@robyhhh
Quindi se ho capito bene, anche dal video che hai postato, il WC che pratichi è quello del lineage Cheung, giusto?
solo una parte, diciamo metà... il resto non proviene da YM in alcun modo... anche se il wing chun di cheung è molto diverso da quello che YM ha insegnato agli altri allievi.
A parte le metodologie di allenamento hai apportato modifiche personali o formalmente il tuo WC è quello classico di Cheung?
il mio wing chun è quello di Cheung come concetti e tecniche, ma applicato in maniera diversa... difficile spiegartelo a parole...
Accendi sicuramente il mio interesse, ma dovrei appunto provare.
Ho letto un pò il blog e mi sembra di aver capito che non ti piace il peso sulla gamba posteriore,
una delle "invenzioni" di Leung Jun per rendere il wing chun di Cha Wah Sun inapplicabile...
Anche qui dovrei provare il tuo sistema. Non credo però che il sistema Leung abbia tramandato l'abbandono della gamba anteriore a se stessa tanto da renderla inapplicabile.
ma vorrei, proprio da un punto di vista tecnico, approfondire quest'aspetto. Mi puoi dire come distribuisci il peso durante il chi sao per esempio?
come biomeccanica insegna : 50 e 50... non mi risulta che il portiere che aspetta il rigore o la punizione, oppure il tennista il servizio, o il pugile il suo avversario, o la guardia nel basket... o chi vuoi tu... tenga il peso su di una gamba... una follia cui migliaia di sprovveduti hanno creduto... una delle tante...
Per quanto riguarda il chi sao dovrei provare il tuo sistema, potrebbe anche avere senso.
Per quanto riguarda la biomeccanica un tennista in attesa della palla tipicamente distribuisce il peso da una gamba all'altra con un movimento continuo, evitando la stagnazione, proprio ai fini di sfruttare la forza cinetica che il continuo spostamento di peso produce. Tipicamente un tennista in quella posizione ha molto in comune con molti stili di taiji per esempio. Non a caso usa movimenti circolari. Non a caso la palla supera i 100km/h.
Un portiere durante il rigore distribuisce il movimento in modo meno evidente in quanto l'obiettivo non è la torsione per colpire la palla, ma lanciarsi da un lato piuttosto che dall'altro. Il tennista in servizio o nel basket spesso è in elevazione. Quindi la biomeccanica, durante la tecnica, porta il corpo a non
scaricare a terra nessun peso. Per il tennista in servizio così come il calciatore durante la punizione ci sono molti più punti in comune con i principi della thai.
Non credo quindi che tu intenda il 50/50 come una distribuzione duratura del peso con conseguente stagnazione.
Considero il Wx una vera arte marziale, che naturalmente ho anche praticato,
non me ne volere, ma è impossibile.
Non te ne voglio assolutamente
Avrai capito dai miei mischioni che più una cosa mi viene venduta come certa e meno me ne affeziono.
e capisco la tua passione e in un certo senso anche la tua convinzione (probabilmente anche avvalorata da prove sul campo).
Oggi faccio anche altro, anzi direi che faccio un pò quello che mi pare perché non ho problemi a usare il mio corpo a mio piacimento e mi piace passare dal Wc alla Thai al taiji o alla lotta a terra in modo fluido e continuo.
guarda, per studiare una sola delle arti che hai detto serve una vita... avendo studiato wing chun (quello vero), non sento bisogno di altro.
Penso che un'arte si possa praticare e studiare per una vita, ma se è necessaria una vita per impararla e applicarla sicuramente non fa per me. Anzi non la considero neanche un'arte marziale.
Il fatto che il tuo rapporto con il Wc abbia soddisfatto i tuoi bisogni è una cosa positiva.
I miei bisogni sono di non limitare il mio corpo a schemi prefissati per quanto questi siano in grado di risolvere tutti o la maggior parte dei problemi di combattimento. Naturalmente non parlo della creatività che può esserci anche nel Wc pur mantenendone i principi. Intendo proprio la libertà creativa di far praticare al mio corpo altri principi.
Quindi sicuramente io non faccio solo Wx. Delle percentuali mi interessa poco perché fosse anche che Cheung facesse l'unico vero Wx efficace a me piace anche tirare le ginocchiate in stile Thai e non ci sono né Cheung o Ting che tengano.
nel wing chun che mi è stato insegnato le ginocchiate sono un punto di striking essenziale del sistema. infatti si usano spessissimo arrivati ad una certa distanza e se si verificano determinate condizioni. nulla da invidiare alla thai quindi. come ad altre discipline.
e se per assurdo le ginocchiate fossero migliori nella thai (definire migliori però), mancherebbero comunque un monte di altre cose presenti invece nel wing chun. sarebbe come dire... un'involuzione studiare thai, se prima hai studiato wing chun. senza nulla togliere al valore di alcuni suoi praticanti (poi occorre vedere di quale thai stiamo parlando... perché anche in questo caso ho visto moltissime differenze da una scuola ad un'altra e da un praticante all'altro..)
in fondo tu dici wing chun e pensi a ciò che tu hai studiato... ma quello che tu hai studiato non trova nessun tipo di riscontro in ciò che ho studiato io... si tratta di due arti totalmente diverse che in comune non hanno quasi nulla se non forse il nomi dei principi e delle tecniche... forse...
Sicuramente dovrei provare il tuo Wc per verificare se è davvero così diverso o quanto si discosta da quello che ho praticato io. Sono sempre disponibile a nuove esperienze...marziali
Per le ginocchiate faccio un esempio che non mi piace fare: è stato già dimostrato scientificamente che una ginocchiata o un calcio thai scaricano sul punto di impatto una pressione maggiore di qualunque altro tipo di calcio. Quindi questo potrebbe confortare la tesi sul cosa è migliore.
Personalmente non mi piacciono questo tipo di esempi perché il risultato di un'AM non è la somma delle sue parti e quindi questa caratteristica non è sufficiente a fare della Thai una AM migliore rispetto al WC o altro stile. Naturalmente dovrei vedere come tirate le ginocchiate nel vostro stile di Wc tenendo presente che mi aspetto che nel farlo manteniate fede ai principi.
Capisco però la tua convinzione nel senso che spesso da un punto di vista teorico ho pensato al Wx come un possibile sistema in grado di fornire tutte le risposte a tutti i problemi di combattimento che possono presentarsi.
Purtroppo, ma è chiaro che semplicemente può essere che il mio destino di combattente non sia quello di usare solo il Wx, ho dovuto constatare che per il Wx come per quasi tutto nelle Arti Marziali vale questa frase di Berra allenatore di baseball:
"In teoria non c'è differenza fra teoria e pratica. In pratica c'è"
non avendo tu studiato wing chun, ma il solito 99% fuffa, comprendo ciò che dici. Avendo invece studiato wing chun, so che teoria e pratica coincidono. altrimenti farei anche io i mischioni come fai tu. sono libero, pratico per riscontri obiettivi, non per fede. piuttosto che praticare qualsiasi altra cosa, smetto e vado a giocare a bocce.
senza acredine. ognuno parla per se e per le proprie esperienze.
Roberto
Come detto sopra non faccio i mischioni perché non ho studiato il tuo wing chun. Non mi interessa che il wing chun sia teoricamente perfetto. Tutti le AM sono teoricamente perfette.
Teoria e pratica, per me, coincideranno nel WC quando vedrò il vivaio di combattenti di WC, anche del tuo stile, partecipare ad incontri sportivi interstile e combattere dall'inizio alla fine mantenendo fede ai principi.