"da noi non si suda..."

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muteki

Re:"da noi non si suda..."
« Reply #165 on: February 04, 2012, 13:53:52 pm »
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ma anche il "garate" è karate. sono solo finalità diverse con modalità diverse.
quando facevo garate, giù con preparazione atletica, al fiato ecc. oggi non più. ma a livello pratico quel che faccio oggi mi pare meglio di quel che facevo prima. tutto qua. poi, come ho detto, può piacere o meno. io lo trovo splendido. il punto è che molti praticanti che provano questa scuola, lamentano troppa fatica... pur non accettando il fatto che, a conti fatti, non si faccia ginnastica.

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Offline Pallozoid

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Re:"da noi non si suda..."
« Reply #166 on: February 04, 2012, 13:57:21 pm »
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La stessa fatica che accusa l'impiegato nello stare 8 ore davanti ad un pc?

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Re:"da noi non si suda..."
« Reply #167 on: February 04, 2012, 13:58:14 pm »
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Secondo me non è un caso che la classe guerriera in ogni paese e in ogni tempo era separata da quella dei contadini.

Non mi sembra invece che sia stato sempre e dovunque così. In un primo stato di evoluzione sociale, come la tribù, chi combatteva era anche cacciatore-raccoglitore-allevatore e poi anche magari coltivatore. Penso anche ai primi coloni israeliani nei kibbutzim...
Poi è ovvio che alcune cose mutino, che si sviluppino classi in cui ripartire il lavoro sociale, ma questa è già accademia, quindi mi fermo qui.
La divisione dei compiti c'era anche nelle tribù: le donne raccoglievano, gli uomini cacciavano.
Le risorse psicofisiche dell'organismo sono limitate, non c'è verso che un bracciante che si allena nel dopolavoro possa competere con chi si dedica tutta la vita al combattimento.

Riguardo al carpentiere che si stanca a lezioneniente di strano, è questione di specificità dell'allenamento :)

Sono daccordo, ma nello specifico della preparazione al combattimento c'è durezza e durezza.
C'è la durezza della "ginnastica" e la durezza dei colpi.
Io, ad esempio, mi stanco fisicamente di più a fare CKM, ma prendo e dò molte più botte quando faccio Systema.
Ma ripeto, so benissimo che si tratta di due cose ugualmente importantissime.
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Offline Dottor Wolvie Killmister

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Re:"da noi non si suda..."
« Reply #168 on: February 04, 2012, 13:59:15 pm »
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La stessa fatica che accusa l'impiegato nello stare 8 ore davanti ad un pc?

Ecco, a uno così io lo ucciderei di burpees  XD

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Offline Dipper

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Re:"da noi non si suda..."
« Reply #169 on: February 04, 2012, 14:05:08 pm »
0
La stessa fatica che accusa l'impiegato nello stare 8 ore davanti ad un pc?

Ecco, a uno così io lo ucciderei di burpees  XD
Infatti io mi uccido di burpees XD

Sono daccordo, ma nello specifico della preparazione al combattimento c'è durezza e durezza.
C'è la durezza della "ginnastica" e la durezza dei colpi.
Io, ad esempio, mi stanco fisicamente di più a fare CKM, ma prendo e dò molte più botte quando faccio Systema.
Ma ripeto, so benissimo che si tratta di due cose ugualmente importantissime.
Esatto. OK la tecnica (e io sono un feticista della tecnica) ma la preparazione fisica è comunque importantissima, che si voglia stare bene, battersi sul ring o ammazzare cristiani :)
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Joker

Re:"da noi non si suda..."
« Reply #170 on: February 04, 2012, 14:13:54 pm »
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Spoiler: show
IMHO, anche la preparazione fisica di una disciplina può essere correlata ai modi e ai tempi di quando questa disciplina è stata concepita... mi spiego.
Premesso che per "sudare" mi sembra che si intenda doversi cambiare due magliette ad allenamento (e sono daccordo anch'io)... questo mi ricorda una cosa che mi ha detto Ottavio Tramonte, quando prima di iniziare a giocare  :-X , gli chiesi qualche minuto per "riscaldarmi", e gli chiesi come mai lui non lo faceva. Cito a memoria:

"Secondo te, il contadino di Java, Sumatra o della Thailandia, dopo che aveva zappato per tutta la giornata, alla sera, prima di addestrarsi al combattimento, si metteva a correre, alzare pesi o allenarsi come si fa nelle palestre moderne?"

E poi, colpi.. colpi duri e realistici come poche volte ho visto fare in vita mia.  :pla:
Fra l'altro, anche lui e gli altri ragazzi fecero uno scioglimento articolare molto simile, a quanto mi sembra di capire, alla pratica di Muteki... pratica che mi sembra provochi, alla fine, un affaticamento più simile a quello di una giornata di duro lavoro manuale.

Infatti posso confermare anch'io che una cosa è lavorare in cantiere, officina o in campagna e un'altra allenarsi con circuiti, pesi e tutto il resto. Sono due tipi di stanchezza diversi.

Ora, si può obiettare che mantenere un certo tipo di approccio "antico" nell'allenamento anche al giorno d'oggi può sembrare anacronistico, ma vorrei vedere voi, dopo che tornate a casa col culo a strisce per portare il pane a casa , se poi avete voglia di fare i circuiti se non vi interessa di gareggiare.  :D  E non mi si dica che i circuiti sono fondamentali per saper dare le mazzate: i picchiatori e i rissaioli, quelli veri e pieni di cicatrici, non vanno necessariamente a perdere tempo in palestra.  ;)
E la virtuale inutilità della ginnastica mi è stata confermata da gente al di sopra di ogni sospetto.  :pla:

La mia opinione? In medio stat virtus. Va bene la tecnica, va bene "per strada non hai tempo di scaldarti", ma qualche decina di flessioni, squat e sit up in fin dei conti non ha mai ucciso nessuno.


Mi associo a Muteki: anche da me c'è questa metodologia e, come avete detto dopo, ha aspetti migliori e peggiori.

Tutto dipende da cosa si vuol fare: ai fini di dp, per esempio, non serve avere una grande resistenza...a parte per correre, ma anche qui, scappare lontano non è la cosa migliore. Soprattutto ai tempi, in cui magari non si poteva dire "mi rifugio in un negozio o in casa o in auto e sono a posto"

Avete anche parlato della classe guerriera: sì ma la classe guerriera era addestrata per andare in guerra, mica per fare un po' di difesa personale dai briganti. Doveva marciare, correre,...nulla a che vedere col karate.

 :)

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Offline Dipper

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Re:"da noi non si suda..."
« Reply #171 on: February 04, 2012, 14:27:21 pm »
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Occhio che la maggior parte dei vecchi del Karate deriva da classi nobili e guerriere, erano spesso veri e propri militari. Poveri contadini che si difendevano dai cattivi samurai a colpi di tonfa non c'erano.  Avevo riportato un bell'articolo al riguardo.

Ma a parte questo.

Migliori e peggiori. Come misurare le prestazioni per dire che l'allenamento non sudoso è migliore in qualcosa? Su cosa ci si basa?
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Re:"da noi non si suda..."
« Reply #172 on: February 04, 2012, 14:27:57 pm »
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Attenzione che non sto criticando gli impiegati.Quel che voglio dire è che l'impiegato accusa una stanchezza diversa rispetto a chi lavora manualmente.

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Joker

Re:"da noi non si suda..."
« Reply #173 on: February 04, 2012, 14:36:59 pm »
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Occhio che la maggior parte dei vecchi del Karate deriva da classi nobili e guerriere, erano spesso veri e propri militari. Poveri contadini che si difendevano dai cattivi samurai a colpi di tonfa non c'erano.  Avevo riportato un bell'articolo al riguardo.


Non sono d'accordo. Almeno per il mio stile. Dei vecchi maestri che di solito trovate su youtube, uno fa il tassista, l'altro ex carpentiere...al massimo famiglie di mercanti (Okinawa era un approdo per commerciare tra Cina e Giappone e sud est Asia)

Ma a parte questo.

Migliori e peggiori. Come misurare le prestazioni per dire che l'allenamento non sudoso è migliore in qualcosa? Su cosa ci si basa?

Boh. Per me è il discorso che si faceva altrove: chi scarica cassette di frutta dal mattino alla sera magari in una palestra schiatta, ma vale anche il contrario per l'atleta che si improvvisa muratore

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Offline The Doctor Sherlockit

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Re:"da noi non si suda..."
« Reply #174 on: February 04, 2012, 14:42:09 pm »
+1
ma anche il "garate" è karate. sono solo finalità diverse con modalità diverse.
quando facevo garate, giù con preparazione atletica, al fiato ecc. oggi non più. ma a livello pratico quel che faccio oggi mi pare meglio di quel che facevo prima. tutto qua. poi, come ho detto, può piacere o meno. io lo trovo splendido. il punto è che molti praticanti che provano questa scuola, lamentano troppa fatica... pur non accettando il fatto che, a conti fatti, non si faccia ginnastica.

ma non potrebbe essere che la troppa fatica la accusano proprio perchè non hanno dei corpo atleticamente preparati? quando si è fuori forma tutto diventa stancante....

( e con fuori forma non intendo avere la pancia, ma proprio avere un sistema cardiocircolatorio e polmonare poco allenato)


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Offline Dipper

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Re:"da noi non si suda..."
« Reply #175 on: February 04, 2012, 14:42:16 pm »
+1
Coloro che combattono davvero (militari, fighters professionisti) non sono dopolavoristi.
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Joker

Re:"da noi non si suda..."
« Reply #176 on: February 04, 2012, 14:48:20 pm »
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Coloro che combattono davvero (militari, fighters professionisti) non sono dopolavoristi.

fighter e professionisti....quando è nato il karate queste cose non esistevano!

militari? Abbiamo già parlato della classe guerriera (che non faceva karate)  :)

Ora scappo ad allenarmi...

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Offline Dipper

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Re:"da noi non si suda..."
« Reply #177 on: February 04, 2012, 14:52:48 pm »
0
Sull'ormai citatissimo sito di Jesse Enkamp si trovano una marea di articoli interessanti. Sebbene non sempre l'argomento è condiviso, trovo quantomeno divertente e geniale il modo come scrive, che da solo vale la pena di seguire il blog.
Uno di questi ha attirato la mia attenzione per la lucidità con cui è stato scritto, il Jesse è uno che fa la spola tra casa sua (nord Europa credo) e Giappone / Okinawa, oltre che ovunque ci sia da imparare Karate (beato lui :'(), dunque penso che soprattutto in questo caso e con le fonti citate sia molto attendibile.
Mi diverte perchè smonta certe leggende metropolitane sul Karate in maniera ironica e intelligente XD le vignette poi mi hanno fatto spaccare e vale la pena riportarle ;D

Quote
Karate Myth Busting: The Secret Truth About Peasants and Karate
Lately I’ve been noticing a pretty interesting phenomenon unfold in the world of MMA.

You know how, a couple of years ago, it seemed like only thugs, coal mine workers, brawlers and bar fighters practiced MMA (mixed martial arts)? It was like this unsophisticated, primitive form of beating each other senseless in a cage – without any apparent technique or refinement?

(Of course it wasn’t really like that, but to many people it surely seemed like that.)

Then, gradually, something interesting happened.

People who usually spent their afternoon playing golf, drinking appletinis, wearing tight jeans, getting a fake tan or greasing their hair started showing up at the doors of MMA gyms all over the world.

Snobs, you might call them.

Tired of their rich boy lifestyle – looking for a new thrill – MMA with its no-nonsense approach to gritty, mano-a-mano fighting appealed to their senses. It was rough. It was tough. And it was becoming increasingly popular.

It filled a void.

For your everyday rich-daddy playboy it provided fresh excitement  in a square world filled with predictable cocktail parties.

And that’s basically where we are today.

And I see it every day, even in our academy.

MMA is no longer a shady underground business, practiced by tattooed ex-cons. Far from it. It is a sport enjoyed by many different people, even rich youngsters. And interestingly enough, here’s where we find a largely unexplored parallel to the early beginning in the evolution of Toudi (or Karate as it was later to be known) in Okinawa.

You see, Toudi (Karate) was basically a pastime hobby of snobs.

•No peasants.
•No poor farmers.
•No oppressed villagers trying desperately to fight the evil Japanese Satsuma samurai tyranny.
Aristocrats created Karate.

“Myth: a : a usually traditional story of ostensibly historical events that serves to unfold part of the world view of a people or explain a practice, belief, or natural phenomenon”

- Merriam-Webster/Encyclopaedia Britannica

People…

Karate was not a martial art developed by peasants.

Let’s get that straight, once and for all. And yes, I know I’m repeating myself here, but judging from the insane amount of “Karate was developed by avenging peasants” e-mails I keep getting, some people need to hear this more than once.

Look, the high kicks of kata Gankaku were not designed so that peasants could kick under the helmets of “samurais” riding horses. The kata Kusanku Dai/Kanku Dai was not made for peasants fighting evil Japanese killer ninjas in the night. The kata Naihanchin/Tekki was not made for peasants fighting sideways battles between rice paddies.

Question: When was the last time you saw a rich, young, handsome playboy working in a friggin’ rice field?

Never.

That’s when.

(and I have yet to step my foot in one)


Because Karate wasn’t created by farmers.

It was created by noblemen and scholar.

But please, before we go any further, don’t get me wrong here. Pesants are awesome. Hunters, farmers, fishermen… my family and relatives consists of them to a high degree. They are smart, strong, kind, cool, humble, honest and remarkable in every way. But they are, above all, incredibly b-u-s-y.

Work, work work…

Fishing, hunting, farming, harvesting; the life of a farmer today is literally filled to the brim with work, from dusk till dawn.

And believe me… the last thing they want to do on their spare time is physical exercise!

Martial arts? Fuggedaboudit!

I mean, all they do on their spare time is eat and sleep a couple of hours – until it’s time to work again! Getting punched and kicked on? No way! Having cows shit on you and horses kick on you all day long is enough, thank you very much.

So, if that’s the situation today (remember, we have loads of technology when it comes to farming these days), guess what it was like a couple of hundred years ago in rural Okinawa (still the poorest prefecture in Japan!)?

That’s right.

Even busier.

Even tougher.

And I’m not saying peasants are stupid or incapable of being martial. Oh no. On the contrary, the numerous revolutions which have shaped the history of our modern world were in fact started by disgruntled workers/farmers/peasants of some sort. Probably the last person you want to piss off is a hard-working peasant, believe me. There will be blood.

But I digress.



"Oh noes! The samurai want's to steal my thong! I must quickly defend myself, using this piece of wood, which will become a weapon in the future! History books, here I come!"

Karate, or Toudi as it was then called, was an eclectic martial art developed, practiced and taught by aristocratic Okinawans with strong, often governmental, connections to China and Siam. Keep the peasants out of it. Sons of diplomats, frequently on scholarship, upper class, noble families descending from the Chinese settler’s village of Kume/Kuninda (in modern day Naha), bodyguards to the king, wealthy merchants (often from Shuri, where most soy and sake breweries were located = big money = big bodyguards = trouble)… the examples are numerous and paint a clear picture.

Let me repeat myself here: Your average Okinawan villager (working night and day, remember?) just didn’t have the time nor the vigor to practice fighting techniques and develop sophisticated martial arts all day long. The only people in Okinawa who did enjoy the luxury of “playing” Karate and Kobudo were the serving noble class (shizoku) of warriors (pechin), ranging from the lowest warrior caste (chikudun) to the highest (peekumi). And above that we have oyakata (lord),which is the highest of the privileged classes before we step up to the royal classes of aji (descendant of prince) and oji (prince).

These were the type of titles held by the progenitors of Karate.

To give you a quick example of how significant the caste system of Ryukyu Kingdom was, I can inform you that a pechin was roughly 6 times ‘higher’ in social status than a regular Joe Schmoe-san. Believe dat.

A prosperous and educated warrior.

A Karate-ka.


Just to add some proof to the pudding (?), here’s some of the most famous pioneers of old-school Karate along with their social class/status/rank. In no specific order:

•Matsumura Sokon (1809-1899): Pechin class. Bodyguard of the king.
•Sakugawa Kanga(1786-1867): Chikudun Pechin class.
•Soeishi Ryotoku (1772-1825): Oyakata class. King’s secretary!
•Chatan Yara (1740-1812): Chikudun Pechin class.
•Tawata Shinboku (1814-1884): Chikudun Pechin class.
•Sueyoshi Anyu (unknown): Pechin class.
•Chikin Seionori (1624-unknown): Oyakata class.
•Chinen Umikana (1797-1881): Chikudun Pechin class.
•Higa Kanematsu (1790-1870): Pechin class.
•Chinen Masanra (1842-1925): Chikudun Pechin class
•Kyan Chofu (unknown): Shizoku class.
•Hamahiga Oyakata (1847 – unknown): Oyakata class.
•etc…
I can keep name-dropping all day. And most of the above dudes studied the fighting arts directly in China too.

What’s that? Oh, you think that’s too far back? Not reliable and accurate enough? Want more modern masters? How about Motobu Choki (1870-1944)? Aji class (direct lineage to the king, like Chibana Choshin (1885 – 1969)). So was Yoshimura Chogi (1866-1945).

Yabu Kentsu (1866-1937)? Shizoku family. Funakoshi Gichin (1868-1957)? Same. Toyama Kanken (1888-1966), Mabuni Kenwa (1889-1952), Taira Shinken (1897-1970), Shiroma Shinpan (1890-1954)… they were all either directly from a noble, upper class family or descended from one back in the days.

So let’s give the peasants a break.

Because I didn’t see no farmers, fishermen, peasants, samurai slayers or rice paddy dwellers up there on the list.

Did you?

That’s right.

Because peasants have more important things to do.

Like surviving.

So, now that we’ve got that out of the way, where exactly does this “Karate was created by peasants” –myth stem from anyway? Surely there must be some base for this myth? Some substance?

Well… perhaps.



"Dude... I just had an idea. After we finish here, you wanna do some full contact sparring?"

My guess is, when the Okinawan class system was eventually abolished (during the fall of the Ryukyu Kingdom) and these aristocratic upper class people lost their position and wealth they were often forced to leave their Bugattis and Lambos behind, moving away from their grand beach mansions to live according to new (considerably lower) standards.

Consequently, either they themselves or their descendants might then have had to occasionally work as farmers, fishermen, peasants or something else equally “lower class” and dirty, giving birth to the myth that farmers and peasants magically came up with up this deadly martial art of Karate because they were so bored of work (or something). I really don’t know.

However, what I do know is that I have yet to successfully compile a list of famous Karate pioneers who were anything less than educated, well-respected and privileged noblemen.

Because that’s how it went.

Karate = snobbery.

Just like MMA is slowly becoming.

Whether you like it or not
http://www.karatebyjesse.com/?p=10317
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Offline The Spartan

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Re:"da noi non si suda..."
« Reply #178 on: February 04, 2012, 14:58:29 pm »
0
Ignori l'evoluzione...oggi siamo multitask...
L'arte del guerriero, con lo spirito del poeta e il fisico del cuoco di corte... :thsit:

Hai ragione, John, ma questa è una cosa che ha detto anche un maresciallo della finanza che viene a praticare da noi "Se io mi distruggo in addestramento, poi posso anche marcare visita, per dire...sono pagato per fare queste cose, ma chi deve andare a lavorare, che fa? Alla famiglia gli dà da mangiare il CKM?"

Poi è chiaro che c'è caso e caso...

Quindi tutti quelli che se spaccano il culo in palestra sono ricchi o mantenuti dai maestri...
A saperlo...
YOU WANT SOME?COME GET SOME!
www.spartan-academy.jimdo.com

                      RISE TO THE CHALLENGE!


"Ho tutto il giorno libero!"


The Guy - P.K. & Chris...rustici compari.

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Offline Bellerofönte

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Re:"da noi non si suda..."
« Reply #179 on: February 04, 2012, 15:09:44 pm »
+1
Comunque per eliminare il problema del non sudore potete provare a fare come questo:

Nicolae Stoian Kyokushin Karate Champion HD
"Costantemente mantenersi presenti dentro la propria pelle, esercitarsi, avere una condotta particolare, disprezzare il facile comodo, disprezzare l’inutile lusso, essere uomini raffinati, ma essere uomini fermi. Mantenere la fedeltà della parola. E nel fisico esercitarci a combattere."