Si torna sempre a discorsi già fatti.
Il colpo "certamente mortale" è un colpo dato in situazione di totale sicurezza, quindi con avversario inerme o bloccato, con la possibilità di caricare totalmente, di colpire esattamente li dove si vuole, come lo si facesse al sacco.
In quel caso le zone molli, certe aree della parte cervicale, le parti più fragili del capo o della nuca, possono essere bersagli mortali, dove si possono usare colpi a mano aperta, di punta o taglio, insomma colpi che risulterebbero poco inteligenti in "azione".
Ma parliamo di "colpi di grazia".
Per il resto, dipende da molti fattori, dalla tenuta di chi viene colpito, dallo stato muscolare (fase inspiratoria o espiratoria) dello stesso, quantità di affondo eccetera.
Lo stesso pugno o calcio, così come può ammazzare tizio, può servire solo a fare incazzare di più caio che è il doppio di tizio sia fisicamente che come allenamento.
Il colpo, per essere letale, necessita di precisione massima, avversario indifeso e senza barriere, massimo caricamento e affondo, fisico avversario già debilitato o per nulla pronto all'impatto.
Ovvio che la gola e altre zone sensibili, non saranno mai "preparate" a un certo impatto,ma colpire come si deve quelle zone, è una cosa che accade solo nei film o per puro caso.
Il colpo mortale lo si da esatamente come si può rompere il collo a uno semi ko o preso alle spalle.