Vincenzo Maenza
(2 maggio 1962, lotta greco-romana, categoria di peso minimosca)
Nato a Imola, il nostro viene cresciuto da papà e nonna, visto che la mamma ha altri progetti.
Da bambino soffre di scoliosi, e decide - forse per questo motivo, forse semplicemente perché è il più gnomo di tutti - di frequentare una palestra. E scopre la lotta...
Appena 17enne è argento ai Giochi del Mediterraneo; a 19 anni vince il primo di 3 bronzi europei (arriverà anche l'oro nel 1987).
Nel 1982 è oro ai mondiali (come nel 1985, mentre nel 1987 in Francia vincerà l'argento).
Arriva il 1984, che vuol dire...City of Angels. E anche primo oro olimpico! Il dominio in finale è assoluto: in meno di due minuti (1.59, per la precisione) va sul 12-0. Cappotto
[1], salùtem' a ssòreta e a màmmeta.
A proposito di màmmeta...ora che in tutto il mondo si parla di lui, la sua torna amorevolmente a farsi viva, ispirando - decenni dopo - Maria de Filippi e il suo "C'è posta per te".
Nel 1988 a Seoul bengiunge il secondo oro olimpico, sempre nella categoria 48 kg.
Quattro anni dopo, a Barcellona, chiude la sua avventura con onore, vincendo l'argento: se ne son dette tante su quell'ultimo match, ma questo è un post celebrativo, per cui è giusto sorvolare.
La scelta del video è abbastanza scontata: Pollicino nella finale di Los Angeles 1984.