L'eterno scontro tra est ed ovest

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Offline Luca Bagnoli

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Re:L'eterno scontro tra est ed ovest
« Reply #15 on: February 19, 2012, 12:42:26 pm »
0
Io sono con clode. Pochi gesti funzionali allenati fino alla morte..

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Offline Giannizzero Wolf

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Re:L'eterno scontro tra est ed ovest
« Reply #16 on: February 19, 2012, 13:52:16 pm »
0
in contesto sportivo meglio specializzarsi e puntare su una sola soluzione come indicato da altri

in un contesto di DP meglio specializzarsi e gestire con il lato forte

a mio avviso meglio un lato  :)
Non esistono problemi; ci sono soltanto soluzioni.


The Guy - P.K. & Chris ... compari rustici

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Offline Darth Dorgius

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Re:L'eterno scontro tra est ed ovest
« Reply #17 on: February 19, 2012, 15:45:58 pm »
0
se non si è agonisti allenare tante tecniche è meno noioso, ogni cosa deve essere rapportata imho al fine

Per me non è una questione di noia... A conti fatti alleno poche tecniche.

È però una mia mania: mi alleno a fare tutte le cose con entrambi i lati (anche scrivere, disegnare, martellare..).

Chiaro che se avessi obiettivi agonistici, non mi allenerei con queste fissazioni in mente.

:)
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Offline Clode

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Re:L'eterno scontro tra est ed ovest
« Reply #18 on: February 19, 2012, 15:51:28 pm »
0
Non sono sicuro che allenare lo stesso gesto con un identico schema motorio in simmetria sia equiparabile ad allenare due tecniche diverse.
io sicurissimo.
Se alleno il diretto destro tirato da guardia sinistra...non è magicamente mi riesce anche in guardia destra....ma sopprattutto non è una questione solo di colpi...
allenare due guardie significa anch lavorare su doppio footwork doppie tratiettorie sia in attacco che in difesa etc etc l'altrenativa è non lavorare sulla guardia come qualche rara scuola fa. io personalmente non sarei capace di impostare nessuno senza guardia.
 

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Offline Raven81

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Re:L'eterno scontro tra est ed ovest
« Reply #19 on: February 19, 2012, 16:08:03 pm »
0
Gestire due guardie, saperle usare entrambe, anche solo in sparring, è una cosa da fenomeni.
Io in guardia opposta non riesco francamente a fare un cazzo, a meno che l'altro non sia una pippa o non ci vada molto piano.

Quoto tutti gli interventi di Claudio.

Vero è che talvolta, ad es. nel pugilato dilettantesco, si trovano atleti che lavorano entrambe le guardie con una frequenza leggermente maggiore rispetto ad altri sdc. Anche se, onestamente, ho visto spesso cambiare guardia più che altro per spiazzare un avversario già ammorbidito di cazzotti... ma non basta spiazzare l'avversario, bisogna anche "capitalizzare" questo spaesamento riempiendolo di botte... e per farlo nel migliore dei modi devi usare la TUA guardia.

So che a livello di nazionale FPI a volte si lavora in guardia opposta rispetto alla propria, non tanto per poi andare effettivamente a combattere in quella guardia, quando per allenare non-so-quali-qualità... ma appunto, parliamo di nazionale!
« Last Edit: February 19, 2012, 16:10:15 pm by Raven81 »


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Offline xjej

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Re:L'eterno scontro tra est ed ovest
« Reply #20 on: February 19, 2012, 19:22:51 pm »
0
Io parlo di judo, al di fuori della fiera di paese si allena sempre e solo una posizione.
Si fanno lavori differenziati per avversari in guardia opposta o speculare ma la propria guardia non si cambia.
www.isao-okano.com - Gracie Bergamo

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Offline Rangio

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Re:L'eterno scontro tra est ed ovest
« Reply #21 on: February 19, 2012, 20:05:44 pm »
0
Passando dalla kick al jkd/kali è stato difficoltoso imparare ad usare il lato forte avanti. Quando si è trattato di scremare e ricondurre tutto ad un contesto di DP ho trovato estremamente vantaggioso saper impostare indifferentemente la "guardia"[1] Vero è che quando gioco con i bastoni il sinistro armato fa proprio schifo, ancora...
 1. in DP la guardia non esiste in realtà
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Offline Giorgia Moralizzatrice

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Re:L'eterno scontro tra est ed ovest
« Reply #22 on: February 19, 2012, 20:37:26 pm »
0
Per me non è una questione di noia... A conti fatti alleno poche tecniche.

È però una mia mania: mi alleno a fare tutte le cose con entrambi i lati (anche scrivere, disegnare, martellare..).

Chiaro che se avessi obiettivi agonistici, non mi allenerei con queste fissazioni in mente.

:)
Occhio che può essere pericoloso  XD

So che me ne pentirò, ma come mai questa fissazione?
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Offline Dipper

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Re:L'eterno scontro tra est ed ovest
« Reply #23 on: February 19, 2012, 21:27:46 pm »
0
Passando dalla kick al jkd/kali è stato difficoltoso imparare ad usare il lato forte avanti. Quando si è trattato di scremare e ricondurre tutto ad un contesto di DP ho trovato estremamente vantaggioso saper impostare indifferentemente la "guardia"[1] Vero è che quando gioco con i bastoni il sinistro armato fa proprio schifo, ancora...
 1. in DP la guardia non esiste in realtà
Concordo.
Per quanto mi riguarda, soprattutto se si parla di DP avere la flessibiltà di poter cambiare guardia, o lato è importante (banalmente, se ho fuori uso il braccio davanti per la situazione contigente o per altri motivi è impossibile difendermi se non switchando).
Comprendo e condivido che se si parla di agonismo i numeri parlano chiaro e quindi la cosa migliore sia concentrarsi su una guardia.

Sul discorso della bilateralità...
Ho letto non ricordo dove, invece, che i due lati del corpo non sono a compartimenti stagni, e che se per esempio quando si subisce una lesione su di un lato, che rimane temporaneamente immobilizzato, efettuare esercizi di potenziamento muscolare con il lato sano, influisce in una certa percentuale anche sul tono muscolare del primo :ohiohi:
Ho letto anche che eseguire le azioni con il lato opposto a quello abituale, oltre ad essere un ottimo esercizio mentale, contribuisce a migliorare addirittura l'esecuzione con il lato abituale-
Tutte reminiscenze ma mi riprometto di trovare qualche pubblicazione al riguardo che confermi o anche smentisca quanto appena scritto.

Comunque, il fatto che, anche non avendo mai scritto con la sinistra, sorzandosi, nel giro di qualche giorno si riesca a sgorbiare qualcosa di leggibile (a fronte dei mesi che ci vogliono quando si inizia) pur non avendo fatto mai avuto una formazione a tal scopo, è un indizio di come i due emisferi non siano compartimentati e invece siano in comunicazione.
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Offline Giorgia Moralizzatrice

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Re:L'eterno scontro tra est ed ovest
« Reply #24 on: February 19, 2012, 21:29:52 pm »
0
Non sono sicuro che allenare lo stesso gesto con un identico schema motorio in simmetria sia equiparabile ad allenare due tecniche diverse.
:-\ Scusa ma se alleni una tecnica da un lato a te simmetrizzarla viene automatico? A me manco per scherzo  :-[

A bjj studiamo le tecniche solo dal nostro lato (e già così davvero tante tante tante..)  se ti metti pure a simmetrizzarle mi sa che non basta una mezza vita

PS: Gelo leggendo il titolo ho pensato a uno scontro tra AM orientali e occidentali  :dis:
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Offline Dipper

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Re:L'eterno scontro tra est ed ovest
« Reply #25 on: February 19, 2012, 21:36:38 pm »
0
Io personalmente riesco a fare non dico tutto, ma molte cose sui due lati.
Comunque non intendevo dire che è automatico il passaggio, ma che nemmeno è come partire da zero (come dicevo sul discorso della grafia).
Ovviamente, come in tutte le cose, più si lavora in simmetria, più facile diventa tradurre un gesto nel suo opposto. Questione di abitudine immagino.
Credo che dipenda molto anche, ancora una volta, dall'educazione motoria ricevuta da piccoli.
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Offline Darth Dorgius

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Re:L'eterno scontro tra est ed ovest
« Reply #26 on: February 19, 2012, 21:57:04 pm »
0
Per me non è una questione di noia... A conti fatti alleno poche tecniche.

È però una mia mania: mi alleno a fare tutte le cose con entrambi i lati (anche scrivere, disegnare, martellare..).

Chiaro che se avessi obiettivi agonistici, non mi allenerei con queste fissazioni in mente.

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non immagini quanto... XD


So che me ne pentirò, ma come mai questa fissazione?
Perchè dici che te ne pentirai? :)

Non so dire il perchè. È una cosa che mi porto dietro dallle medie... E li ho preso le prime 'bastonate' a causa di questa cosa (durante i dettati scrivendo con la sinistra andavo così lento che finivo le cose a memoria (tipo buffer), ovviamente sbagliando e ottenendo brutti voti.

Poi da cosa nasce cosa: ho iniziato a separare sempre di più i movimenti (chessò... Miscelare due tazzine di caffè con ritmi diversi, scrivere contemporaneamente due cose diiverse... Robe così). In realtà questo ha effetti non buoni sulla coordinazione, per quanto possa sembrare strano. E infatti ora sono nella fase in cui cerco di "unire quello che ho separato". È dura, ma in effetti mi piace fare questi esperimenti. :)
« Last Edit: February 20, 2012, 09:10:03 am by Sølvugle »
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Offline The Doctor Sherlockit

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Re:L'eterno scontro tra est ed ovest
« Reply #27 on: February 19, 2012, 22:01:39 pm »
+1
Io personalmente riesco a fare non dico tutto, ma molte cose sui due lati.
Comunque non intendevo dire che è automatico il passaggio, ma che nemmeno è come partire da zero (come dicevo sul discorso della grafia).
Ovviamente, come in tutte le cose, più si lavora in simmetria, più facile diventa tradurre un gesto nel suo opposto. Questione di abitudine immagino.
Credo che dipenda molto anche, ancora una volta, dall'educazione motoria ricevuta da piccoli.

è la forma mentis  che da il karate, anche per me è la stessa cosa su per giù

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Offline Dipper

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Re:L'eterno scontro tra est ed ovest
« Reply #28 on: February 19, 2012, 22:15:41 pm »
+4
OK, intanto il termine tecnico: TRANSFER CONTROLATERALE.
A quanto sto leggendo sul web e sul mio mitico testo del Weineck:
- La monolateralità non è necessariamente un fatto genetico, vi sono molte teorie per cui sia più che altro un condizionamento culturale
- Da piccoli è meglio svilupare la monolateralità per poi compensare più possibile il lato debole
- La bilateralità non solo non rallenta, ma addirttura accelera il processo di apprendimento
- Nello sport agonistico è auspicabile la monolateralità, e nel contempo è auspicabile essere più possibile bilaterali (cioè faccio meglio da un lato, ma sono in grado di fare anche dall'altro). Inoltre l'allenamento bilaterale è un mezzo importante per migliorare le prestazioni anche e soprattutto del lato forte.

Un articolo riguardo al tennis ma che può tranquillamente essere trasposto perchè di carattere generale:
http://www.osservatoriomantovano.it/scienze%20motorie/Corso_perf_tennis_2010_11/multilateralita_e_lateralita.htm

Io personalmente riesco a fare non dico tutto, ma molte cose sui due lati.
Comunque non intendevo dire che è automatico il passaggio, ma che nemmeno è come partire da zero (come dicevo sul discorso della grafia).
Ovviamente, come in tutte le cose, più si lavora in simmetria, più facile diventa tradurre un gesto nel suo opposto. Questione di abitudine immagino.
Credo che dipenda molto anche, ancora una volta, dall'educazione motoria ricevuta da piccoli.

è la forma mentis  che da il karate, anche per me è la stessa cosa su per giù
+1 per il Karate, in questo caso :thsit:
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Offline The Doctor Sherlockit

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Re:L'eterno scontro tra est ed ovest
« Reply #29 on: February 19, 2012, 22:19:58 pm »
0
OK, intanto il termine tecnico: TRANSFER CONTROLATERALE.
A quanto sto leggendo sul web e sul mio mitico testo del Weineck:
- La monolateralità non è necessariamente un fatto genetico, vi sono molte teorie per cui sia più che altro un condizionamento culturale
- Da piccoli è meglio svilupare la monolateralità per poi compensare più possibile il lato debole
- La bilateralità non solo non rallenta, ma addirttura accelera il processo di apprendimento
- Nello sport agonistico è auspicabile la monolateralità, e nel contempo è auspicabile essere più possibile bilaterali (cioè faccio meglio da un lato, ma sono in grado di fare anche dall'altro). Inoltre l'allenamento bilaterale è un mezzo importante per migliorare le prestazioni anche e soprattutto del lato forte.

Un articolo riguardo al tennis ma che può tranquillamente essere trasposto perchè di carattere generale:
http://www.osservatoriomantovano.it/scienze%20motorie/Corso_perf_tennis_2010_11/multilateralita_e_lateralita.htm

Io personalmente riesco a fare non dico tutto, ma molte cose sui due lati.
Comunque non intendevo dire che è automatico il passaggio, ma che nemmeno è come partire da zero (come dicevo sul discorso della grafia).
Ovviamente, come in tutte le cose, più si lavora in simmetria, più facile diventa tradurre un gesto nel suo opposto. Questione di abitudine immagino.
Credo che dipenda molto anche, ancora una volta, dall'educazione motoria ricevuta da piccoli.

è la forma mentis  che da il karate, anche per me è la stessa cosa su per giù
+1 per il Karate, in questo caso :thsit:

se vuoi da un'altra ricerca su calciatori pro con un piede preferito per tirare si è riscontrato che questo era solo un loro condizionamento mentale perchè a conti fatti la loro bravura era la medesima sia con un piede che con l'altro anche e sopratutto in virtù di anni di allenamento con entrambi i piedi