parliam del kiai

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Offline Max

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Re:parliam del kiai
« Reply #15 on: January 13, 2012, 18:10:50 pm »
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La forza impressa al colpo non c'entra su dove si deve fermare lo stesso.
E' come per l'affondo con la katana che non deve vibrare a fine corsa ma deve essere efficace anche se non taglio realmente nessuna testa.

Parlo da profano del Karate e del Kumite ma se il punto lo ottengo per tecnica tirata bene a mio avviso se non c'è anchi il kiai la tecnica non è tirata bene ....

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Offline Dipper

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Re:parliam del kiai
« Reply #16 on: January 13, 2012, 18:11:51 pm »
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Seguo (non ho molto da dire in quanto è un argomento su cui ho le idee davvero poco chiare).
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Offline SassoDiBosco

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Re:parliam del kiai
« Reply #17 on: January 13, 2012, 18:42:54 pm »
+1
Non so se sono in tema oppure no ma vorrei riportare la mia piccola esperienza derivata dalle arti cinesi.
Facevamo degli esercizi addosso al muro (ed in seguito con un compagno) dove dovevamo dare delle spinte in un certo modo, facendo un movimento col ventre e facendo una sorta di "verso" , col tempo e l'esperienza il movimento ventrale rimane mentre il verso diventa sempre piu' secondario e naturale.
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Offline Max

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Re:parliam del kiai
« Reply #18 on: January 13, 2012, 19:04:06 pm »
0
Concordo, alla fine quello che "migliora" la prestazione è il lavoro muscolare combinato di plesso e addome aggiunto al resto del corpo. Banalmente uso più muscoli che senza kiai.
Il kumi kiai infatti andrebbe fatto sempre e comunque.


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Offline SassoDiBosco

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Re:parliam del kiai
« Reply #19 on: January 13, 2012, 19:06:22 pm »
+1
Mi stava venendo in mente una cosa:
Come mai il "kiai" è rimasto nel tempo una caratteristica delle arti giapponesi ( e koreane?boh ) mentre in quelle cinesi (e affini) no?
La cosa piu' vicina che mi viene in mente è il " Fa sheng " o " emissione sonora " ( se ben mi ricordo, sembra sia passato un secolo ) ma non mi sembra sia una cosa di un grandissimo peso nelle Arti Marziali Cinesi.
« Last Edit: January 13, 2012, 19:11:39 pm by SassoDiBosco »
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Offline Max

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Re:parliam del kiai
« Reply #20 on: January 13, 2012, 19:13:16 pm »
0
Andrebbe chiesto a chi pratica e conosce le arti cinesi.
I pugili ad esempio spesso soffiano su colpi, potrebbe essere una sorta di kiai occidentale, anche se andrebbe verificato il motivo e soprattutto come il "soffio" è generato.

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Offline Barvo Iommi

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Re:parliam del kiai
« Reply #21 on: January 13, 2012, 19:35:03 pm »
0
Invoco qualcuno?

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Joker

Re:parliam del kiai
« Reply #22 on: January 13, 2012, 19:37:58 pm »
0
La forza impressa al colpo non c'entra su dove si deve fermare lo stesso.
E' come per l'affondo con la katana che non deve vibrare a fine corsa ma deve essere efficace anche se non taglio realmente nessuna testa.

Mah, vedi, io ho letto e condivido appieno la descrizione "medica" che hai dato del kiai. Ma per quanto io mi sforzi di essere razionale, non riesco a scindere l'uso del kiai dal mio stato psicologico. Non a caso, succede spesso che qualcuno in allenamento tiri fuori un kiai inaspettato, al contrario gli viene male (o "se ne dimentica") quando dovrebbe. Personalmente, quando sono concentrato nel kata/kihon o quando so di dover colpire al massimo il mio kiai è molto migliore rispetto a quelli del point kumite. (migliore nel senso più profondo, meno acuto, ecc...)

 :)

 


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Offline DJ scanner

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Re:parliam del kiai
« Reply #23 on: January 13, 2012, 19:41:56 pm »
0
la mia esperienza con il kiai è descritta nel 3D linkato da ale-ale
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Joker

Re:parliam del kiai
« Reply #24 on: January 13, 2012, 19:54:54 pm »
0
Letto velocemente. Mi sono tornate in mente due cose:

  • l'uso dei suoni nella medicina cinese per produrre effetti sul paziente. Dovrei riprendere qualche libro perché a memoria non ricordo, ma il discorso non era dissimile da quello che hai fatto tu
  • Come aveva detto Ookamiyama, in certi stili di jujutsu a diverse azioni corrispondono diversi kiai. Ricordo ad esempio nel Daito, in cui all'interno della stessa sequenza tori emetteva diversi kiai in diverse vocali. Per esempio quello in A per il "colpo finale", il caratteristico shuto dall'alto.



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Offline SassoDiBosco

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Re:parliam del kiai
« Reply #25 on: January 13, 2012, 20:52:05 pm »
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Offline Barvo Iommi

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Re:parliam del kiai
« Reply #26 on: January 13, 2012, 20:54:42 pm »
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Offline Bingo Bongo

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Re:parliam del kiai
« Reply #27 on: January 13, 2012, 22:10:49 pm »
0
Mi spiace solo che un argomento così fondamentale per tutte le AM non sia stato aperto nell'interstile.
Ho spesso letto del KiAi come l'unione, nell'atto finale della tecnica, di volontà e d'energia.
Per prima cosa il kiai non è il risultato di una volontaria espirazione cioé butto fuori l'aria perché sto facendo uno sforzo e la contrazione addominale produce il suono. No, il kiai è l'involontario risultato di una tecnica correttamente eseguita. C'è la contrazione, c'è il suono, ma non c'è la volontarietà.
I maestri cinesi conoscono bene questa definizione e la tengono "segreta" per un motivo molto semplice: il non diffondere la capacità del praticante di "autocertificare" la correttezza della propria tecnica. Enorme vantaggio sapere attraverso il kiai involontario se la tecnica è corretta.
Non è così semplice però perché l'involontarietà del kiai si ha solo nel momento in cui la tecnica è correttamente eseguita. Ancora una volta un rapporto. Altro mito da sfatare è che si debba usare particolare forza addominale. Si può provare con qualunque colpo, ma solo se il colpo è guidato dal ventre e dalle anche l'addome si contrarrà in modo corretto. Questo significa che la produzione del suono varia in rapporto alla linea di uscita dell'area rispetto all'angolo di contrazione dell'addome. Se le coste si chiudono a destra e si alzano a sinistra il suono prodotto sarà differente rispetto a un altro angolo di chiusura.
La dico all'orientale: il movimento deve partire dal dantien. Provate con qualunque tencica dai montanti della boxe alle ginocchiate thai ai pugni del karate o ai movimenti del taiji. Movimenti fluidi però. Solo se sono fluidi le contrazioni dell'addome si ripercuotono sul tutto il corpo. E' una sensazione specifica una volta che ci si rende conto che è la correttezza della tecnica a produrre il kiai e non viceversa.  Si tireranno colpi perfetti. Ma non vale solo per i colpi.
Da qui in poi possiamo aumentare la forza metterci la volontà, l'intenzione, l'unione e tutto il resto.

Naturalmente aspetto anch'io l'esperto sul tema della cina.

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muteki

Re:parliam del kiai
« Reply #28 on: January 13, 2012, 22:57:19 pm »
+1
allora, finalmente dico la mia. bingo bongo ha espresso bene quel che anche io penso del kiai. un grido che non ? nemmeno un grido, oltretutto, visto che basta l'emissione di fiato dovuta a una precisa sensazione di contrazione e apertura, mentre il grido in sé di tale sensazione è solo l'emanazione esterna, ma non molto utile ai fini del kiai vero e proprio.
il kiai è involontario. punto
fare


HUZZZAAAAH!
BWAAARGH
KWAAAAH
KOWABUNGA!
o peggio ancora
KIAIIIIII!
è solo spreco di voce, se non nasce tutto da dentro...

almeno secondo me ;)

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Offline Ebony Girls Lover

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Re:parliam del kiai
« Reply #29 on: January 14, 2012, 06:18:56 am »
0
Posto che non ho tempo di leggere il thread voglio solo dare quello che per me è il kiai e il suo uso.

Fondamentalmente è utile a chi lo fa, senza voler scomodare Energia, Karma e Ki (o Chi) semplicemente la contrazione del plesso solare e della muscolatura circostante, tutta la fascia addominale, forniscono ulteriore energia elastica e cinetica al movimento del corpo, qualunque esso sia. Questo è da noi detto kumi kiai e non prevede ancora l'uso della voce (Au è un verbo giapponese che significa parlare). Laddove si utilizza anche la voce, e quindi si fa Kiai, si fa uscire la compressione interna tramite la bocca.[1]
In parte viene fatto senza chiamarlo kiai da chiunque si trovi a sostenere un grosso sforzo, ad esempio sollevare o spingere un peso, il grugnito è un kiai grezzo, ed anche il secondo uso della manovra riportata nel Nb1 spesso da luogo a dei kiai grezzi.
Dal punto di vista del ricevente è ovviamente possibile che si spaventi visto che urlare è uno dei modi più antichi per impressionare gli altri. Direi però che non è assolutamente lo scopo.

Max
 1. A volte se non fate attenzione prende altre strade visto che la tecnica è simile a quella conosciuta anche come manovra di Valsalva utile per sturare le orecchie ma anche per defecare

Gran bel post beccati sto +1
Condivido quanto hai detto.
Volevo dire che anche nella scherma si studia il grido che si chiama "Appello"in realtà non so se si studia ancora nella scherma sportiva bisognerebbe chiedere a Crux.
Comunque ogni tanto in alcune azioni di scherma sentite gli schermidori che emettono uno specie di urlo,penso comunque che sia una cosa anche molto istintiva un po come quando uno deve alzare un peso molto pesante e dice OISSA oppure OPLA'
Su rriatu a San Francisco/nun sapendo come agiscu/cu nu vecchiu camburrista/m'aggiu misu a pazziar./Pazziando e pazziando/di curtellu e di bastone/per sfregiar stu carognone/che tradisce la società./Mo si presenta nu picciottellu/culla coppola de sgarru/esci fore maresciallo/ca la faccie taggiu sfregiar./Mo se presenta nu capuposto/culla coppola de sgarru/co nu bastoncinu a manu/cinque lire tu m'ai dar./Cinque lire ieu nun le tegnu/cinque lire nu tel le do/si picciottu de prtima uscita/nu ppartieni alla società./Società cunsegna é bona/di curtellu e di bastone/per sfre