Il discorso delle origini è un discorso analogo a quello della interpretazione di arte marziale per cui si sminuisce l'aggettivo marziale e ci si focalizza sul termine arte...
Perchè, per dirne una, se parliamo di attinenza alle origini, al senso reale delle origini, un arte da combattimento, o addirittura da guerra come spesso si sente, anche 2000 anni dopo nn potrebbe prescindere dall'unico elemento qualificante, ossia il combattimeno/scontro.
Quindi, paradossalmente, chi si riempe la bocca con le arti guerriere e poi pratica l'arte del grande ammore o del catechismo in costume tradisce già quelle origini.
Andando oltre questa visione, si pone cmq, a prescindere dalla pratica, l'annoso problema dell'interpretazione del detto, del visto e dell'inteso che, grazie al cielo, è problema solo di un determinato universo.
Tra l'altro la cosa surreale è che, per ignoranza e convenienza, si è fatto passare per anni il concetto che le origini fossero quelle esclusive di un determinato contesto storico, etnico e geografico....che è falsissimo.
Io nn sono sicuramente per buttare il bambino con l'acqua sporca ma per me nn esiste che il rispetto delle origini debba essere inteso come sinonimo di immobilismo o antitesi dell'evoluzione.