Quoto tutto,Iommi.
Visto che ci sono:
Io quello che ho visto di negativo nelle lunghe scariche di pugni a catena è che chi li tira si avvicina senza cognizione di causa
Ed è già il primo errore..trovano il loro perchè se si è già a contatto e all'interno della guardia dell'avversario.
Per "contatto" e "guardia" mi rifersico esclusivamente al contesto del Wx.
ipotizzando che l'avversario indietreggi ad ogni colpo....
Eh già..peccato che come per tutti i pugni efficaci, l'avversario che li subisce non dovrebbe indietreggiare, ma "accusarli", oppure come dici tu
l'avversario, anche se colpito cercherà di chiudersi dall'arrivo degli altri colpi (che arriveranno tutti dalla stessa direzione e angolazione) e di avanzare per soffocare l'origine dei colpi,
le due cose insieme portano ad una fase di lotta in cui chi tira i pugni a catena spesso si ritroverà addirittura in una posizione svantaggiata (gomiti stretti e braccia schiacciate tra i due corpi)
IMHO
tutto ciò avviene a causa degli errori "a scatola cinese" descritti sopra: usati alla distanza sbagliata e allenati immaginando che l'altro, subendoli, indietreggi. Se fossero allenati per bene, certamente, li si utilizzerebbe molto meno e gli si darebbe una validità molto minore. Per altro non sono una tecnica da principianti, come viene invece ovunque insegnato.
Detto ciò, i pugni a catena sono (semplicemente) così famosi perchè, quando il Wx sbarcò in occidente voleva distinguersi dagli altri stili già prsenti sul mercato, e parlando di striking, era l'epoca del karate shotokan.
Nulla di più "diverso" quindi (al di là se è meglio o peggio, quì parliamo di puro marketing) di tanti pugni in sequanza invece di un unico colpo col braccio che resta lì disteso.
Stessa cosa per il chi sao. Era la cosa "nuova e diversa" con cui distinguersi.
Poi ci si è dimenticati di ciò ed entrambi sono diventati il cuore del sistema.