Oriente e Occidente: similitudini e differenze didattiche

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Oriente e Occidente: similitudini e differenze didattiche
« on: January 18, 2012, 15:03:55 pm »
0
Insegnare la tecnica sbagliata e tirarla avanti con la solita menata é così punto e basta permette anche di fare una selezione delle persone che poi possono ricevere o meno insegnamenti un po più avanzati per poi raggiungere l'illuminazione(passatemi il termine).
Trovo che questo modo di insegnare é moooooooolto tradizionale,ed é quello che ho trovato anche in altri sistemi che fanno la stessa cosa.

In realtà é una maniera di fare le cose che non condivido molto io sono per la cosa fatta bene e subito,se poi un dato movimento ha più applicazioni tanto meglio ma si fanno quelle applicazioni che servono eche non sono mero fumo negli occhi.
« Last Edit: January 18, 2012, 17:23:43 pm by Wa No Seishin »
Su rriatu a San Francisco/nun sapendo come agiscu/cu nu vecchiu camburrista/m'aggiu misu a pazziar./Pazziando e pazziando/di curtellu e di bastone/per sfregiar stu carognone/che tradisce la società./Mo si presenta nu picciottellu/culla coppola de sgarru/esci fore maresciallo/ca la faccie taggiu sfregiar./Mo se presenta nu capuposto/culla coppola de sgarru/co nu bastoncinu a manu/cinque lire tu m'ai dar./Cinque lire ieu nun le tegnu/cinque lire nu tel le do/si picciottu de prtima uscita/nu ppartieni alla società./Società cunsegna é bona/di curtellu e di bastone/per sfre

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Offline Shurei-Kan

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Re:Riflessioni sulle parate del karate
« Reply #1 on: January 18, 2012, 15:12:03 pm »
+1
E' una cosa in cui ho creduto anch'io per molto tempo, parecchi anni fa.

In realtà ora la considero una prassi obsoleta, inadatta agli occidentali, che fa parte di una metodologia di insegnamento priva di esperienza e personalità, molto adatta a chi è alle prime armi nell'insegnamento e non ha ancora dimestichezze e sensibilità per capire le stesse cose in modo diverso.

Tutto sommato ci potrebbe anche stare se non che molti, troppi maestri (o presunti tali) in passato ne hanno abusato facendo pascolare greggi di allievi e rimpinzadosi la panza senza manco sapere il perchè di quel modo di fare scimmiottando qualche maestro giapponese (o orientale) che usava quel metodo con cognizione di causa ......quindi oggi, non mi trova più d'accordo.

Nemmeno IL Maestro fa più così da almeno 30 anni.
« Last Edit: January 18, 2012, 15:15:13 pm by Shurei-Kan »

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Re:Re:Riflessioni sulle parate del karate
« Reply #2 on: January 18, 2012, 15:15:08 pm »
0
Infatti la selezione é stata fatta come ha detto Hitotsu ci sono molti praticanti ma pochi esperti sempre se così li si vuole chiamare.

Comunque ti posso dire che non é una prassi solo orientale.
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Offline Dipper

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Re:Re:Riflessioni sulle parate del karate
« Reply #3 on: January 18, 2012, 15:17:48 pm »
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Davvero? :ohiohi:
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Re:Re:Riflessioni sulle parate del karate
« Reply #4 on: January 18, 2012, 15:24:55 pm »
0
Si.
Per quanto riguarda le nostre discipline se sei un esterno e se vogliono farti vedere qualcosa ti fanno vedere un 5% di cose giuste ed il restante 90% solo cazzate che non servono a niente.
Adesso che sto riuscendo ad approfondire due scuole pugliesi ed un siciliana e che mi hanno studiato un po sto vedendo le cose giuste(non sempre perché sono convinto che ancora mi stiano insegnando 90%cazzate e 10%la tecnica giusta).

Scusate l'ot.
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Offline Shurei-Kan

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Re:Re:Riflessioni sulle parate del karate
« Reply #5 on: January 18, 2012, 15:26:18 pm »
0
No, no, ...anzi interessante!





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Offline Dipper

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Re:Re:Riflessioni sulle parate del karate
« Reply #6 on: January 18, 2012, 15:29:13 pm »
0
Non è OT per me, anzi, si collega molto bene al discorso.
Non immaginavo ci fosse questo tratto comune di esoterismo anche tra oriente e occidente.
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Offline Davide.c

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Re:Re:Riflessioni sulle parate del karate
« Reply #7 on: January 18, 2012, 15:32:32 pm »
0
Concordo coll fatto che la cosa sia interessante.

Lucal mi diresti cosa pratichi? mi è un attimo sfuggito :)
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Re:Re:Riflessioni sulle parate del karate
« Reply #8 on: January 18, 2012, 15:51:35 pm »
0
In merito ai molti che, scimmiottando i Giapponesi, insegnavano cose che non avevano capito, non va tralasciato, didatticamente parlando, che per i fatidici maestroni Giapponesi, c'era un oggettivo limite linguistico e dialettico al fornire ampie ed esaurienti spiegazioni.
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Offline Hitotsu

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Re:Re:Riflessioni sulle parate del karate
« Reply #9 on: January 18, 2012, 16:01:56 pm »
+1
Il limite dell'insegnamento e della conoscenza è certamente un punto a sfavore per una diffusione corretta di ciò che si pratica.
Ma nella eventualità di fraintendimenti, notizie frammentarie ed interpretazioni eccessivamente personali tramandate col tempo e poi diventate luogo comune, esiste qualcosa che può supplire a tutto ciò.

Rimanendo in tema, quanti tecnici realmente insegnano l'utilizzo di entrambe le braccia nelle parate dimostrando che quello che para molto spesso è il braccio che carica?
Non lo fanno perchè non lo sanno o non gli interessa...
Ma come detto, qualcosa per rimediare c'è: l'esperienza.
E come la fai l'esperienza nelle parate? Facendo Kata? Facendo kihon ippon?
La fai combattendo. Perchè capisci cosa entra e non entra. Ed anche quello che sembra inapplicabile, poi alla fine sei tu che devi renderlo tale...

Una delle pecche che si scorda, è che al mondo c'è anche una nutrita schiera di tecnici che è salita 2-3 volte su un tatami.
Che scambia esercizi basici di 40 anni fa come legge kantiana, che non li sa applicare ad un contesto libero e nemmeno ci prova o peggio inventa cose senza avere le basi.
Senza lo spirito critico di capire se funziona, come funziona, ma soprattutto "come potrebbe funzionare" (cosa che implica anche una ricerca), rimaniamo al karate per bambini...

Che va benissimo per fitness ed educazione, eh!




« Last Edit: January 18, 2012, 16:04:53 pm by Hitotsu »
"Se fate in quattro tempi anzichè due, campate poco". H.S.


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Re:Re:Riflessioni sulle parate del karate
« Reply #10 on: January 18, 2012, 16:15:29 pm »
0
Concordo coll fatto che la cosa sia interessante.

Lucal mi diresti cosa pratichi? mi è un attimo sfuggito :)

Arrivo dallo Shotokan ed altre discipline orientali sdc e dp.
Adesso(da diversi anni)sto studiando le am di origine italiana che sono praticamente tutte schermistiche.
Sia scuole popolari,che militari che la scherma storica.
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Offline The Doctor Sherlockit

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Re:Oriente e Occidente: similitudini e differenze didattiche
« Reply #11 on: January 18, 2012, 18:28:56 pm »
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Va bhe  e si ritorna sempre alla critica contro i sistemi tradizionali che peccano due volte perchè quando l'allievo o l'esterno viene a dire al maestro che ha insegnato volutamente il 95% di cose sbagliate  e che non funzionano il maestro si sente il dovere di dire che quel 95% sono cose giuste invece di ammettere di essere stato bellamente smascherato ( a volte dalle scienze motorie e a volte dalla pratica a seconda se parliamo di gesti semplici o di strategie/tattiche)

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Re:Oriente e Occidente: similitudini e differenze didattiche
« Reply #12 on: January 18, 2012, 19:10:59 pm »
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No vedi Kitsunewind non si tratta da smascherare il maestro,si parla di una selezione naturale ti porto un esempio semplice tutti noi sappiamo che il vero karate a noi gaijin e ancora prima ai nostri amici nippo non é stato insegnato tutto correttamente,solo ad alcune persone é stato insegnato con il tempo ciò che é giusto.

Questo 3d non vuole dire assolutamente che noi abbiamo un qualcosa per screditare un metodo o un maestro,lo scopo del 3d é quello di analizzare i punti in comune e non nell'insegnamento delle varie discipline.

Io quello che ho scritto é una cosa che ho passato sulla mia pelle,sia per il karate che per le nostre arti marziali per nostre parlo quelle di origine italiana. 
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Re:Oriente e Occidente: similitudini e differenze didattiche
« Reply #13 on: January 18, 2012, 19:16:10 pm »
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Da una parte capisco la necessità di fare selezione.. dall'altra però insegnare cose sbagliate è profondamente irrispettoso, non credo proprio che sia un buon metodo.
Ritengo che un "maestro" dovrebbe avere ben altri mezzi per decidere se una persona è "degna" o meno di ricevere il suo insegnamento.
Ragnaz - alias Luca


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Re:Re:Riflessioni sulle parate del karate
« Reply #14 on: January 18, 2012, 19:24:36 pm »
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Non è OT per me, anzi, si collega molto bene al discorso.
Non immaginavo ci fosse questo tratto comune di esoterismo anche tra oriente e occidente.

No di esoterismo io non parlerei anche se un qualcosa cé ma non ho esperienze in merito e quelle due o tre cosette che so non sono neanche sicuro che siano giuste.

Si tratta più che altro di fare vedere ad un esterno delle cose appositamente sbagliate o come strategia o tattica ecc...,perché diventava pericoloso insegnare due movenze dirette ed efficaci con una lama e di conseguenza formare un potenziale nemico che ci potrebbe in futuro farci del male.

Esempio anche da noi ci sono le forme sia a vuoto con con un compagno(Similitudine con molte arti marziali orientali),solo che prima di vedere la forma e la sua applicazione passa un sacco di tempo,così tu magari ti scoglioni e te ne vai.
Io ad esempio dopo un annetto adesso sto incominciando a studiare la forma in applicazione,voi avete presente che palle per un anno tirare solo colpi a vuoto fare parate a vuoto e fare forme?
Penso di si però alla lunga adesso qualcosa sto incominciando a vedere.

Per la precisione in una scuola cé una forma di bastone da 1,20cm e una forma di coltello.
In un'altra scuola che studio cé anche li una sola forma di bastone(che sono praticamente uguali)e due forme di coltello.

Sicuramente molto meno delle maggior parte delle am orientali.

Questo da me riportato é una similitudine che accomuna le due sponde del mondo. 
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