...ma allora, che cosa funziona?

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Wa No Seishin

Re:...ma allora, che cosa funziona?
« Reply #105 on: January 18, 2012, 14:31:27 pm »
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Giusto, OT.

Ma non ho saputo resistere.
Rmiuovi pure, se vuoi.  XD  XD

Se non ti danno corda, un post OT può rimanere.

Se iniziate a parlare qui di orgasmo da kiai... :ricktaylor:

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Offline marzen

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Re:...ma allora, che cosa funziona?
« Reply #106 on: January 18, 2012, 14:35:17 pm »
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Solo i leoni da tastiera avranno vita serena.
Tutti noi abbiamo bisogno di credere in qualcosa: io credo che tra un attimo mi farò una birra...

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Offline Clode

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Re:...ma allora, che cosa funziona?
« Reply #107 on: January 18, 2012, 14:43:58 pm »
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Tutto funziona e tutto è inutile.

Se urlo contro un aggressore e quello scappa, dovrò aprire una scuola di urla?
Se urlo contro un aggressore e quello mi accoppa, urlo al mio funerale?

L'unica cosa che funziona veramente è il buonsenso e l'intelligenza.
Il resto è solo storia.
:o :D :D :D :D hai ragione!!!!

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Fanchinna

Re:...ma allora, che cosa funziona?
« Reply #108 on: January 18, 2012, 14:59:24 pm »
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compreso che il tuttologo non esiste

dal faceto al serio, con una grande onestà intellettuale di tutti
ognuno di noi probabilmente ha sviluppato di più certi aspetti e meno altri

capendo bene questo potremmo scoprire che giovanni è molto bravo negli strangolamenti (perchè negli anni si è dimostrato più interessato a questo argomento, e/o ha trovato maestri bravi in questo senso, e/o ha fatto delle ricerche personali)
luigi è un fenomeno con un bastone in mano
antonio a terra è imbattibile

a quel punto si che faremmo un gathering da paura, con due ore a testa nel campo specifico

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Offline marzen

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Re:...ma allora, che cosa funziona?
« Reply #109 on: January 19, 2012, 00:15:42 am »
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vorrei fare una domanda a questo punto, avendo letto tanti ma non tutti gli interventi al post, le arti marziali non sono nate come difesa personale ad un attacco? cosa c'è di sbagliato? l'arte marziale oppure la concezione di essa dell'insegnante nell'allenare?
Tutti noi abbiamo bisogno di credere in qualcosa: io credo che tra un attimo mi farò una birra...


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Offline Giorgia Moralizzatrice

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Re:...ma allora, che cosa funziona?
« Reply #110 on: January 19, 2012, 08:18:01 am »
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Come sono nate e come sono adesso è piuttosto diverso, si sono diversificate al punto che alcune hanno una componente sportiva molto forte oppure altre un aspetto di conservazione delle tradizioni... per cui credo siano pochi a praticare un'AM per difesa personale (per quello ci sono corsi appositi) secondo me la DP è spesso un aspetto secondario.
I requisiti per una discussione sono onestà intellettuale e una mente aperta, senza questi nessun confronto è possibile

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Offline Darth Dorgius

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Re:...ma allora, che cosa funziona?
« Reply #111 on: January 19, 2012, 08:25:19 am »
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E poi a seconda dell'arte la genesi e lo scopo possono non coincidere con la DP. Magari possono essere utili ANCHE per essa, ma non necessariamente il focus è quello.
Cittadino del Territorio Libero di Trieste.

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Fanchinna

Re:...ma allora, che cosa funziona?
« Reply #112 on: January 19, 2012, 08:27:48 am »
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E poi a seconda dell'arte la genesi e lo scopo possono non coincidere con la DP. Magari possono essere utili ANCHE per essa, ma non necessariamente il focus è quello.

solo perchè il combattimento per la vita e la morte è superiore alla DP
è un piano, un ragionamento, un angolo di veduta diverso

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Offline Darth Dorgius

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Re:...ma allora, che cosa funziona?
« Reply #113 on: January 19, 2012, 09:03:10 am »
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Esistono arti marziali che contemplano lo scontro come "rituale". Quindi non ci azzecca molto la DP, non essendo quello lo scopo della pratica.
Cittadino del Territorio Libero di Trieste.

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Fanchinna

Re:...ma allora, che cosa funziona?
« Reply #114 on: January 19, 2012, 09:10:22 am »
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ed è quello che dico anch'io...

viene troppo facile oggi pensare che il combattimento sia rituale
gli aspetti agonistici non fanno che avallare questa ipotesi
i duelli pure
così come l'osservare due animali maschi, della stessa specie, lottare per aggiudicarsi la femmina

ma lo scontro per la vita è diverso anche in natura
è quando il leone vuole la gazzella, o quando leoni e iene vogliono la stessa preda


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Offline Paguro49

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Re:...ma allora, che cosa funziona?
« Reply #115 on: January 19, 2012, 09:30:52 am »
+1
La ritualità del combattimento, l'impostazione duellistica e leale, sono un fatto necessario se si imposta una appendice agonistica in una AM, il problema è che andava mantenuta ben chiara la differenza con lo scontro, evitando che in così tanti si convincessero che "succede così" salvo poi, ritrovarsi tutti acciaccati perchè il tal balordo non ha fatto il saluto, non ha rispettato le regole, non ha dato il tempo per prepararsi, ha colpito dove non si può......
A questo va aggiunto il normale cammino di qualsiasi cosa nasca, cresca e si diffonda, dovendo lasciare per starda X elementi sia tecnici, che didattici e metodologici, che qualitativi, per far fronte alle esigenze di un bacino d'utenza più vasto.
Oggi in quanti Dojo di karate si potrebbe lasciare un dente a terra, un naso rotto, in allenamento? In quante palestre si potrebbe lavorare calcando la mano senza perdere una consistente fetta di iscritti? Senza incorrere in grane assicurative e legali?
Eppure l'argomento sono le botte, mica la danza tradizionale....ma tant'è.
Ovvio che, alleggerire, addolcire, rendere fruibile a tutti, impostare per lo scontro agonistico senza tenere presente le differenti dinamiche di uno vero, allontana parecchio certe distanze fra molte discipline e il concetto di DP, nonostante potesse essere il concetto fondante all'origine.
Ma anche quando si lavora sulle dinamiche dello scontro vero, capita di incorrere in false illusioni, proprio perchè lo scontro vero, ha come prima caratteristica l'imprevedibilità, quindi canonizzare, prevedere e codificare l'imprevedibile, non può che portare a false certezze.
La divina scuola dello schiaffazzo argenteo vigila su di voi, mentre la divinissima università dello sputazzo ligneo vi inumidisce la vita

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Offline Darth Dorgius

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Re:...ma allora, che cosa funziona?
« Reply #116 on: January 19, 2012, 09:37:18 am »
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Esistono anche rituali che conducono alla morte di uno dei due avversari. Resta comunque lontano il concetto della DP...
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Offline Takuanzen

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Re:...ma allora, che cosa funziona?
« Reply #117 on: January 19, 2012, 09:40:09 am »
0

A questo va aggiunto il normale cammino di qualsiasi cosa nasca, cresca e si diffonda, dovendo lasciare per starda X elementi sia tecnici, che didattici e metodologici, che qualitativi, per far fronte alle esigenze di un bacino d'utenza più vasto.

Io credo che qui tu abbia centrato il vero problema delle arti marziali nelle società contemporanee.
La qualità si scontra con la quantità. Se si alza il livello e l'intensità dell'allenamento si rischia per finire con un numero minimo di persone, mentre invece se si vuole includere tutti, cercando di fare un lavoro più accessibile, inevitabilmente il livello qualitativo scade. Insomma, qualcuno scontento ci sarà sempre. La questione diventa allora: o scegliere decisamente per una delle due opzioni, oppure (ed è la soluzione prevalente) cercare una difficilissima e spesso per forza contraddittoria "via di mezzo". ;)

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Offline Paguro49

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Re:...ma allora, che cosa funziona?
« Reply #118 on: January 19, 2012, 09:43:57 am »
0
Esistono anche rituali che conducono alla morte di uno dei due avversari. Resta comunque lontano il concetto della DP...
Certo che si, tanto per incidente quanto per scelta, nel senso che possiamo anche metterci d'accordo per combattere alla morte, poi ci prepariamo, ci scaldiamo, ci scambiamo il saluto, aspettiamo il via e combattiamo, senza preoccuparci dell'ambiente, di terzi incomodi eccetera, finche uno muore, ma rimanendo comunque a distanza siderale dalla dinamica di una aggressione o di uno scontro per la strada.....nonostante l'esito.
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Offline Takuanzen

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Re:...ma allora, che cosa funziona?
« Reply #119 on: January 19, 2012, 09:50:59 am »
+1
Il problema, cmq Giorgia ha detto quasi tutto, è che la gente tende a ragionare in maniera errata; la logica di valutazione dovrebbe essere quella di partire dall'obiettivo finale e a ritroso, fondandosi su elementi empirici, fissare o scoprire quali sono i punti necessari ed imprescindibili per ottenere quell'obiettivo fino ad arrivare al punto di partenza...e si chiama specializzazione, non è che sia roba da fisici quantistici... ;)

Capisco che ci si sta adeguando a quella che è la tendenza dominante nel mondo contemporaneo, tuttavia permettetemi di dissentire e di non essere d'accordo. La specializzazione a cosa sta portando, nell'ambito della cultura, ma anche nell'intero tessuto sociale?
Alla frammentazione di discipline e saperi in mondi autosufficienti che non comunicano più tra di loro e diventano autoreferenziali.
Lo stesso pericolo  io lo vedo nelle arti marziali. Uno dei motivi che mi ha sempre affascinato in esse è il fatto di essere delle "pratiche olistiche", cioè di essere nel punto di congiunzione tra arte, sport, spiritualità, combattimento, difesa personale ecc... e questo crea tutte le spinose problematiche su cui discutiamo, ma è anche uno dei motivi in cui risiede il loro innegabile fascino, almeno per me. Io non la chiamerei multifunzionalità, ma piuttosto interdisciplinarità e comunicazione tra i saperi e per me rappresenta un valore aggiunto.  Se noi concepiamo delle categorie nettamente diverse in cui includere le varie arti, allora come potremo comunicare fra di noi, confrontarci e far emergere qualcosa di nuovo? Mi rendo conto di essere in minoranza, ma è quello che penso... :sur:
« Last Edit: January 19, 2012, 09:59:19 am by TakuanZen »