Sarò antipatico ma, personalmente preferisco preoccuparmi di lavorar bene in palestra, senza raccontare balle a me stesso, vivere bene fuori senza cercare continuamente inutili conferme.
Forse è solo culo, ma più la penso così e meno mi capitano occasioni pericolose, eppure non ho iniziato a frequentare solo oratori.
L'ossessiva domanda su efficacia e "funzionamenti" vari, a mio parere cela un bisogno di compensare, con le risposte, dei vuoti e delle insicurezze rispetto a ciò che si fa o al come.
Spesso è proprio la lontananza dalle "mazzate" a generare bisogno di trovar certezze almeno ipotetiche, perchè meno se ne prendono e più si nutre la paura di prenderle, paura che porta a chiedersi se si sarebbe in grado di difendersi davvero, se si reggerebbe il cazzottone in faccia, se si sarebbe capaci di avere il necessario sangue freddo eccetera.
Ovvio che poi, se mai ci si confronta, mai ci si risponde, nemmeno sulle domande più semplici.
Vero anche che, studiare le "botte" evitando le "botte" non è proprio il massimo della sincerità con cui praticare, somiglia più al tentativo di "capire il trucco", un pò come quelli che, negli anni 80, compravano sull'intrepido la crema per far crescere i muscoli, così da evitare di farsi il culo a capanna in palestra.
Insomma credo che, senza voler offendere nessuno, il porsi troppo spesso certe questioni, celi domande che non hanno a che fare con l'efficacia, semmai con il "come" della pratica.