, cosi' non sembra una cosa grezza e violenta di gente che si picchia,no, e' una raffinata pratica filosofica.


E questa cosa diventa spesso una scusa di qui praticanti che non sanno combattere per i piu' svariati motivi, difensori di tecniche improbabili e santoni ninja.

La Filosofia.



Accipicchia che figata, si da proprio il caso che a me la filosofia interessi un sacco!
Allora lesti,andiamo a scoprire queste meravigliose filosofie che si studiano con le arti marziali!



Armato di genuino interesse sono andato spesso in giro a chiedere di questa filosofia ai praticanti delle nobili arti filosofiche...
E qui ho notato una leggerissima divergenza tra quello che raccontano in giro e quello che succede nelle palestre.

A quanto pare nessuno studia filosofia sui libri.
E' curioso, ma nessuna delle palestre/corsi/gruppi di praticanti che ho incontrato nella mia vita, mi ha mai mostrato un libro dicendo "ecco,questa e' la filosofia che studiamo".

Allora forse e' una complicata tradizione orale...strano perche' in tutti gli esotici paesi da cui provengono queste arti piene di filosofia sono ampiamente diffuse tradizioni scritte di filosofia...ma vabbe' non facciamo i pignoli...
Ma,con mia somma sorpresa nessun corso dedica delle ore a discutere di filosofia, non ci sono giorni di "teoria" in cui si impartiscono lezioni su questo o quel pensiero.


Un po' stupito dalla cosa allora son passato a chiedere "ma allora in che senso fate filosofia?"

E qui viene il bello.


In alcune palestre esistono lezioni di teoria mensili, in cui si parla della teoria e della storia della disciplina,della vita del fondatore e simila.
Analogamente esistono libri sulla disciplina che parlano della stessa cosa.
Spesso gli interrogati mi indicavano questi come "momenti filosofici".

Al che chiedevo,ok,ma dove sarebbe la filosofia in tutto questo?
Quale sarebbe il pensiero?

Cioe' se tu mi chiedi i contenuti della filosofia Epicurea un qualche discorso riesco a imbastirlo...ma a quanto pare nessun marzialista conosce i contenuti della propria filosofia.
-alquanto sospetto,non credete?


Spesso finiscono cosi' a indicarmi una striminzita lista di "massime" che costituirebbero la filosofia della loro disciplina.
E qui si tocca veramente il comico.

Queste massime sono essenzialmente una lista di consigli che anche mia nonna avrebbe saputo darmi e sono tutte essenzialmente uguali, a seconda della disciplina cambia la formulazione e la divisione in massime:

-Non usare la disciplina per fare del male,ma per aiutare.
-Sii umile,allenati duramente
-Rispetta il tuo maestro e fondatori.
-La forza non riguarda il picchiare ma l'essere forti nella vita.
-Persegui la pace,rinforza lo spirito.

-Bonus: il pensiero personale del fondatore dello stile elevato a massima di vita:
Se era uno competitivo ci sara' una cosa tipo: Mettiti sempre alla prova; se invece era uno piu' per l'armonia sara' tipo: Evita il conflitto,raggiungi l'Amore... o cazzate del genere.



Signori, questa non e' filosofia.

Se volete dirmi che il praticare una disciplina porta benefici che non si limitano al corpo sono d'accordissimo,ma sappiate che e' cosi' per qualsiasi sport, con la differenza che quelli di squadra insegnano anche la collaborazione,il gioco di squadra e lo spirito di sacrificio per l'altro.
Tutte le discipline che richiedono sacrificio forgiano il carattere e lo spirito, sport,arti da combattimento, zappare la terra,intagliare il legno, la calligrafia...

Non sentiamoci speciali ok?
La filosofia lasciamola da parte.

https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=10070.0




Posture non naturali per movimenti che non utilizziamo...a che pro'?
Se il fine e' combattere gia' sappiamo cosa e' meglio, se ci interessano "posture strane" vado a fare yoga(senza fumare erba),danza, ginnastica, contorsionismo o anche il mimo. e funzionano tutte meglio  :)



Perche' non studiarle? da quando in qua' si usano argomenti negativi?
Perche' non studiare sdc allora?
Perche' non studiare l'arte della lippa?
Perche' non studiare come si faceva il burro nell'antico egitto?

Io ti chiedo perche' studiarle se il fine e' combattere o difendersi.
Perche' studiarle per imparare una cultura.

E badate bene "nessun sapere e' di troppo",ma se devo imparare a guidare una macchina fara' un corso di guida,non uno di taglio e cucito...
Peccato che la stupidità non sia dolorosa.
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Re:Tertium non datur
« Reply #81 on: January 08, 2012, 17:45:12 pm »
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wolvie: no, sno piuttosto due aspetti complementari. posso parlare di ki in vari modi ma se conosco un po' di taoismo e di filologia, è meglio. ho passato la scorsa notte con steno, kanji alla mano, a parlare di questo...


Ok, non so come nella mentalità (evito apposta la parola "filosofia" con le virgolette o meno  ;) ) orientale questi aspetti siano concepiti, va bene.

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https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=3886.0

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muteki

Re:Tertium non datur
« Reply #82 on: January 08, 2012, 17:47:17 pm »
0
mad, io non faccio testo perché sono un orientalista. comunque nella scuola alla quale appartengo si studia regolarmente anche filosofia in appositi incontri, per il principio kenzen ichinyo. non so se sai cosa significhi.
come dicevo sono un orientalista e quindi vedo meglio di altri il legame che a te evidentemente sfugge.

quanto alle posture, sono utili o no? chissà. a che serve il ballo? o a cosa sevre la ginnastica artistica? mah. le AM servono a combattere o no? beh, dimmelo tu. forse no o forse sì. se tu lo sai dimmelo...

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Offline Prototype 0

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Re:Tertium non datur
« Reply #83 on: January 08, 2012, 17:51:39 pm »
0
wolvie: no, sno piuttosto due aspetti complementari. posso parlare di ki in vari modi ma se conosco un po' di taoismo e di filologia, è meglio. ho passato la scorsa notte con steno, kanji alla mano, a parlare di questo...


Ok, non so come nella mentalità (evito apposta la parola "filosofia" con le virgolette o meno  ;) ) orientale questi aspetti siano concepiti, va bene.
Manco io, e non mi dispiacerebbe che muteki ce ne facesse una sinossi.
Anche con apposito thread, perchè no.

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Offline happosai lucifero

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Re:Tertium non datur
« Reply #84 on: January 08, 2012, 17:52:09 pm »
0
happosai: che sai tu di filosofia orientale? magari parliamone e vediamo come si collocano tali "filosofie" (virgolette perché il concetto di filosofia in oriente e occidente è diverso) nel contesto marziale.
per trovare un senso alle sequenze basta conoscerne le applicazioni. che non sono diverse dalle tecniche di tanti corsi di DP validissimi.

ma non servono sul ring.

allora si riduce tutto a un ring???

ok, ora il senso delle virgolette è chiaro. di filosofia orientale probabilmente non ne so abbastanza da poterne discutere con te. il punto è che se vuoi ce la puoi anche vedere, ma è una cosa tua. utilità non ne vedo, e spesso non sussiste nemmeno il background culturale necessario a parlare di filosofia. una pratica marziale si fonda sulle botte. si interessa di botte, studia le botte, ed allena le botte. il resto è un di più. se poi questo di più soverchia l'ossatura, secondo me, siamo davanti ad una degenerazione. la soddisfazione delle necessità per cui la disciplina è nata risulta compromessa

il ring, poi, l'hai tirato in mezzo tu
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Offline Gargoyle

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Re:Tertium non datur
« Reply #85 on: January 08, 2012, 17:53:41 pm »
0
Quote
...possiedono studi su posture non naturali, e per questo utili all'impiego di movimenti che in genere non effettuiamo.

Perchè quindi studiare movimenti innaturali e che comunque non usiamo normalmente?

Parlando di questo mi vengono in mente certe movenze del Silat, avete presente tutte quelle , posizioni di guardia inginocchiate, accovacciamenti vari e veloci rialzate?
Potevano avere un senso nell'ambiente di origine del silat, la giungla umida, nella quale era facile scivolare o non trovare un appoggio sicuro su di un terreno accidentato, e va beh, lo posso anche capire, ma quindi che senso ha studiarle ora, nel 2012 per un europeo?


Quote
possiedono un patrimonio di tecniche assenti dagli SDC. non migliori o peggiori, ma assenti e diverse. perché dunque non studiarle?

Ma perchè sono assenti?
Perchè le vietano quei particolari regolamenti sportivi? Perchè non sono poi così valide? Perchè occorrono decine e decine di anni per renderle funzionali?
Improvvisare, adattarsi e raggiungere lo scopo.

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muteki

Re:Tertium non datur
« Reply #86 on: January 08, 2012, 17:55:07 pm »
0
guantoni, regolamenti... cose così credo

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Offline Rev. Madhatter

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Re:Tertium non datur
« Reply #87 on: January 08, 2012, 17:57:21 pm »
+2
mad, io non faccio testo perché sono un orientalista. comunque nella scuola alla quale appartengo si studia regolarmente anche filosofia in appositi incontri, per il principio kenzen ichinyo. non so se sai cosa significhi.
come dicevo sono un orientalista e quindi vedo meglio di altri il legame che a te evidentemente sfugge.

quanto alle posture, sono utili o no? chissà. a che serve il ballo? o a cosa sevre la ginnastica artistica? mah. le AM servono a combattere o no? beh, dimmelo tu. forse no o forse sì. se tu lo sai dimmelo...

 Secondo questo ragionamento io sono la prova vivente che la muay thai insegna filosofia.

E siccome io vedo un chiaro ed evidente legame tra gli sport da combattimento e la tradizione di pensiero analitico occidentale devo dedurre che e' giusto cosi'?


"il pugno e lo zen sono una cosa sola" l'ho imparato sui forum  XD (o forse me l'ha insengato la muay thai,che e' propedeutica a questa cose e mi ha aperto la mente)
Io non sono un orientalista, mi occupo di altro, ma qualcosa di psicologia culturale l'ho letto, e anche qualcosa di antropologia culturale e quando per sbaglio ho letto qualcosa in ambito giapponese son rimasto profondamente colpito da come il pensiero in quel bel paese sia sempre stato strumentale, al punto da essere forzato nella pratica per riaddomesticare una classe guerriera..




A cosa servono le arti marziali?
a ingannare il tempo,essenzialmente a nulla  ;)

Ma siccome l'ho chiesto prima io, e sei tu quello a praticarle la risposta dovrebbe essere tua...




Cmq raccontami un po' di questi incontri,magari nell'altro apposito 3D,aspettavamo proprio una testimonianza del genere  :)
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Offline Ebony Girls Lover

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Re:Tertium non datur
« Reply #88 on: January 08, 2012, 17:57:41 pm »
0
Pur essendo il braccio composto nel medesimo modo,un pugno di un pugile,uno di un karateca e uno di un praticante di kung fu sono tecnicamente diversi.

To a me é sempre stato insegnato che un pugno é un pugno così se le tira uno di strada,così come se lo tira un pugile o un karateka un kung fu man ecc..ecc... ecc...




Se un pugno è un pugno la prossima volta che sei al sacco prova a piegare il polso mentre coplisci  ;)
Non è carino vero?
Ora prova a ruotare polso e spalle...
Ora solo le anche...
Ora non ruotare il polso e colèpisci tipo pugni a catena di wt...
Un pugno è un pugno solo se non lo si sa dare.
Ma si impara a dare in un giorno,niente paura

Attenzione non ho mica detto che i pugni sono tutti uguali,ho detto che un pugno é pur sempre un pugno,che poi per la meccanica del pugilato inglese il pugno migliore é quello non ci piove.

 
Su rriatu a San Francisco/nun sapendo come agiscu/cu nu vecchiu camburrista/m'aggiu misu a pazziar./Pazziando e pazziando/di curtellu e di bastone/per sfregiar stu carognone/che tradisce la società./Mo si presenta nu picciottellu/culla coppola de sgarru/esci fore maresciallo/ca la faccie taggiu sfregiar./Mo se presenta nu capuposto/culla coppola de sgarru/co nu bastoncinu a manu/cinque lire tu m'ai dar./Cinque lire ieu nun le tegnu/cinque lire nu tel le do/si picciottu de prtima uscita/nu ppartieni alla società./Società cunsegna é bona/di curtellu e di bastone/per sfre

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Re:Tertium non datur
« Reply #89 on: January 08, 2012, 17:58:22 pm »
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quale sarebbe questo patrimonio tecnico tipico delle AM e che non compare negli SDC?