Sì ma giorgia, i casi in cui è stato possibile sarebbero da annoverare non nella casistica GENERALE, ma dovuti PROBABILMENTE a singolarità dell'individuo, visto che è pacifico che l'eliminazione totale delle proteine di origine animale è molto difficilmente compensabile con l'assunzione di proteine di origine vegetale (visto che lo spettro completo degli amminoacidi essenziali è coperto solo dalle proteine di origine animale, che per questo sono pure dette "nobili").
Ragazzi ma è veramente così strano per voi concepire che ci siano atleti e non che non assumono proteine animali e stanno bene e hanno ottime performance?
Certo che è strano, perché la scienza dell'alimentazione ti dice che, salvo casi sporadici, se ti va male hai problemi nel corto periodo, se ti va così così o bene, ne risenti nel lungo periodo. E la medicina te lo conferma. Siccome lo spettro amminoacidico ESSENZIALE per la vita può essere raggiunto nella dieta vegana in modi complicati e di difficile pratica realizzazione, è statisticamente e verosimilmente molto probabile che il vegano non assuma tutti gli amminoacidi essenziali. Il che, in forme e modi diversi, ha effetti sul fisico.
Inoltre, visto che il vegano ne fa una scelta etica (non solo per quanto riguarda l'uccisione di animali, ma anche per una questione ambientale e di diritti umani) ci sarebbe da parlare di che peso ha il muovere un mercato di alcuni prodotti che dovrebbero sopperire alla carenza di amminoacidi essenziali, consumando prodotti che vengono dall'altra parte del mondo, o coltivati/prodotti in condizioni di un certo tipo.
L' assunto che le proteine animali siano di qualità migliore ormai scricchiola da diversi anni, ma mi rendo conto di come la questione sia un fatto di fede a volte. Domani se avrò un pò tempo approfondirò la questione.
ma neanche per sogno. Scricchiola per le persone a cui fa comodo vedere solo studi ed esperienze che possano avvalorare la tesi che le proteine animali non siano di qualità migliore. Di fatto la "migliore qualità" è un termine che travisa e uniosce due concetti differenti: la "nobiltà" delle proteine (perché hanno uno spettro amminoacidico completo), e la qualità del prodotto (carne, ad esempio, che può venire da allevamenti intensivi con tutti gli annessi e connessi negativi di cui tutti parliamo e che ormai grazie a dio sono dimostrati).