A partire dalla fine del 19° secolo l’attività della Tiandihui è illegale quasi ovunque nel mondo. Ciononostante essa si diffonde ovunque vi sia una emigrazione cinese (che proviene spesso in maggioranza dalla Cina sud-orientale), compresi gli Stati Uniti. La Tiandihui (più nota come «le triadi», nome la cui origine è controversa ma che fa probabilmente prima di tutto riferimento all’unione della Terra, del Cielo e dell’uomo) e altre «società segrete» cinesi si occupano soprattutto di prostituzione, racket, gioco d’azzardo, droghe.
Dalle Tiandihui, sarebbe sorto il wing chun. Ma cosa succedeva nella zona del Fukien\Guangzhou, tra il 1.850 ed il 1.868? La ribellione “Taiping”, un evento di cui raramente si parla, ma che fece ben più di 20 milioni di morti in 15 anni. Vi riassumo i fatti….
I Taiping:
la grande insurrezione del 1850-1864
La formidabile rivolta e il governo di parte della Cina sotto il nome di "Regno celeste della Grande Pace", negli anni 1850-1864, hanno lasciato un'impressione profonda sui cinesi.
Nel corso di quegli anni, infatti, le ultime guerre dell'Oppio hanno come conseguenza l'intervento armato degli inglesi e dei francesi, intervento caratterizzato dallo scontro sul ponte di Palikao e del sacco del Palazzo d'Estate (1860). Nel corso di quegli anni, attraverso questa breccia aperta, le potenze occidentali e giapponese si precipitarono letteralmente a confiscare gran parte dell'economia del paese. È necessario ricordare tali avvenimenti, se si vuole capire lo straordinario movimento rivoluzionario dei Taiping, che con circa sessant'anni d'anticipo riusci quasi a rovesciare la dinastia manciù dei Qing.
Con l'approssimarsi del 1850, la Cina stava attraversando una grave crisi: uno sviluppo demografico galoppante, calamità naturali, una miseria straziante, la corruzione dei mandarini, e l'influenza smobilitante e insidiosa dei missionari cristiani; tutto ciò fece il gioco delle molteplici società segrete.
Tuttavia, la famosa rivolta dei Taiping, che riprendeva il mito millenarista del II secolo che annunciava l'avvento del Regno della Grande Pace - o Taiping - non fu la diretta conseguenza dell'opera delle società segrete. Fu dovuta a un illuminato, inizialmente solo, che seppe trascinare dietro di sé una folla di sfortunati e di disperati. Hong Xiuquan, loro capo, messia, taumaturgo e annunciatore di un nuovo "millennio", era impastato di un cristianesimo sommario e approssimativo, mescolato al taoismo e a certi aspetti del buddihsmo. Sognatore, ma sicuro del fatto suo, nutriva una certa diffidenza nei confronti delle società segrete. Tuttavia queste cercheranno il suo appoggio, una dopo l'altra, man mano che il suo movimento si allargherà, abbracciando gran parte della Cina.
Queste società segrete non avevano intenzione di lasciarsi "sorpassare" da un mistico avventuriero che riusciva laddove loro avevano tutte fallito. Si solleveranno, ma in ordine sparso. Nella corrente degli anni 1850, molte di loro, come quelle del Piccolo Coltello (Xiaodahui) a Shanghai (1853-1855), per esempio, altre ad Amoy (Xiamen), a Canton, ecc., tentarono di legarsi al movimento Taiping, a questi Adoratori di Dio che volevano instaurare in Cina il rigido "Regno Celeste". Ma, per mancanza di un'intesa reale e di una buona coordinazione, tutti questi movimenti fallirono e, dopo aver retto per undici anni nella sua capitale, Nanchino, Hong, il "Fratellino più giovane di Gesù" come si faceva chiamare, finì per suicidarsi, a 51 anni, ingerendo delle lamine d'oro.
In un paese rovinato, ridotto all'osso, in preda al dubbio, la rivoluzione fu affogata nel sangue e l'esperienza si chiuse con varie decine di milioni di morti. Tuttavia, questo scossone dei Taiping sarà il punto di partenza dei movimenti rivoluzionari cinesi del nostro secolo, e Mao stesso ammetteva di esservisi ispirato.
Hong Xiuquan
Chi era questo Hong Xiuquan? Come riuscì a sollevare nel sud una vera e propria Crociata di pezzenti che infervorò quasi tutta la Cina? Gli storici sostengono che il movimento si sarebbe impadronito di circa 600 città. Certamente aveva di fronte un giovane imperatore, appena salito al trono (1851), Xianfeng. Questii venne cacciato dalla propria capitale (1860) dalle truppe franco-inglesi a morì a Jehol-Chengde, il 22 agosto 1861, a soli trent'anni. Marcio a pieno di vizi, sembra.
Hong Xiuquan, il ribelle, era un Hakka della regione Cantonese, rimasto profondamente turbato dai ripetuti fallimenti agli esami per accedere alla carica di mandarino. Soffriva di crisi con sintomi nevrotici, ed era gravemente addolorato per essere stato respinto dal sistema confuciano a cui si era dedicato completamente. Nel corso di queste crisi sembra che abbia avuto due visioni. Nel 1837, a 24 anni (in pieno periodo romantico, in Europa), ebbe una rivelazione: sosteneva che in Cielo, dove si era recato (!), gli avessero sostituito tutti gli organi interni. Là, il Padre celeste l'aveva incaricato di combattere l'idolatria e di instaurare il Regno della Salvezza sulla Terra, e gli aveva consegnato una spada e un sigillo, intimandogli di cacciare i manciù. Da quel momento si presentò pubblicamente come l'inviato di Dio, "nuovo Salvatore", e "Fratellino più giovane di Gesù Cristo". Gli erano capitati tra le mani volantini di propaganda protestanti e opuscoli, mediocri traduzioni dei due Testamenti. Queste letture lo spingeranno a recarsi a Canton nel 1846, per studiare la Bibbia più da vicino. Un missionario battista americano, Issachar Roberts, si spaventerà di fronte allo spirito esaltato del suo allievo e rifiuterà di battezzarlo.
Ma nel frattempo, dopo un quarto fallimento agli esami (1843), aveva iniziato ad atteggiarsi a Messia. Al tempo stesso apostolo e militante, sosteneva di essere in grado di guarire miracolosamente, e garantiva ai suoi compatrioti del Guanxi orientate, a ovest di Canton, che i cristiani erano i discepoli del vero Dio, la divinità cinese (Shangdi), il Sovrano Supremo, l'Antenato Universale che dà all'imperatore il suo mandato celeste e che è anche noto per il fatto di comparire in sogno ai mortali. Nulla accade o può essere fatto senza il volere di Shangdii. Quindi Hong lo fece coincidere, con la massima naturalezza, con il Dio dei cristiani.
Predicando così la Buona Novella, Hong aveva radunato in tre anni circa 30.000 adepti, contadini miserabili, battellieri e portatori disoccupati, disertori, briganti, Hakka e altri membri delle minoranze aborigene del Guangdong (provincia il cui capoluogo è Canton) e del Guangxi, la provincia vicina, a ponente, e a partire dalle quali il movimento si sarebbe esteso rapidamente verso est, nelle province del Medio e del Basso Yangzi (fiume Azzurro). Al suo ritorno da Canton, tornò a occuparsi dell’associazione che aveva fondato con i suoi discepoli, gli "Adoratori di Dio". Questa comunità religiosa iconoclasta se la prendeva con il "culto degli idoli", vera e propria "manifestazione demoniaca". Segue...