stile nuovo?
programma didattico ... lo reputo fattibile
Tra praticanti di am/sdc/dp abbiamo spesso il difetto di sopravvalutare le parole stile/am/disciplina etc. come fossero chissà cosa. Ce l'hanno venduta così “facendola grossa” come un pescatore che descrive la trota che ha pescato e in stile Sanpei era più grossa e pesante di lui.
Se apri una scuola insegnando a modo tuo, impostando tuoi programmi e una tua didattica per me il tuo è uno stile nuovo.
Da quanto ho capito tanti stili filippini, e non solo, sono nati più o meno così. Dai un nome nuovo perchè la didattica e l'impostazione si discosta dagli stili/scuole di provenienza, nel senso che sono evoluzioni autonome e indipendenti.
Non è necessario inventare chissà cosa. Non considero rivoluzionari neanche tanti (praticamente tutti) stili nati nel '900, vedo solo una rielaborazione o una codificazione di quel che c'era già o talvolta il riprendere qualcosa di più vecchio come se si desse una mano di pittura a un edificio storico, dandogli all'apparenza un'immagine nuova senza in fondo cambiare più di tanto alla struttura/sostanza.
La riluttanza diffusa, che a volte ammetto di avere pure io, di fronte ai nuovi sistemi è data dalla mancanza di controllo sulle nascite.
Ne nascono tantissimi e da fondatori spesso poco credibili, senza un curriculum marziale (non tanto in ottica di certificati/cinture/trofei ma proprio di monte ore/anni di pratica/esperienza seria in una, ma sarebbe auspicabile in più, discipline).
In passato gli stili di solito erano fondati da veterani. Per esempio nei casi filippini erano spesso ex guerriglieri, talvolta militari, altre di criminali. I fondatori di nuovi stili avevano in sostanza tutti esperienza diretta di combattimento reale, come minimo erano ex eskrimador/arnisador ma il termine non era inteso come praticante di eskrima/arnis o per lo meno non con i nostri standard “civili” o occidentali, per poter essere chiamato eskrimador bisognava aver duellato senza protezioni per vedere chi tra i due dei contendenti rimaneva in piedi, per l'onore della famiglia e proprio e/o portare a casa la borsa in palio.
Negli ultimi anni non c'è controllo sulla nascita degli stili, per assurdo conta più il marketing dell'efficacia e ci sono tanti improvvisati “maestroni” a piede libero.
Nella maggior parte dei praticanti non nasce la riluttanza verso i nuovi stili, vedendo che Erik Paulson (faccio un esempio a caso) ha creato il suo stile/scuola e gli ha dato un nome suo. In pratica si è tolto il problema quando gli chiedono cosa insegna di dovere fare un lungo discorso e cercare di etichettarlo come jkd concepts, lotta, shootboxe, mma, etc. Ti risponde CSW e fa prima.
Vedendo invece lo sbocciare dello stile nuovo del ragioniere, che ha praticato da ragazzino 2 anni di shotokan, 1 anno di jujutsu e 3 anni di wing chun e ha come unica esperienza di conflitto solo lo scambio verbale di epiteti col bulletto teenager, se sento parlare di novità e maggior efficacia rispetto a mille altri stili...