Sara' un 3D molto banale,pieno di cose ovvie,ma sistematico, visto che e' stato richiesto
COMUNICAZIONE.Processo in cui si inviano,ricevono e interpretano messaggi attraverso l'insieme dei canali sensoriali.
Intenzione di chi comunica ---> Messaggio
[1] ---> Interpretazione di chi riceve.
In tutto questo la comunicazione e' influenzata dal Contesto, ambientale e situazionale.
Sembra una stronzata banale,ma serve a ricordarsi che:
1) Non e' detto che l'intenzione di chi comunica coincida con il messaggio ne con l'interpretazione che ne viene fatta.
Ed e' importante sapere che e' irrilevante quali siano le intenzioni di una comunicazione, quello che conta per l'esito della comunicazione e' l'interpretazione di chi riceve.
E' percio' premura del soggetto che comunica sforzarsi di essere il piu' comprensivo possibile.
2) Il Contesto e' parte attiva della comunicazione.
3) "
attraverso l'insieme dei canali sensoriali", non solo le "parole astratte" ma un insieme di elementi.
Prendendo le mosse dal punto 3 e' importante sapere che la comunicazione si divide in maniera leggermente diversa da quanto ci si aspetta:
Il contenuto verbale (quello che utilizza le parole) veicola il 7% del messaggio.
La comunicazione paraverbale (timbto,ritmo,varietà) il 38%.
Ed infine la comunicazione "corporea" (corpo e prossemica) il 55%.
Es: pronunciare parole di minaccia con voce tremante e atteggiamento corporeo di paura e chiusura risultera inevitabilmente poco credibile.
E' altresi' facile notare come negli ambiti in cui non sono coinvolti gli aspetti non verbali sia estremamente piu' facile fraintendere le comunicazioni; come ad esempio i forum, in cui infatti si ricorre alle emoticons per dare note emotive a messaggi altrimenti ambigui
[2].
- Mentre la comunicazione verbale si occupa di trasmettere concetti e dati quella non verbale trasmette emozioni e sentimenti.
-La comunicazione non verbale si divide in paralinguaggi (modalita' vocali utilizzate), linguaggi del corpo (postura,movimenti,espressioni) e la prossemica ( studio delle distanze,contatto visivo/corporeo).
E' rilevante capire a questi propositi che buona parte delle informazioni scambiate in una comunicazione NON E' INTENZIONALE.
Nelle situazioni "a rischio" si ricorre essenzialmente a due modalita' comunicative principali: Dissuasione/negoziazione e tecniche di confronto assertivo.
DE-ESCALATION-Si usana quando l'aggressore e' in uno
stato di agitazione psico-fisica, arrabbiato,confuso,drogato o sofferente per qualche problema.
-Consiste nell'utilizzo di appropriate tecniche comunicative per inibire o annullare una situazione esplosiva.
-L'obiettivo e' quello di entrare in una relazione di sintonia con l'individuo in modo da ridurne la carica violenta.
-Servono per controllare la risposta emotiva dell'aggressore ed invertire la dinamica della situazione che sta conducendo all'esplosione del conflitto.
principi non verbali:- Mantenere la calma
- Posizionare se stessi per la salvezza
- Atteggiamento comprensivo ma vigile
Principi verbali:- Voce calma e sicura
- Ascoltare,partecipare al dialogo
- Essere chiari
- Comprendere il punto di vista dell'aggressore
ASSERTIVITA'-Si applicano quando l'aggressore e' invadente,vuole intimorirci e sopraffarci intenzionalmente.
-Consiste in un utilizzo di appropriate tecniche comunicative per disorientare,confondere e interrompere la strategia dell'aggressore.
-Serve per evitare di assumere il ruolo di vittime e vanificare gli sforzi dell'aggressore di diventare dominante.
Principi non verbali:- Mantenere la calma
- Movimenti naturali,sicuri
- Posizionae se stessi per una eventuale fuga o difesa
- Contegno vigile e deciso
- Usare gesti intimidatori e offensivi
Principi verbali:- Voce lenta,ferma,con toni bassi
- Chiedere con decisione e a voce alta di rimanere a distanza
- Comunicare chiaramente le proprie aspettative, usare imperativi
- Minacciare,intimidire,evidenziare che non si ha paura e si e' disposti a tutto