In effetti, tutti gli ex marina militare, descrivono Taranto come una sorta di girone infernale, e Taranto vecchia come l'infernop in terra, da guardare solo dal mare con potenti binocoli.
Diciamo che:
a) Fare il servizio militare non ti predisponeva a guardare con simpatia il luogo dove regalavi un anno della tua vita e dei tuoi ormoni alla Patria
b) Per tutta una serie di motivi, la "simpatia" dei militari verso il luogo che li ospitava era calorosamente ricambiata (ho avuto una simpatica parentesi di servizio presso la caserma "Pio Spaccamela" di Udine, le matte risate...)
c) In quel periodo, Taranto era "pericolosa" per chi la conosceva, figuriamoci per chi non sapeva che il fare gesto sbagliato o entrare nella zona sbagliata poteva costare caro.
d) leggende metropolitane raccontano di un "regolamento di conti" in grande stile tra alcuni del "San marco" e la popolazione residente in città vecchia, non so quanto sia vero ma immagino che la cosa non abbia alimentato la reciproca amicizia.
e) per il resto, ho fatto servizio in giro per l'Italia e pur essendo un ragazzo gentile ed educato bastava citare il luogo d'origine e/o marcare un po' di più la cadenza dialettale per osservare evidenti cambiamenti nell'interlocutore.
carlo, kunta kinte dello Jonio