Questa è la maledettissima educazione fisica che ci vorrebbe nelle scuole[1]! Altro che quadro svedese e calcetto del menga!
Il calcetto nelle ore di educazione fisica alla scuola*, già troppo poche, è veramente una idiozia enorme.
Che senso ha sprecare il poco tempo a disposizione per far fare una attività che la stragrande maggioranza dei nostri bambini/ragazzi pratica già nel tempo libero?
Non sono daccordo per niente sullo svalutamento del quadro svedese, di cui conservo un caro ricordo: nel minuscolo campetto di terra battuta di fianco al mio asilo, era sito un bellissimo quadrato svedese in ferro nero con cui ho trascorso dei bei pomeriggi di infanzia.
Rivisitato il posto alcuni anni fa, ho notato con mestizia come quella vera e propria "vecchia gloria" sia stata rimpiazzata da tempo con giochi per bambini che sembrano progettati per degli esseri subnormali. Non fraintendetemi: in giro per Milano ho visto anche strutture ludiche molto recenti che coniugano innovazione e buona qualità, non è che il nuovo debba essere per forza peggio del vecchio.
Però non riesco più a trovare in giro un cacchio di quadrato svedese su cui inerpicarmi come ai vecchi tempi, per poter gustare (citando Don Camillo) "un sorso di giovinezza".
* Ed intendo sia le pubbliche che le numerose private non dotate di impianti idonei.
Alternative: boxe, lotta, rugby, football.
Favorevole a quasi tutto, tranne che alla boxe. E soprattutto per gli under 14.