bene.....in questa notte buia e tempestosa, rinchiuso in casa, racconto una storia:
sono nato in belgio (mio nonno era minatore) e piccolino sono tornato in italia, in belgio ho tutta la famiglia paterna, mio cugino ha un figlio che ora a 32\33 anni circa, che chiamerò il cuginetto (tra l'altro si chiama come me, nome e cognome uguali), bene, la zona da dove provengo io è una zona di confine con la francia, una zona rozza ed un minestrone di belgi, italiani, nordafricani, turchi e polacchi, naturalmente il razzismo ai tempi delle miniere era la rassi, ma purtroppo anche oggi frasi come "sal italien"(sporco italiano) o "batard macaroni" (bastardo mangiaspaghetti) non sono dimenticate.
quando il mio cuginetto mi racconto (nel 2006) le sue vicende, non ci credevo.
negli anni '90 e inizio anni 2000 il razzismo verso gli italiani e le lotte tra immigrati c'erano ancora, il mio cuginetto era un tipo tranquillo (figlio unico di 2 brave persone educate), alle superiori era bulleggiato e sempre apostrofato con le frasi sopra riportate, stanco di prenderle e subire pensa alle arti marziali, ma mio cugino (il padre) glielo nega (non andava bene a scuola), il mio cuginetto allora compra un sacco da boxe, si allena in cantina, usa i pesi del padre (un bilanciere e manubri), quindi fà pochi esercizi classici con i pesi (panca, sollevamenti, curl, trazioni ecc.) e mena il sacco, niente tecnica, niente calci, solo pugni e rabbia.
dopo un periodo di allenamento nota che quando reagisce comincia a buttare giù a mazzate gente di ogni razza, anche più grossi di lui (lui è circa 1m80cm corporatura normale), riprende fiducia e finiscono i bulleggiamenti.
i suoi amici lo ritengono un tipo tosto.
questa sua storia mi ha colpito e ispirato anche.