informazioni su origini wing chun

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Offline jack3

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informazioni su origini wing chun
« on: February 19, 2012, 13:56:42 pm »
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Ciao.
Sono un fun del wing chun e avrei necessità di sapere se su internet si trova del materiale in italiano che spieghi la filosofia e i fondamenti del wing chun (non intendo il wing tsun di leung ting, ma il wing chun originale nato nella zona di Canton e Fatshan della cina).
Grazie della vostra risposta.

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Offline Rev. Madhatter

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Re:informazioni su origini wing chun
« Reply #1 on: February 19, 2012, 14:00:22 pm »
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Seguo con immenso interesse.
Peccato che la stupidità non sia dolorosa.
(A. S. LaVey )

il test d'ingresso funziona così
"ISCRIVITI GRATIS
va bene
SONO CENTO €
ma avevate detto gratis
SONO PER LE SPESE DI SEGRETERIA ..."

se ti lamenti, non sei adatto ad essere munto, altrimenti cerimonia del the in arrivo e tutti col collo gonfio ad accoglierti

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Anducar

Re:informazioni su origini wing chun
« Reply #2 on: February 19, 2012, 14:24:48 pm »
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Morto un papa se ne fa un'altro... :=)

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Offline happosai lucifero

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Re:informazioni su origini wing chun
« Reply #3 on: February 19, 2012, 17:35:58 pm »
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per seguire
There are more things in heaven and earth, Horatio,
Than are dreamt of in your philosophy.

In quanto a educazione vado in culo a tanti

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Offline Darth Dorgius

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Re:informazioni su origini wing chun
« Reply #4 on: February 19, 2012, 18:00:24 pm »
+1
Ciao.
Sono un fun del wing chun e avrei necessità di sapere se su internet si trova del materiale in italiano che spieghi la filosofia e i fondamenti del wing chun (non intendo il wing tsun di leung ting, ma il wing chun originale nato nella zona di Canton e Fatshan della cina).
Grazie della vostra risposta.

Penso che, con tutte le verie versioni dei vari lineage, leggende, omissioni ad hoc, aggiunte, ecc... l'"originale" oggi come oggi è impossibile da rintracciare. :)

Ma è un bene: eliminando la ricerca dell'originalità, ci si può concentrare su ciò che conta veramente: combattere e basta! :sur:
Cittadino del Territorio Libero di Trieste.


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Offline The Doctor Sherlockit

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Re:informazioni su origini wing chun
« Reply #5 on: February 19, 2012, 18:02:37 pm »
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mi sta già salendo il mal di testa, ma intanto quoto Solvugle

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Offline THOR

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Re:informazioni su origini wing chun
« Reply #6 on: February 19, 2012, 18:41:14 pm »
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CHE BRUTTO PERò,STO RICORDANDO LA CONFUSIONE DI QUANDO ANCHE IO CERCAVO NOTIZIE SUL WING CHUN,alla fine ho cambiato completamente.

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Offline GiBi

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Re:informazioni su origini wing chun
« Reply #7 on: February 20, 2012, 09:46:31 am »
0
CHE BRUTTO PERò,STO RICORDANDO LA CONFUSIONE DI QUANDO ANCHE IO CERCAVO NOTIZIE SUL WING CHUN,alla fine ho cambiato completamente.

Ergo,meglio non informarsi troppo sul Wx altrimenti si finisce per mandarlo a quel paese   ;D

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Offline Luca Bagnoli

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Re:informazioni su origini wing chun
« Reply #8 on: February 20, 2012, 09:49:56 am »
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Sol , mi dai l'idea per un 3d ... mo' lo apro

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Offline jack3

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Re:informazioni su origini wing chun
« Reply #9 on: January 12, 2013, 12:59:24 pm »
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Ciao.
Vi vorrei porre la seguente domanda: sarei curioso di sapere quali sono le vere origini del wing chun ( come è nato, come si è sviluppato in cina).
Qualcuno può darmi informazioni in merito?
Grazie.


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Offline Fabio Spencer

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Re:informazioni su origini wing chun
« Reply #10 on: January 12, 2013, 14:49:00 pm »
0
Ciao.
Vi vorrei porre la seguente domanda: sarei curioso di sapere quali sono le vere origini del wing chun ( come è nato, come si è sviluppato in cina).
Qualcuno può darmi informazioni in merito?
Grazie.
spiacente, conosco solo la leggenda della monaca.
E alcune diatribe su chi abbia il lineage originale vero ed unico, ma su questo forum ci sono alcuni praticanti di WC molto in gamba che forse potranno aiutarti.
"vi prego di notare l'eleganza del piano nella sua semplicità...."

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Offline Semiautomatic Monkey

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Re:informazioni su origini wing chun
« Reply #11 on: January 12, 2013, 15:34:03 pm »
+7
AWK!! NON HAI LA MINIMA IDEA DI COSA HAI CHIESTO!!!!!!
Ti accontento..... :gh: :gh: :gh: :gh:


Cominciamo da qui, anche se non é esatto e decisamente leggendario: l’esistenza del monastero qui citato é dibattuta, e non provata. Come non provato é il fatto che vi fossero insegnate Arti Marziali. E’ comunque un punto di partenza, le leggende relative a Fang Chi Niang, fondatrice del White Crane Kung Fu, trovano una inusuale corrispondenza con la leggenda di Ng Mui, cui si dovrebbe lo stile Wing Chun . In realtà assistiamo a stili che “predano” le proprie origini uno dall’altro.

http://www.bgtent.com/naturalcma/CMAarticle14.htm

Dopodiché, qualche osservazione dovuta a sifu Siu, oramai deceduto:
"Dear Michele
When U say the Yip Man Wing Chun lineage is "dry" and something is missing, I wouldn't want to comment on that as I am old enough not to step on other people's shoes. But surely I can understand why U said that. As for the relationship btwn the 2 masters, I can only tell U they were good friends. If U heard or read something otherwise, like Yip Man had training from Chu (when recently there's a certain individual in Netherlands, who addressed himself as Dai Sifu and researcher of Weng Chun/ Wing Chun and sort of implied that), I can tell U it is not true. They did hang around a lot, and Yip Man used to visit the elders in Dai Tak Lan frequently as they were mostly from Fut Shan (GuangDong), and all doing Weng Chun/ Wing Chun kungfu.
I remember like almost 40 years ago, when our lineage (Shaolin Weng Chun / Dai Tak Lan) used to have an anuual dinner gathering for the Buddilharma Festival, Yip Man used to attend as a guest and he used to bring along Lok Yiu (his 2nd senior student) with him. Usually for that occasion, GM Chu was there, so was GM Wai Yan, GM Tang Yik, and GM Lo Chiu Woon. I can say they were in pretty good terms and had respect for each other.
As for your observation abt the NOWADAYS Wing Chun curriculum, my personal opinion that back in 1800, it was pretty much the same art, taught in various places (mostly in GuangDong) at different times, with different curriculum. Then it didn't even have an established style or name, nor standard curriculum. As time went by, different sources integrated and at the same time, diversified into different lineages with different curriculum. But the backbone is pretty much similar in that they are all geared for close contact applicaitons. Then starting like 50-60 years ago, with the communist in power (in Mainland China), a lot of the kungfu masters especailly in Southern China (due to geographical convenience), left Mainland China for Hong Kong, Macau, and started to develop. Still then, there were not so many lineages and almost all of them were like under a big umbrella of Shaolin Weng Chun.
I can go on forever and talk abt my gatherings or guess/es abt the history and what not. I do know a lot abt it as I had 3 Sifu's in SWC, while GM Chu was one of them, though only briefly for a few months when he was in his late 70's. But what I am writing now is a bit hasty and random as I am at work. So talk to U again.
Regards
Siu”
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Offline Semiautomatic Monkey

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Re:informazioni su origini wing chun
« Reply #12 on: January 12, 2013, 15:35:40 pm »
+6
Ora cominciamo:
Facciamo un poco di chiarezza, sarò prolisso....
Il wing chun, in senso generale, comincia ad essere insegnato nell’area del Fujian e nella contea di Guangzhou intorno al 1.860 circa, portando purtroppo con sé già in questa fase iniziale tutta una mitologia di per sé stessa vuota di reali contenuti. E’ l’epoca in cui le “troupes della giunca rossa” vengono poste fuori legge tramite editto imperiale. Ricordiamo che proprio dalle società segrete , tese a rovesciare i Qing, si vuole che nasca il wing chun, e questo stile trova la sua collocazione storica nell’identificazione di una particolare “sala” del tempio Shaolin, ove sarebbe nato. Bene o male, ai Cinesi è sempre piaciuto cercare di trovare giustificazioni tra il religioso ed il mitologico alle loro tradizioni guerresche.
Questo è quanto ci raccontano, attraverso una sintesi estrema. Ma, come si fa a comprendere la nascita di uno stile, se non abbiamo di quel tale periodo storico una visione seppur meno accattivante e romanzata, più vicina alla realtà? Cosa stava succedendo in realtà in quella zona della Cina, intorno a questo periodo?
La Tiandihui (le triadi, le società segrete).
http://www.questia.com/library/book/the-or...an-h-murray.jsp
L’indagine, d’altronde assai severa, delle autorità Qing mostra loro che la Tiandihui non era nata in occasione della rivolta di Lin Shuangwen. Gli accusati rivelano loro storie assai stravaganti su una società che sarebbe nata nel 1761 a Gaoxi (Fujian) con un gruppo di vecchi emigrati fujianesi nel Siquan i quali erano tornati al loro paese d’origine, guidati da un monaco chiamato Wan Tixi. Se si trovano storici convinti che questo Wan Tixi sia un personaggio storico, è meno chiaro se i capi di altre rivolte anti-imperiali del 18° secolo, come Lu Mao e Li Amin, siano anch’essi fra i primi membri della Tiandihui. Sebbene la rivolta di Lin Shuangwen non sia solo politica (il desiderio di una criminalità locale di non essere troppo disturbata dalle autorità vi gioca ugualmente un ruolo importante), le autorità Qing lanciano una repressione massiccia e feroce, che in effetti favorisce la diffusione della Tiandihui (i cui membri prendono il nome di Hong, «rosso», un cognome comune riferito a un colore sacro) al di fuori del Sud-Est e di Taiwan, nella Cina intera e nelle colonie cinesi dell’Asia sud-orientale, dove molti dei membri perseguitati cercano rifugio.
A poco a poco, le autorità imperiali Qing scoprono una storia delle origini della Tiandihui che finisce per persuaderli che si tratta davvero d’un complotto politico. Questa storia risale alla fine della dinastia «di ceppo cinese» Ming (1644) e alla sua sostituzione con la dinastia «straniera» (Manchou) Qing. Una concubina imperiale chiamata Li («pesca», frutto sacro in diverse tradizioni cinesi) avrebbe avuto un figlio nel tempio di Gaoxi: Xiao Zhu (il «giovane signore», ma Zhu è anche il cognome di imperatori Ming). I cinque fondatori della Tiandihui sarebbero stati allo stesso tempo dei monaci in fuga dal monastero di Shaolin dopo il «tradimento» di questo monastero da parte dei Qing (che i monaci di Shaolin, esperti di arti marziali, avrebbero in un primo momento aiutato a resistere a un’invasione straniera) e dei figli del «giovane signore» Zhu. All’inizio del 19° secolo, la polizia imperiale scopre dei rituali dove simboli Ming fanno spesso la loro apparizione, insieme al motto «fan Qing fu Ming» («rovesciare i Qing, restaurare i Ming»), e la parola d’ordine muli doushi zhi tianxia, che può esser interpretata in modi diversi ma che può ben significare «gli Zhu [cioè i Ming] regneranno su tutto ciò che è sotto il cielo» (ter Haar 2000). Le autorità cercano allora d’identificare dei luoghi precisi e delle persone fisiche che confermino questa versione sovversiva, senz’accorgersi che nel mito d’origine della Tiandihui questi riferimenti sono prima di tutto simbolici.
Il rituale della Tiandihui non sarà conosciuto se non nel 19° secolo, soprattutto grazie ad alcuni poliziotti inglesi e olandesi a Singapore e in Indonesia, ma è senza dubbio d’origine più antica. I suoi elementi essenziali sono il ricordo del mito d’origine, il giuramento di sangue, l’iniziazione con comunicazione delle parole e dei segni di passo, il ricordo delle pene che attendono i traditori e dei riferimenti a un «riparo», la «Città dei Salici», una cui mappa viene mostrata all’iniziato. In diverse versioni della cerimonia, gli si dà anche un «certificato» che ha contemporaneamente un ruolo quasi magico di protezione dell’iniziato. Tale certificato ha la sua importanza, poiché si riferisce a due elementi che giocheranno un ruolo sempre più importante nella società: la protezione (Yan Yan avrebbe già promesso ai primi membri taiwanesi che sarebbe bastato esibire il certificato ai banditi così diffusi a Taiwan per sfuggire loro) e attività economiche di dubbia natura (la Tiandihui sarà presto accusata di vendere i certificati per delle cifre esorbitanti a dei contadini alquanto sprovveduti).
Da qui ad attività criminali non c’è che un passo. Ben inteso, questi sviluppi si spiegano in parte come frutto di un classico processo di amplificazione della devianza. Da un lato, poiché l’autorità imperiale si accanisce addirittura contro dei rami della Tiandihui più o meno inoffensivi, questi entrano in clandestinità e si danno sempre più ad attività criminali. A Singapore le autorità inglesi governano a lungo la comunità cinese per il tramite di società segrete. Quando giudicheranno il loro potere ormai eccessivo («un impero all’interno dell’Impero»), proibiranno le società segrete, in teoria nel 1869, con la Dangerous Societies Suppression Ordinance (Legge di soppressione delle associazioni pericolose) che resta largamente sulla carta, e in pratica a partire dal 1890. Ma è anche vero che, con la Tiandihui, gli inglesi avevano tollerato un’attività di gestione privata della prostituzione e del gioco d’azzardo, e anche attività di racket, e che molto prima della repressione Qing la società si era data ad attività criminali a Taiwan e altrove.
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Offline Semiautomatic Monkey

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Re:informazioni su origini wing chun
« Reply #13 on: January 12, 2013, 15:36:55 pm »
+5
A partire dalla fine del 19° secolo l’attività della Tiandihui è illegale quasi ovunque nel mondo. Ciononostante essa si diffonde ovunque vi sia una emigrazione cinese (che proviene spesso in maggioranza dalla Cina sud-orientale), compresi gli Stati Uniti. La Tiandihui (più nota come «le triadi», nome la cui origine è controversa ma che fa probabilmente prima di tutto riferimento all’unione della Terra, del Cielo e dell’uomo) e altre «società segrete» cinesi si occupano soprattutto di prostituzione, racket, gioco d’azzardo, droghe.
Dalle Tiandihui, sarebbe sorto il wing chun. Ma cosa succedeva nella zona del Fukien\Guangzhou, tra il 1.850 ed il 1.868? La ribellione “Taiping”, un evento di cui raramente si parla, ma che fece ben più di 20 milioni di morti in 15 anni. Vi riassumo i fatti….


I Taiping:
la grande insurrezione del 1850-1864

La formidabile rivolta e il governo di parte della Cina sotto il nome di "Regno celeste della Grande Pace", negli anni 1850-1864, hanno lasciato un'impressione profonda sui cinesi.
Nel corso di quegli anni, infatti, le ultime guerre dell'Oppio hanno come conseguenza l'intervento armato degli inglesi e dei francesi, intervento caratterizzato dallo scontro sul ponte di Palikao e del sacco del Palazzo d'Estate (1860). Nel corso di quegli anni, attraverso questa breccia aperta, le potenze occidentali e giapponese si precipitarono letteralmente a confiscare gran parte dell'economia del paese. È necessario ricordare tali avvenimenti, se si vuole capire lo straordinario movimento rivoluzionario dei Taiping, che con circa sessant'anni d'anticipo riusci quasi a rovesciare la dinastia manciù dei Qing.
Con l'approssimarsi del 1850, la Cina stava attraversando una grave crisi: uno sviluppo demografico galoppante, calamità naturali, una miseria straziante, la corruzione dei mandarini, e l'influenza smobilitante e insidiosa dei missionari cristiani; tutto ciò fece il gioco delle molteplici società segrete.
Tuttavia, la famosa rivolta dei Taiping, che riprendeva il mito millenarista del II secolo che annunciava l'avvento del Regno della Grande Pace - o Taiping - non fu la diretta conseguenza dell'opera delle società segrete. Fu dovuta a un illuminato, inizialmente solo, che seppe trascinare dietro di sé una folla di sfortunati e di disperati. Hong Xiuquan, loro capo, messia, taumaturgo e annunciatore di un nuovo "millennio", era impastato di un cristianesimo sommario e approssimativo, mescolato al taoismo e a certi aspetti del buddihsmo. Sognatore, ma sicuro del fatto suo, nutriva una certa diffidenza nei confronti delle società segrete. Tuttavia queste cercheranno il suo appoggio, una dopo l'altra, man mano che il suo movimento si allargherà, abbracciando gran parte della Cina.

Queste società segrete non avevano intenzione di lasciarsi "sorpassare" da un mistico avventuriero che riusciva laddove loro avevano tutte fallito. Si solleveranno, ma in ordine sparso. Nella corrente degli anni 1850, molte di loro, come quelle del Piccolo Coltello (Xiaodahui) a Shanghai (1853-1855), per esempio, altre ad Amoy (Xiamen), a Canton, ecc., tentarono di legarsi al movimento Taiping, a questi Adoratori di Dio che volevano instaurare in Cina il rigido "Regno Celeste". Ma, per mancanza di un'intesa reale e di una buona coordinazione, tutti questi movimenti fallirono e, dopo aver retto per undici anni nella sua capitale, Nanchino, Hong, il "Fratellino più giovane di Gesù" come si faceva chiamare, finì per suicidarsi, a 51 anni, ingerendo delle lamine d'oro.
In un paese rovinato, ridotto all'osso, in preda al dubbio, la rivoluzione fu affogata nel sangue e l'esperienza si chiuse con varie decine di milioni di morti. Tuttavia, questo scossone dei Taiping sarà il punto di partenza dei movimenti rivoluzionari cinesi del nostro secolo, e Mao stesso ammetteva di esservisi ispirato.
Hong Xiuquan
Chi era questo Hong Xiuquan? Come riuscì a sollevare nel sud una vera e propria Crociata di pezzenti che infervorò quasi tutta la Cina? Gli storici sostengono che il movimento si sarebbe impadronito di circa 600 città. Certamente aveva di fronte un giovane imperatore, appena salito al trono (1851), Xianfeng. Questii venne cacciato dalla propria capitale (1860) dalle truppe franco-inglesi a morì a Jehol-Chengde, il 22 agosto 1861, a soli trent'anni. Marcio a pieno di vizi, sembra.


Hong Xiuquan, il ribelle, era un Hakka della regione Cantonese, rimasto profondamente turbato dai ripetuti fallimenti agli esami per accedere alla carica di mandarino. Soffriva di crisi con sintomi nevrotici, ed era gravemente addolorato per essere stato respinto dal sistema confuciano a cui si era dedicato completamente. Nel corso di queste crisi sembra che abbia avuto due visioni. Nel 1837, a 24 anni (in pieno periodo romantico, in Europa), ebbe una rivelazione: sosteneva che in Cielo, dove si era recato (!), gli avessero sostituito tutti gli organi interni. Là, il Padre celeste l'aveva incaricato di combattere l'idolatria e di instaurare il Regno della Salvezza sulla Terra, e gli aveva consegnato una spada e un sigillo, intimandogli di cacciare i manciù. Da quel momento si presentò pubblicamente come l'inviato di Dio, "nuovo Salvatore", e "Fratellino più giovane di Gesù Cristo". Gli erano capitati tra le mani volantini di propaganda protestanti e opuscoli, mediocri traduzioni dei due Testamenti. Queste letture lo spingeranno a recarsi a Canton nel 1846, per studiare la Bibbia più da vicino. Un missionario battista americano, Issachar Roberts, si spaventerà di fronte allo spirito esaltato del suo allievo e rifiuterà di battezzarlo.
Ma nel frattempo, dopo un quarto fallimento agli esami (1843), aveva iniziato ad atteggiarsi a Messia. Al tempo stesso apostolo e militante, sosteneva di essere in grado di guarire miracolosamente, e garantiva ai suoi compatrioti del Guanxi orientate, a ovest di Canton, che i cristiani erano i discepoli del vero Dio, la divinità cinese (Shangdi), il Sovrano Supremo, l'Antenato Universale che dà all'imperatore il suo mandato celeste e che è anche noto per il fatto di comparire in sogno ai mortali. Nulla accade o può essere fatto senza il volere di Shangdii. Quindi Hong lo fece coincidere, con la massima naturalezza, con il Dio dei cristiani.
Predicando così la Buona Novella, Hong aveva radunato in tre anni circa 30.000 adepti, contadini miserabili, battellieri e portatori disoccupati, disertori, briganti, Hakka e altri membri delle minoranze aborigene del Guangdong (provincia il cui capoluogo è Canton) e del Guangxi, la provincia vicina, a ponente, e a partire dalle quali il movimento si sarebbe esteso rapidamente verso est, nelle province del Medio e del Basso Yangzi (fiume Azzurro). Al suo ritorno da Canton, tornò a occuparsi dell’associazione che aveva fondato con i suoi discepoli, gli "Adoratori di Dio". Questa comunità religiosa iconoclasta se la prendeva con il "culto degli idoli", vera e propria "manifestazione demoniaca". Segue...
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Re:informazioni su origini wing chun
« Reply #14 on: January 12, 2013, 15:37:42 pm »
+5
L'insurrezione dei Taiping
Le autorità cominciavano a inquietarsi per le loro azioni da commando nei templi, ma ormai la setta aveva preso il via e passò all'insurrezione. Nel 1851, Hong Xiuquan instaurava il Regno celeste e fondava la propria dinastia, proclamandosi Re del Cielo! Nel 1852, la regione di Guilin, poi Hankou (l'attuale Wuhan), Changsha a tutto il MedioYangzi erano in mano ai Taiping.
L'anno dopo cadeva Nanchino, che venne battezzata Tianjing, la "Capitale del Cielo", e che sarebbe rimasta loro capitale per circa dodici anni. Quindi venne annesso anche il Basso Yangzi.
A Nanchino Hong costruì dei palazzi e stabilì la propria corte, in cui spesso i giovani fratelli avranno un ruolo nefasto. I ministri e i generali, spesso uomini notevoli e di talento, erano gelosi l'uno dell'altro e si odiavano. Hong conferi loro il titolo di "Figli di Dio", e fissò per ciascuno, a seconda del suo rango, il numero di spose e di concubine che poteva avere. Insomma, ricreò a Nanchino l'organizzazione imperiale di Pechino.
Tuttavia la poligamia e il concubinaggio erano proibiti al popolo e l'adulterio, il divorzio e la prostituzione erano puniti con la morte!
Dall'ottobre del 1853 il suo esercito di accattoni, i "banditi dai capelli lunghi", raggiunge Tianjin e ben presto minaccia Pechino, ma per la mancanza della cavalleria e di una certa decisione deve ritirarsi e tornare indietro. Lo spavento fu notevole. Per dieci anni, Hong si sforzerà di fare applicare il proprio programma rivoluzionario, di tendenze socialiste, egualitario e mistico (spesso d'ispirazione protestante), puritano, nazionalista e antimancese.
Lo sfondo di una rivolta:
Indubbiamente la stupefacente rapidità dell'avanzata dei Taiping, l'espansione repentina e trionfante di questa ribellione, si spiegano con la grande miseria del popolo, le umiliazioni subite, le grandi inondazioni del fiume Giallo che, ancore una volta, ha appena cambiato il corso del suo letto e ormai si getta a nord della penisola dello Shandong e non più a sud, creando al suo passaggio terribili devastazioni e portando con sé milioni di cadaveri. Contemporaneamente il potere langue e perde la propria dignità di fronte alle potenze europee che accorrono a spartirsi la preda indebolita. Il paese scricchiola e ben presto si assisterà a sommosse su vari fronti: a ovest i mussulmani e nel nord della Cina i ribelli Nian, fomentati dalla società segreta del Loto Bianco.
Quando muore nel 1861 l'imperatore lascia un figlio che ha appena quattro o cinque anni, nato dalla concubina Yehonala, figlia di un membro della piccola nobiltà manciù. Questa si proclamerà imperatrice (Cixi) e si accaparrerà il potere. Lo conserverà per circa cinquant'anni, fino alla sua morte, nel 1908.
Ma, dopo il successo degli anni Cinquanta, il vento cambierà direzione per i Taiping. A partire dal 1860 le truppe governative partono alla riconquista dei territori insorti, che del resto sono le province più ricche dell'Impero. Di fatto, questo sussulto del potere non è affatto partito dall'occupante manciù, fortemente criticato e minacciato, né dal governo centrale di Pechino, ma della classe dei mandarini, dei letterati, i sostenitori dell'amministrazione delle province che sono spaventati dai saccheggi, dalle distruzioni, dagli attentati all'ordine stabilito e soprattutto dall'audacia delle riforme. I mandarini vedono con stupore crollare la totalità del loro universo. Per di più, il paese comincia ad essere stanco della distruzioni sistematiche, dato che molti templi, ricchi d'opere d'arte, sono state rasi al suolo. E la guerra civile miete ogni giorno nuove vittime.
Sostenuto dalla piccola nobiltà provinciale e dai mandarini, il generale¬letterato Zeng Guofan (1811-1872), alla testa di un esercito confuciano dello Hunan, parte per primo alla riconquista del paese. La svolta viene effettuata nel 1862, quando i Taiping minacciano Shanghai, diventata la principale città magazzino delle potenze internazionali, un porto che i ribelli fino a quel momento avevano volutamente "ignorato". Anche gli occidentali finora avevano finto d'ignorare la guerra civile e Hong, l'agitatore, che tuttavia pretendeva di instaurare un certo "cristianesimo" nel paese. Aveva perfino lanciato loro degli appelli. Alcuni avventurieri, mercenari come gli americani Ward e Burgevine, erano arrivati al punto di raggiungere l'esaltato Hong.
Ma l'occidente optò per i propri interessi particolari e prestò man forte alle truppe governative; truppe francesi e inglesi, dal 1860, furono messe a disposizione del potere manciù. Il colonnello Gordon (1833-1885), detto "il cinese" e, più tardi, in Egitto, "Gordon Pacha", si contraddistinse in questa spedizione.
Nanchino fu cinta d'assedio cadde il 19 luglio 1864; i suoi 100.000 difensori furono massacrati senza pietà. Davanti allo sfacelo, Hong si suicidò, ma il suo cadavere verrà riesumato, tagliato a pezzi e bruciato. Nel corso della ultime settimane, i suoi disordini mentali si erano aggravati e, come Sardanapalo, viveva in reclusione, nell'harem, in mezzo alle sue donne. In quanto ai collaboratori, discordia, lotte intestine e litigi li avevano neutralizzati e paralizzati. Del resto, anche loro vivevano nel lusso mentre imponevano sobrietà a indigenza ai propri "sudditi". Per di più, le loro truppe si trovavano in svantaggio per l'assenza della cavalleria. Tuttavia, per due anni, nel Fujian continueranno ancora dei combattimenti nelle retroguardie, e alcuni Taiping, sfuggiti ai massacri, costituiranno i famosi Padiglioni Neri che si batterono contro i francesi in occasione della conquista di Tonkino.
Bilancio: varie decine di milioni di morti. La provincia del Jiangsu, quella di cui Nanchino è capoluogo, dovette venir ripopolata con emigranti dall'Hubei, tanto era stato dissanguata totalmente. Incalcolabili distruzioni. Centinaia di città distrutte. Un paese esangue e rovinato, sollevazioni che si diffondevano come un contagio in tutto il paese. Ma anche fermenti rivoluzionari che, dopo qualche decennio di torpore risorgeranno all'inizio del nostro secolo e porteranno all'attuale regime che presenta tante similitudini con quello dei Taiping.
segue...
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