...ma allora, che cosa funziona?

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Offline Bingo Bongo

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Re:...ma allora, che cosa funziona?
« Reply #180 on: January 20, 2012, 12:24:30 pm »
0
La parola chiave è tensione nel movimento lento. Lento di qualità
Cercato di quotare solo le parti di cui mi piacerebbe avere un approfondimento.
Anche io sono convinto che sia importante lavorare anche lentamente e mi ritrovo in concetti come quelli espressi da Bingo Bongo.

Dopo spiego i punti indicati, nel frattempo posto 2 video famosi e che conoscerete già sulla capoiera.
Così rimaniamo anche IT.
Ho parlato di copoiera perché l'esercitarsi nell'eseguire movimenti lenti (è difficile trovare video di questo tipo perché chiaramente non danno il senso della spettacolarità quindi per ora vediamo cosa fanno in velocità)  è un pò un paradosso in una disciplina che sfrutta l'inerzia acquisita dall'energia cinetica durante il movimento data dalla velocità di esecuzione. Gli esercizi lenti anche in questo caso non sono flosci, ma servono a perfezionare proprio questa capacità.
Ho già detto anche in altri post come la copiera e il taiji abbiano (sembra strano a vederli) punti in comune.

Capoeira: Este deve ser parente do Besouro.

Il capoeirista non viene considerato in genere un grande combattente, ma questo non toglie che la tecnica utilizzata permette di scaricare sul punto di impatto una pressione notevolmente superiore non solo a un calcio, ma a quasi tutti i calci tecnici che hanno lo stesso obiettivo.

Amazing Capoeira Kick Knockout
Apro una parentesi: nella copoiera non ci sono solo tecniche di gamba, ci sono proiezioni, prese, colpi di mano. Poi può piacere o non piacere.
Io amo molto la copoiera che pratico ancora anche se non in acrobatica e qualunque cosa abbiate in mente vedendola dimenticatela...Conta solo l'addome :)

A breve risponderò al resto.

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Offline marzen

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Re:...ma allora, che cosa funziona?
« Reply #181 on: January 20, 2012, 13:23:37 pm »
+1
Ma come cazzo fa il gatto a suonare la tastiera?
Tutti noi abbiamo bisogno di credere in qualcosa: io credo che tra un attimo mi farò una birra...

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Offline xjej

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Re:...ma allora, che cosa funziona?
« Reply #182 on: January 20, 2012, 15:08:30 pm »
+3
Il problema è che uno scrive, scrive, scrive e poi viene ignorato.
Come si può fare un discorso tecnico se uno parla di "tensione" e non ha idea di che cosa suggede e sopratutto pensa di essere chiaro quando parla con gli altri ?
In secondo luogo, te lo scrivo chiaro : i movimenti esplosivi non si allenano con la lentezza. Non è un' opinione ma è una cosa dimostrata. Lo stesso va' per la velocità.
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Offline The Spartan

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Re:...ma allora, che cosa funziona?
« Reply #183 on: January 20, 2012, 15:18:58 pm »
+2
Dai, c'è ancora gente che ti dice convinta che ci vogliono anni per imparare un movimento....anni.... ;D
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Offline Saburo Sakai

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Re:...ma allora, che cosa funziona?
« Reply #184 on: January 20, 2012, 15:21:57 pm »
0
Che assurdità !  :nono:

Pensa te che poi ci sono moltissime persone che di contro non lo imparano proprio mai...  :nono:
Lo spirito viene prima della tecnica.


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Offline The Spartan

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Re:...ma allora, che cosa funziona?
« Reply #185 on: January 20, 2012, 15:27:04 pm »
0
Il punto è che qualcuno trasforma l'accosciamento in un doppio carpiato con avvitamento e atterraggio sulle mani... ;)
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Re:...ma allora, che cosa funziona?
« Reply #186 on: January 20, 2012, 15:30:49 pm »
0
Onestamente:

Non ho capito...  :pla:
Lo spirito viene prima della tecnica.

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Offline Giannizzero Wolf

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Re:...ma allora, che cosa funziona?
« Reply #187 on: January 20, 2012, 15:33:04 pm »
+1
se vuoi andare al secondo piano prendi le scale e non arrampicarti sulla grondaia  ;)
Non esistono problemi; ci sono soltanto soluzioni.


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Wa No Seishin

Re:...ma allora, che cosa funziona?
« Reply #188 on: January 20, 2012, 15:34:25 pm »
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Onestamente:

Non ho capito...  :pla:

Tradotto: anni a fare un movimento facile facile.

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Offline The Spartan

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Re:...ma allora, che cosa funziona?
« Reply #189 on: January 20, 2012, 15:34:34 pm »
0
Semplice...
Ci sono movimenti che per la loro funzione non possono richiedere anni per l'apprendimento...
E diciamo che qualcuno su questa cosa di anni ci inzuppa il biscottino...ammantando di complessità movimenti ba-na-lis-si-mi!
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Offline Saburo Sakai

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Re:...ma allora, che cosa funziona?
« Reply #190 on: January 20, 2012, 15:39:09 pm »
0
Ok, capito.

Innegabile ciò che dici... purtroppo.
Lo spirito viene prima della tecnica.

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Wa No Seishin

Re:...ma allora, che cosa funziona?
« Reply #191 on: January 20, 2012, 15:41:51 pm »
0
allora dovrà, probabilmente, circoscrivere bene il raggio d'azione

(oltre ad evitare di mescolarsi con i falsi guru che si dichiarano maestri di vita e tuttologi)

Sono d'accordo.

inoltre dovrà giustamente documentarsi bene su quei pochi aspetti che avrà deciso di sviluppare

Non sono d'accordo.

Gli aspetti cardine del sistema che vuole "codificare" deve già padroneggiarli, perché è da lì che deve necessariamente attingere.

Se ho un background di un certo tipo (esempio stupido: prevalentemente leve articolari), non posso pensare di sviluppare un sistema "pugilistico" (prevalentemente/solo percussioni). Perché, se non parto da zero, poco ci manca. Anche se mi "documento".

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Offline The Doctor Sherlockit

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Re:...ma allora, che cosa funziona?
« Reply #192 on: January 20, 2012, 15:43:43 pm »
0
Dai, c'è ancora gente che ti dice convinta che ci vogliono anni per imparare un movimento....anni.... ;D

Dici bene parlando proprio di diverse arti di destrezza e ritmo che richiedono  l'uso del corpo, le arti marziali/sportive ( e ci metto dentro con sportive anche i veri e propri sport) sono quelle che hanno i movimenti più semplici e a volte istintivi di tutte.

L'unica difficoltà vera si ha quando bisogna interagire con l'avversario, per quello si che ci vogliono anni, ma il gesto in se è molto semplice, vada da se tutto il ragionamento  sui metodi tradizionali, forme a vuoto ecc che viene fatto in altri topic.


giusto un esempio di movimenti di destrezza un tantinello più complicati di quello che si fa nelle arti marziali.

Le plus Grand Cabaret du Monde An Ha Lim Magic

qui ci sono movimenti grossolani del corpo intero, movimenti più raffinati e precisi per le mani, gestione del ritmo, gestioni degli angoli di visuale di chi guarda, misdirection; si parla sempre di ore di allenamento ogni giorno per anni, MA chi impara a fare queste cose non aspetta i 70 anni prima di esibirsi a si e spesso ci sono parecchi autodidatti che studiano sui libri e dvd senza maestri.
« Last Edit: January 20, 2012, 16:00:36 pm by Kitsunewind »

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Offline The Spartan

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Re:...ma allora, che cosa funziona?
« Reply #193 on: January 20, 2012, 15:51:32 pm »
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A grandi linee si...ma il discorso dell'interazione se vai a vedere è proprio quello che crea il discrimine fra movimenti utili ed inutili (anzi, impossibili...).
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Offline Bingo Bongo

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Re:...ma allora, che cosa funziona?
« Reply #194 on: January 20, 2012, 16:22:25 pm »
0
Secondo me è meno sconato fare una tecnica lenta e sotto spiego perché.

La parola chiave è tensione nel movimento lento. Lento di qualità

Non intendo la lentezza come necessaria nell'apprendere un movimento complesso che richiede quindi la scomposizione del movimento stesso. Questa lentezza è appunto necessaria per l'apprendimento di movimenti complessi. Interruzione del movimento e uso scomposto del movimento. Niente a che vedere con il movimento lento utile e di qualità.
Quote from: Bingo Bongo
Ho visto maestri di capoiera con fisici impressionati fare tutti i movimenti al rallentatore. Roba che se non senti ogni singola distribuzione della forza da un muscolo all'altro non puoi fare.
Eh siamo da capo. come facciamo a discutere di certe cose se ancora non ti sei sforzato di farti un'idea di certe cose?

Di quali cose dovrei sforzarmi di farmi un'idea? Che cosa non ho capito dai maestri di copoiera?
Quote
Cercato di quotare solo le parti di cui mi piacerebbe avere un approfondimento.
Anche io sono convinto che sia importante lavorare anche lentamente e mi ritrovo in concetti come quelli espressi da Bingo Bongo.
Ma Xjej vorrei capire meglio a cosa ti riferisci per favore. :)
Grazie.

Prima ho parlato della capoiera e del legame invisibile con il taiji, ma se si praticano entrambi il legame diventa molto più chiaro. In entrambi gli stili eseguo le tecniche lentamente (non molli o flosce) e in tensione (non contrazione). In entrambi gli stili le mie tecniche sono diventante migliori.

La capoiera è uno stile, piaccia o non piaccia, che è ha come scopo colpire con tecnica, velocità e forza esplosiva il punto di impatto e ha per me la stessa dignità di una qualunque altra AM.
Quindi quando ho visto fare sequenze di tecniche al "rallentatore" (non perché le stessero imparando) in una disciplina così acrobatica sono rimasto favorevolmente colpito anche perché andava a confortare l'importanza del movimento lento di qualità.

In entrambi gli stili pratico variazioni esplosive di velocità durante il movimento lento. Queste variazioni sono possibili solo se si ha il corretto assetto posturale durante tutto il movimento in modo che durante tutto il movimento la tensione, che è una qualità strutturale e non di muscoli contratti, sia in equilibrio in rapporto alla lentezza con cui viene eseguita la tecnica.
Se questo rapporto viene meno non solo il movimento si scompone e diventa molle, ma soprattutto viene meno la continuità e la fluidità del movimento. E' il controllo di questo equilibrio che viene allenato. Per questo è più difficile fare la tecnica lentamente che in velocità. Perché lentamente è molto più facile perdere questo controllo.
Questo rapporto si crea solo se la tecnica viene eseguita con tutto il corpo e come se il corpo fosse una cosa sola.
Può piacere o non piacere essere chiara oppure no la mia descrizione o queste definizioni poco occidentali, ma piaccia o non piaccia io le ho capite e la pratico sia che faccia taiji, capoiera, thai o pugilato. E lo faccio perché miglioro come combattente. Per nessun altro motivo.

Xjej
Non pretendo di essere chiaro, pretendo che tu mi dica: "So perfettamente cosa vuol dire muovere il corpo come fosse una cosa sola e io che lo so ti spiego cosa succede". "Non capisco né di che rapporto né di che controllo stai parlando e per me l'unica tensione che può esserci è questa e ti spiego perché".


Nota: le tecniche acrobatiche nella capoiera non vengono allenate come tecniche di repertorio.
I principi che legano un movimento all'altro nella copoiera, in altre parole il modo di muovere il corpo, portano il praticante, in modo naturale e spontaneo, ad eseguire le acrobazie. Niente di difficile. Anzi estremamente divertente.