Aggiungo cose via via che le chiedete, per quelle che sono le mie conoscenze, ovviamente.
Riscaldamento e dolori/infortuni: ci sono certi tipi di sessioni dove il riscaldamento non è assolutamente imprescindibile, a patto che tu consideri una certa parte di quel lavoro, riscaldamento appunto. Il fartlek è un esempio. I Circuit training sono un esempio (i primi 5 minuti di circuito li fai correndo, per cui inglobi il riscaldamento nella sessione). In generale è fortemente consigliato scaldarsi SEMPRE. Mentre se il riscaldamento è molto prolungato e gli esercizi che si faranno dopo non comportano stress eccessivi o contrazioni/distensioni molto ampie (ma magari si lavora ad arco forte), si può anche non rpevedere lo stretching.
In genere un riscaldamento non fatto o fatto male, che non prepara, sia per innalzamento della temperatura che preparazione delle fibre alla contrazione e allungamento, al lavoro che si sta per fare, comporta una serie di rischi e innalza sicuramente la probabilità di infortuni (contratture, infiammazioni, etc.).
Sudorazione e grasso: in genere chi è più grasso suda di più. Per evidenti ragioni.
Edit: ha detto bene John, nella sudorazione spesso concorrono anche componenti psicosomatiche. Durante un esame all'università ero fermo ma sudavo abbestia. Quando si ha paura si suda (e si puzza, e questo è un retaggio del nostro appartenere ancora al mondo animale).
Se guardo uno che scala comincio a sudare dai polpastrelli (questione dei neuroni specchio e dell'effetto della memoria del gesto).