Io credo che, eccetto conclamati e straevidenti casi, in realtà non tutto sia da buttare, quando si pensa che ci sia da buttare.
Da un lato è importante riconoscere quanto di buono c'è stato e usarlo a proprio vantaggio nella propria pratica futura, dall'altro è importante capire bene quello che si è buttato perché si è buttato, per riconoscere situazioni simili in futuro, ed evitarne eventualmente il ripetersi.
Poi credo anche che prima si ammette a se stessi di aver commesso (magari in buonissima fede) un errore di valutazione, senza continuare a rosicare, e prima si riacquisterà una serenità.