Dicevano pressapoco le stesse cose a proposito dei calci volanti tipici del Nord della Cina, come lo Shaolin.
Secondo me sono tutte balle, perchè si hanno bisogno di miti e di trovare origini "eroiche" ad alcuni gesti.
Fa parte dell'animo umano.
Fa figo, ma io ammetto che mi stavo facendo un vero "viaggio psichedelico" immaginando dei forbicioni giganti con cui i vietnamiti infilzavano i cavalieri per poi disarcionarli o aprirli dall'interno con l'apertura delle forbici, provocandogli una sofferenza immane.
Oppure per afferrarli per il collo e decapitarli. Fantastrategia marziale!!
c'e' anche un'altra considerazione, il territorio del vietnam non e' adatto per grandi manovre a cavallo e' quasi tutto giungle, foreste e corsi d'acqua l'uso della cavalleria come strumento militare doveva essere stato molto limitato.
Ottima considerazione, complimenti!!
Ma infatti la loro tattica favorita, come si è visto anche contro gli Americani, è la guerriglia, perfettamente adattata alla giungla, con attacchi a sorpresa, che Jullien sostiene che abbiano ereditato dai Cinesi e dalla loro idea di efficacia come "trasformazione", come "non agire, ma che nulla non sia fatto"...