Tertium non datur

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Offline Ethan

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Re:Tertium non datur
« Reply #90 on: January 08, 2012, 17:58:29 pm »
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Da un po' oramai sono giunto alla conclusione che TUTTE le discipline di combattimento possono venire inserite in uno dei due grandi insiemi :
SDC e DP o combat survival ( strada , guerra , riunioni di condominio ecc ecc )
Qualunque pratica che affondi le sue radici nella " tradizione " sono giunto a credere che possa essere esclusivamente sportiva ( nel senso che uno sport ha delle regole più o meno fisse che dunque rendono il confronto più o meno sempre simile sebbene si evolvano le metodologie di allenamento e si affini la tecnica stessa ) o rievocativa mentre una disciplina rivolta al " combat suvival " per la strada o la guerra deve necessariamente mutare col mutare del luogo e del tempo e non può dunque avere una base tradizionale ...

Conclusione è un termine troppo lapidario  per i miei gusti,almeno al momento.
In questo periodo, pur con i limiti del caso, dico che tutto può essere una minchiata o utile.
Assoluto relativismo? No o forse si se il riferimento è  la forma.
 La differenza è solcata più dal come che dal cosa e senza girarci troppo intorno le cose fatte bene alla fine si assomigliano,qualunque sia il nome che gli date.

Ecco l'assist per la supercazzola...
Perchè da un lato scatta l'approccio statistico...per cui in teoria il come è diventato patrimonio solo di alcune discipline, ma apriti cielo a dimenticare il maestro del dojo annebbiato...
Poi se si parla del come anche per altre discipline, eccom la polemica sul fatto o meno se quella disciplina rimanga tale o diventi altro.
A chiusura, l'immancabile fanchinniano (so che nn si offende...) che i kata sono difesa personale...
Diobò girato in salto. :thsit:


edit con patate: con forma intendo le peculiarità dello stile.
Un pugno resta un pugno un calcio resta un calcio per questo ritengo che la differenza sia nel come lo si alleni.
Magari esistono principi e modalità diverse d'esecuzione,ma queste risentono fortemente del background di chi ci ha preceduti e dalle nostre caratteristiche.
Fermo restando che la maggior parte dei principi "utili" pur passando da un sistema all'altro non cambiano molto.
« Last Edit: January 08, 2012, 18:22:37 pm by ἥρως גיבור »

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Re:Tertium non datur
« Reply #91 on: January 08, 2012, 17:59:16 pm »
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Decisamente no.
Cambiando la tecnica,cambiano anche i principi cinetici che permettono alla tecnica di compiersi.
Quindi cambiano anche i principi cinetici che mettiamo in atto per contrastarli.
Questo però è un discorso teorico,nella pratica riscontriamo un'immensità di cambiamenti nella struttura dell'ambiente,che è la principale fonte di vantaggio-svantaggio durante uno scontro,nonchè determina la scelta delle tettiche che dovremo attuare

Analizziamo allora perché il pugile si muove cosi a differenza di altre discipline.
Ripeto per analizzare bisogna valutare il CONTESTO.
Su di un ring anche se perdo l'equilibrio chi se ne frega,in altre discipline se perdo so cazzi miei e pure cazzi amari.
Però cé da dire che questo tipo di CONTESTO ha portato il pugilato inglese a studiare sempre meglio e surclassare le altre discipline in termini di colpi dati con le mani chiuse.

Ed é sempre il CONTESTO a determinare le scelte tecniche da avere.
Sempre se in caso di aggressione ne abbiamo il tempo e le modalità da attuare certe cose.

Apparte la frase in neretto per cui rimango molto perplesso...non ho capito bene se nel resto del post tu sostieni,come me,che l'ambiente in cui ci dobbiamo difendere,sia troppo determinante per poter essere scisso dallo scontro fisico nudo e crudo,o se tu sei un sostenitore della tesi contraria

La pensi come te.
Su rriatu a San Francisco/nun sapendo come agiscu/cu nu vecchiu camburrista/m'aggiu misu a pazziar./Pazziando e pazziando/di curtellu e di bastone/per sfregiar stu carognone/che tradisce la società./Mo si presenta nu picciottellu/culla coppola de sgarru/esci fore maresciallo/ca la faccie taggiu sfregiar./Mo se presenta nu capuposto/culla coppola de sgarru/co nu bastoncinu a manu/cinque lire tu m'ai dar./Cinque lire ieu nun le tegnu/cinque lire nu tel le do/si picciottu de prtima uscita/nu ppartieni alla società./Società cunsegna é bona/di curtellu e di bastone/per sfre

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muteki

Re:Tertium non datur
« Reply #92 on: January 08, 2012, 18:00:45 pm »
0
mad, finalmente mi dai una risposta sensata!

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Offline Gargoyle

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Re:Tertium non datur
« Reply #93 on: January 08, 2012, 18:04:29 pm »
0
Quote
le AM servono a combattere o no? beh, dimmelo tu. forse no o forse sì. se tu lo sai dimmelo...

Beh secondo me dovrebbero proprio servire a combattere. Ed è qui che nasce il problema, come mai molte AM hanno perso questo principio di "saper combattere"?

Quote
guantoni, regolamenti... cose così credo

Va beh, se si parli di colpi pericolosissimi o pazzescamente mortali ok, ci sta. sarebbe un peccato fare un morto ad ogni allenamento o sparring. Però si dovrebbe poter trovare un metodo, un buon compromesso per allenare e rendere ben applicabili (in casi estremi) questi colpi.
La mia paura è che certe tecniche si "allenino" solo tramite le forme (o simili) e non è così automatico che poi si sappiano portare anche nella realtà.

Per i guantoni non saprei proprio... vuoi dire che rendono poco validi certi colpi?
Ne ho prese di botte con su i guantoni e anche se le nocche del'altro non erano perfettamente allineate o con la giusta angolazione... grazie a Dio che avevano su i guantoni!  :-X

Il mio maestro di karate diceva qualcosa del tipo: i Kata servono per lo stile. Migliorano i movimenti, danno una certa.... eleganza. Ma non ti salvano per strada e non ti servono a far punti nei kumite.
Improvvisare, adattarsi e raggiungere lo scopo.

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Offline Dottor Wolvie Killmister

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Re:Tertium non datur
« Reply #94 on: January 08, 2012, 18:04:48 pm »
+2

quale sarebbe questo patrimonio tecnico tipico delle AM e che non compare negli SDC?

Le armi?  :P

Il testo c'accocchia, fidati  XD

dev'esserci un errore di trasmissione, sento soltanto rumore indistinto.. oooooops XD XD

E' colpa mia se per me Metal e arti marziali sono un tuttuno?  :gh:
Fondatore dell'omonimo sistema di difesa personale!

https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=3886.0


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Offline Ethan

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Re:Tertium non datur
« Reply #95 on: January 08, 2012, 18:04:55 pm »
+1
Non sono d'accordo signore con il nome arabo.
Se a tavola ti chiedo di passarmi il telecomando,ma io volevo il sale,non riusciremo a capirci.
Il cosa credo sia importante quanto il come.
Fare le forme non credo possa essere considerato arte marziale,in virtù della definizione stessa di marziale.
Forse se le chiamassimo scienze del combattimento o scienze marziali ci risparmieremmo un sacco di equivoci.
Credo che le forme si avvicinino più al teatro tradizionale orientale,anzichè a qualcosa di marziale (qualsiasi cosa di marziale).

Le forme hanno un loro perchè se contestualizzate allo stesso modo di determinati principi e tecniche.
Pacifico che se queste assumono una quota importante o addirittura totale della pratica non si parla di arte marziale,ma di altro...

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Offline Rev. Madhatter

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Re:Tertium non datur
« Reply #96 on: January 08, 2012, 18:07:49 pm »
+3

quale sarebbe questo patrimonio tecnico tipico delle AM e che non compare negli SDC?

Le armi?  :P



Mad usa "scherma"



It'super effective!
« Last Edit: January 08, 2012, 20:16:09 pm by Rev. Madhatter »
Peccato che la stupidità non sia dolorosa.
(A. S. LaVey )

il test d'ingresso funziona così
"ISCRIVITI GRATIS
va bene
SONO CENTO €
ma avevate detto gratis
SONO PER LE SPESE DI SEGRETERIA ..."

se ti lamenti, non sei adatto ad essere munto, altrimenti cerimonia del the in arrivo e tutti col collo gonfio ad accoglierti

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Offline Darth Dorgius

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Re:Tertium non datur
« Reply #97 on: January 08, 2012, 18:08:56 pm »
0
Mi torna in mente questo:
https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=9798.0

E vai di altre 66 pagine!  XD

A dire il vero mi pare che le argomentazioni iniziali di Luca potrebbero addirittura "risolvere", quel thread... Ora mi leggo il resto di questo e vedo cosa dicono gli altri. :)
Cittadino del Territorio Libero di Trieste.

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Offline Ebony Girls Lover

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Re:Tertium non datur
« Reply #98 on: January 08, 2012, 18:14:18 pm »
0
Giannizzero non ho ben capito quella cosa che se piove merda ecc...
Me la spieghi?
Grazie.
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Offline Gargoyle

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Re:Tertium non datur
« Reply #99 on: January 08, 2012, 18:21:55 pm »
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E' il succo della DP...


(anche se succo assieme a piove merda non suona benissimo...)
« Last Edit: January 08, 2012, 18:36:06 pm by Gargoyle »
Improvvisare, adattarsi e raggiungere lo scopo.


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Offline DJ scanner

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Re:Tertium non datur
« Reply #100 on: January 08, 2012, 20:19:57 pm »
0

Io non sono un orientalista, mi occupo di altro, ma qualcosa di psicologia culturale l'ho letto, e anche qualcosa di antropologia culturale e quando per sbaglio ho letto qualcosa in ambito giapponese son rimasto profondamente colpito da come il pensiero in quel bel paese sia sempre stato strumentale, al punto da essere forzato nella pratica per riaddomesticare una classe guerriera..




questa è da incorniciare, secondo me, quello che ha scritto mad è la radice di tutti i problemi. +1
e lo dico da innamorato pazzo del giappone. :-*
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Offline Giannizzero Wolf

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Re:Tertium non datur
« Reply #101 on: January 08, 2012, 20:26:49 pm »
0
Giannizzero non ho ben capito quella cosa che se piove merda ecc...
Me la spieghi?
Grazie.
in condizioni in cui si ha poco margine (quindi piove merda) il da farsi non viene lasciato al caso, tanto meno la mobilità  ;)

Non esistono problemi; ci sono soltanto soluzioni.


The Guy - P.K. & Chris ... compari rustici

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Offline Prototype 0

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Re:Tertium non datur
« Reply #102 on: January 08, 2012, 20:31:41 pm »
+1
Muteki è un internista circondato da diabetologi, epatologi e nefrologi.

Tutto Torna

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Offline DJ scanner

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Re:Tertium non datur
« Reply #103 on: January 08, 2012, 20:35:39 pm »
0
Muteki è un internista circondato da diabetologi, epatologi e nefrologi.
hai dimenticato ginecologi
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Offline Diego

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Re:Tertium non datur
« Reply #104 on: January 08, 2012, 22:23:18 pm »
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Constatando dall'andamento di questa discussione che gli scenari di aggressione sono cambiati nel tempo e di conseguenza pure i tentativi di soluzione alle esigenze di dp, qualcuno sarebbe così gentile da spiegarmi perchè guardando filmati sul coltello di dichiarata altra provenienza (diciamo moderna), tranne casi molto sporadici (in pratica quasi solo scherma occidentale, “stile Giannizzero” in cui percepisco si facciano cose simili se non identiche ma in cui almeno intravedo una fonte diversa), continuo però immancabilmente a vedere approcci a cui fatico non associare matrici tradizionali (immagino quindi siano desuete) filippine?
 
Per esempio ho visto video di un paio di insegnanti israeliani (che reputo tra l'altro bravi e competenti, tutt'altro che gente improvvisatasi per moda) e mostravano col coltello applicazioni e concetti esattamente identici a quelli basici tradizionali filippini, con una ricodificazione didattica leggermente modificata ma con tutta la buona volontà non mi basta vedere indicare le direzioni con le ore dell'orologio per non riconoscere l'esecuzione di un basico “triangolo femmina” filippino, oppure non notare una catalogazione persino delle linee d'offesa identica con i 5 angoli base (cinco teros) oppure leggere la didascalia “special drill similar to wc chi sao” per non riconoscere un kadena de mano.

Ho strabuzzato pure gli occhi davanti a filmati di insegnanti considerati grandi e affidabili esperti di sopravvivenza reale con coltello, sentendo prima criticare le am filippine identificandole con coreografie da esibizione (le stesse che ho sentito identificare dagli stessi insegnanti filippini come shows, con lo scopo di essere solo spot pubblicitari in cui si mostra qualcosa senza voler mostrare nulla di davvero rappresentativo) e poi mostrare come metodo superefficace quello che nelle amf ho visto mostrare dal vivo come repertorio di normale amministrazione, ponendo spesso e con maggiore precisione l'accento su potenziali errori di esecuzione e sui rischi delle azioni (ossia tutt'altro che come panacea per lo scenario rappresentato ma sottolineandone oltre ai pregi soprattutto i lati negativi e del come l'avversario avrebbe potuto  boicottarle o girare la situazione a proprio favore, a seconda di chi prende il tempo a chi).

Pur essendo tutt'altro che un esperto di am filippine mi sono stupito di quante volte dopo video sul coltello (e sinceramente non solo di quello) di insegnanti accreditati e con nomi altisonanti di altre discipline più moderne mi son detto tra me e me “beh, tutto qua? Il ripasso dell'abc non fa mai male ma mi aspettavo di vedere anche un accenno di qualcosa per me nuovo e meno basic!”.

Sul cambiamento delle modalità di aggressione, ho sorriso alla risposta di un insegnante che vive negli Stati Uniti al quale sapendo che aveva collaborato con forze dell'ordine americane (quindi con dati statistici di scenari reali con le ricostruzioni di reati denunciati incrociati con la medicina legale) avevo chiesto gli attacchi più comuni con arma da taglio. In pratica mi aveva risposto a parole e mimandomi un paio di attacchi che corrispondevano alla stragrande maggioranza dei casi e corrispondevano esattamente a quelli che avevo visto identificare come più comuni da maestri filippini, gli attacchi sui quali insistevano di più “perchè per la nostra esperienza (nelle Filippine), di solito nella realtà funziona così”, “perchè i maestri ci hanno sempre insegnato così”.

Se qualcuno mi indica filmati con approcci innovativi sul coltello sarò felice finalmente di vedere l'argomento affrontato con un'ottica diversa (visto che negli ultimi mesi mi sto sgranchendo col km vedere l'approccio israeliano non mi dispiacerebbe).