Il punto è anche capire a che serva un gesto e se l'insegnamento propende a finalità cinestetiche o meno.
si
Quello che vedo io, sono principianti che necessariamente devono ripetere lentamente un gesto, perché in velocità viene uno schifo.
Poi vedo anche non principianti che, in velocità, fanno schifo ugualmente.
Entrambe le cose vere. Infatti il mio "nolente o volente" era inteso come "necessariamente"
Il punto di Xjej, per come l'ho inteso io, è che non puoi passare una vita a lavorare "lento" se il fine ultimo sarà andare "veloce".
Ovviamente, prima impari a camminare, poi a correre: se lavori bene in velocità, sicuramente fai altrettanto al rallentatore. Non è così scontato il viceversa: se cammini e basta, alla fine potresti fare poca strada (che può anche andar bene, dipende da qual è il tuo obiettivo ultimo).
Sono d'accordo. Visto che anche la richiesta di risorse fisiche cambia, se non ti alleni a correre difficilmente si potrà vincere una maratona anche se camminando facciamo il doppio dei chilometri.
Secondo me è meno sconato fare una tecnica lenta e sotto spiego perché.
La parola chiave è
tensione nel movimento lento.
Lento di qualitàIl gesto tecnico va appreso in un certo modo ma uno schema motorio complesso non si può eseguire velocemente se non si allena velocemente.
Non intendo la lentezza come necessaria nell'apprendere un movimento complesso che richiede quindi la scomposizione del movimento stesso. Questa lentezza è appunto necessaria per l'apprendimento di movimenti complessi. Interruzione del movimento e uso scomposto del movimento. Niente a che vedere con il movimento lento utile e di qualità.
Eseguire le tecniche lentamente per esempio serve a concentrasi su qualità diverse dalla velocità.
A parte lo schema motorio di base che deve essere all' inizio scomposto ed appreso, non ci sono qualità utili al gesto tecnico che vengono allenate meglio a due all' ora che a dieci.
La velocità si può allenare, si può migliorare e si deve sfruttare, ma non è una tecnica è una qualità. Sono tecniche gli esercizi per allenarla.
Già ma il movimento complesso lo devi eseguire in velocità. Allenarlo duecento volte lentamente non è più produttivo che allenarlo duecento volte velocemente.
Vero se vedi la velocità come necessaria all'esecuzione della tecnica, ma questo non è vero. E' necessaria solo alla
velocità di esecuzione della tecnica. E' necessaria all'efficacia della tecnica questo è evidente se stiamo combattendo, ma non sono d'accordo che sia una qualità senza la quale non si possa compiere un movimento complesso. E faccio subito un esempio: tutti gli stili "interni" di kung fu. Movimenti complessi che durano parecchi minuti dove in ogni momento è possibile decidere di aumentare la velocità o diminuirla.
Ho visto maestri di capoiera con fisici impressionati fare tutti i movimenti al rallentatore. Roba che se non senti ogni singola distribuzione della forza da un muscolo all'altro non puoi fare.
Eh siamo da capo. come facciamo a discutere di certe cose se ancora non ti sei sforzato di farti un'idea di certe cose?
Di quali cose dovrei sforzarmi di farmi un'idea? Che cosa non ho capito dai maestri di copoiera?
Ti permette di concentrarti sull'equilibrio di entrare in un rapporto più "intimo" con il movimento.
La propriocettività è un'altra cosa che sarebbe meglio allenarla con lavoris specifici invece di rallentare il lavoro tecnico per usarlo in modid diversi.
L'allenamento della propriocettività è importante e non dubito ci siano strumenti specifici e moderni per allenarla.
Nell'allenamento al movimento lento di qualità la propriocettività è un effetto positivo, ma secondario.
Io parlo di rapporto intimo con il movimento e tu, quasi da preparatore atletico specializzato, mi tiri fuori la propriocettività. Io la tavoletta per esempio l'ho fatta, ma è lontana anni luce da quello che mi hanno dato, per esempio, le asana dello yoga.
Molte tecniche di Aikido, volente o nolente, se non le avessi fatte lentamente non le avrei mai imparate.
Lo schema motorio lo scomponi e lo apprendi lentamente. Allenarlo è un altro discorso.
Certo.
Nel pugilato la lentezza per "approfondire" il movimento è commisurata alla necessaria velocità per eseguirlo in modo corretto. Essere lenti nell'esecuzione ed essere "flosci" sono due cose diverse. La differenza la fa la tensione.
Erm, se per tensione intendi quello che credo, è persino controproducente ai termini del miglioramento del gesto nella sua applicazione.
Contrarre un muscolo in 1/10 di secondo o in 3 secondi è diverso. Dal punto di vista dell' allenamento, del meccaniscmo e del risultato.
No, per tensione non intendo contrazione. Qui veniamo al punto. Il movimento lento di qualità richiede non tensione muscolare, ma perfetto assetto posturale durante il movimento. La contrazione interromperebbe il movimento. Facciamo degli esempi: immobile davanti a un muro se stendo il braccio
userò il tricipite, se lo stendo veloce
allenerò il tricipice, se lo stendo lento
userò il tricipite. L'unico momento quindi che serve per i nostri scopi è quando lo stendo veloce. Quindi questo lento non va bene. E' floscio. Al lento di qualità che interessa a noi non basta l'assetto posturale. Bisogna muovere tutto il corpo. Altrimenti niente tensione (non contrazione).
E' un esercizio con obiettivi diversi rispetto al fare la stessa cosa in velocità, ma di pari dignità ai fini dell'obiettivo: immediatezza della reazione e perfezione tecnica.
E come ci arrivano i judoka, i lottatori e i pugili alla perfezione tecnica senza ammazzarsi di lavori a due all' ora?
Ammazzarsi di esercizi flosci non serve, di ammazzarsi di un esercizio specifico lento di qualità non basta. Se si allenano solo concentrandosi sulla velocità confonderanno la perfezione tecnica con la forza dei muscoli che supplirà a una carenza tecnica del movimento nel suo complesso.
Sono sicuro che potresti fare un monologo su esercizi specifici per migliorare qualità specifiche (non faccio battute, ho letto con piacere i tuoi post anche sul judo) e se mai ci vedremo lo ascolterò volentieri.
In media vedo che è molto più facile per un principiante eseguire il più velocemente possibile una tecnica che eseguire la stessa tecnica il più lentamente possibile senza perdere di tensione.
Perchè il lavoro muscolare è diverso, il lavoro sull' equilibrio è diverso e diversa è la coordinazione intramuscolare ed intermuscolare richiesta. Il problema è che tutte queste cose hanno valenza marginale su un movimento eseguito come interessa a noi. Veloce, esplosivo e coordinato. Sempre, ovviamente, per il solito discorso di ottimizzazione del tempo di lavoro, delle metodiche e dei risultati.
Su questo sarò ben felici di vedere metodi nuovi che possano migliorare le mie performance. Tenendo presente che non ho più 20 anni e che più vado avanti è più devo spostare l'ago della bilancia.
P.S. sugli stili interni non mi dire che non fanno testo perché non parliamo di atleti. So già quali sono i tuoi termini di paragone.