Comunicazione 101 (Introduzione,De-escalation e Assertività)

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Comunicazione 101 (Introduzione,De-escalation e Assertività)
« on: February 20, 2012, 17:31:22 pm »
+6
Sara' un 3D molto banale,pieno di cose ovvie,ma sistematico, visto che e' stato richiesto  :om:



COMUNICAZIONE.
Processo in cui si inviano,ricevono e interpretano messaggi attraverso l'insieme dei canali sensoriali.


Intenzione di chi comunica ---> Messaggio[1] ---> Interpretazione di chi riceve.

In tutto questo la comunicazione e' influenzata dal Contesto, ambientale e situazionale.


Sembra una stronzata banale,ma serve a ricordarsi che:

1) Non e' detto che l'intenzione di chi comunica coincida con il messaggio ne con l'interpretazione che ne viene fatta.
Ed e' importante sapere che e' irrilevante quali siano le intenzioni di una comunicazione, quello che conta per l'esito della comunicazione e' l'interpretazione di chi riceve.
E' percio' premura del soggetto che comunica sforzarsi di essere il piu' comprensivo possibile.

2) Il Contesto e' parte attiva della comunicazione.

3) "attraverso l'insieme dei canali sensoriali", non solo le "parole astratte" ma un insieme di elementi.



Prendendo le mosse dal punto 3 e' importante sapere che la comunicazione si divide in maniera leggermente diversa da quanto ci si aspetta:

Il contenuto verbale (quello che utilizza le parole) veicola il 7% del messaggio.

La comunicazione paraverbale (timbto,ritmo,varietà) il 38%.

Ed infine la comunicazione "corporea" (corpo e prossemica) il 55%.

Es: pronunciare parole di minaccia con voce tremante e atteggiamento corporeo di paura e chiusura risultera inevitabilmente poco credibile.
E' altresi' facile notare come negli ambiti in cui non sono coinvolti gli aspetti non verbali sia estremamente piu' facile fraintendere le comunicazioni; come ad esempio i forum, in cui infatti si ricorre alle emoticons per dare note emotive a messaggi altrimenti ambigui[2].


- Mentre la comunicazione verbale si occupa di trasmettere concetti e dati quella non verbale trasmette emozioni e sentimenti.


-La comunicazione non verbale si divide in paralinguaggi (modalita' vocali utilizzate), linguaggi del corpo (postura,movimenti,espressioni) e la prossemica ( studio delle distanze,contatto visivo/corporeo).

E' rilevante capire a questi propositi che buona parte delle informazioni scambiate in una comunicazione NON E' INTENZIONALE.



Nelle situazioni "a rischio" si ricorre essenzialmente a due modalita' comunicative principali: Dissuasione/negoziazione e tecniche di confronto assertivo.


DE-ESCALATION




-Si usana quando l'aggressore e' in uno stato di agitazione psico-fisica, arrabbiato,confuso,drogato o sofferente per qualche problema.

-Consiste nell'utilizzo di appropriate tecniche comunicative per inibire o annullare una situazione esplosiva.

-L'obiettivo e' quello di entrare in una relazione di sintonia con l'individuo in modo da ridurne la carica violenta.

-Servono per controllare la risposta emotiva dell'aggressore ed invertire la dinamica della situazione che sta conducendo all'esplosione del conflitto.


principi non verbali:
  • Mantenere la calma
  • Posizionare se stessi per la salvezza
  • Atteggiamento comprensivo ma vigile

Principi verbali:
  • Voce calma e sicura
  • Ascoltare,partecipare al dialogo
  • Essere chiari
  • Comprendere il punto di vista dell'aggressore


ASSERTIVITA'




-Si applicano quando l'aggressore e' invadente,vuole intimorirci e sopraffarci intenzionalmente.

-Consiste in un utilizzo di appropriate tecniche comunicative per disorientare,confondere e interrompere la strategia dell'aggressore.

-Serve per evitare di assumere il ruolo di vittime e vanificare gli sforzi dell'aggressore di diventare dominante.


Principi non verbali:
  • Mantenere la calma
  • Movimenti naturali,sicuri
  • Posizionae se stessi per una eventuale fuga o difesa
  • Contegno vigile e deciso
  • Usare gesti intimidatori e offensivi

Principi verbali:
  • Voce lenta,ferma,con toni bassi
  • Chiedere con decisione e a voce alta di rimanere a distanza
  • Comunicare chiaramente le proprie aspettative, usare imperativi
  • Minacciare,intimidire,evidenziare che non si ha paura e si e' disposti a tutto
 1. e' necessario un codice comune
 2. e siccome come societa' noi si deplora l'atteggiamento deliberatamente aggressivo, si tende a mascherarlo, potrete notare che nessuno quando scrive un flame serio alla fine mette la faccina incazzata,mentre lo fara' sempre quando scherza  ;)
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Re:Comunicazione 101 (Introduzione,De-escalation e Assertività)
« Reply #1 on: February 20, 2012, 18:40:59 pm »
0
Tutto giusto e interessante.

Solo una nota...
Nei corsi che ho fatto io l'assertività in realtà è consigliata sempre, anche per un migliore rapporto con gli altri e come prevenzione stessa.
Inoltre, minacce e intimidazioni non sono mai state considerate un comportamento assertivo, quanto più uno aggressivo (gli altri due sono passivo e manipolatorio).
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Re:Comunicazione 101 (Introduzione,De-escalation e Assertività)
« Reply #2 on: February 20, 2012, 18:52:58 pm »
0
Tutto giusto e interessante.

Solo una nota...
Nei corsi che ho fatto io l'assertività in realtà è consigliata sempre, anche per un migliore rapporto con gli altri e come prevenzione stessa.
Inoltre, minacce e intimidazioni non sono mai state considerate un comportamento assertivo, quanto più uno aggressivo (gli altri due sono passivo e manipolatorio).

In generale e' consigliabile nella vita essere chiari e non farsi mettere i piedi in testa  :thsit:

Credo che poi la distinzione in ambiti di influenza si abbastanza plastica, alcuni suggeriscono di andare in posizione remissiva durante fasi di de-escalation mentre io ritengo sia pericoloso in ogni caso assumere un atteggiamento di debolezza...

Qui l'accento e' stato posto su quello che a occhio tu dividi in passivo e aggressivo: un atteggiamento di de-escalation e' simile all'idea di cedevolezza marziale in cui non si contrappone forza a forza,mentre l'assertivita' e' una "overrun" di aggressivita'.


Credo che atteggiamenti prettamente manipolatori richiedano di aver gia' disinnescato la carica emotiva di una aggressione, e quindi inizino solo dopo che e' gia' avvenuta la difesa sul piano psicologico, ma questa e' essenzialmente una opinione personale  :)
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Re:Comunicazione 101 (Introduzione,De-escalation e Assertività)
« Reply #3 on: February 20, 2012, 19:10:50 pm »
0
e poi SPATAPAAAAMMMMM gli pianti un diretto in bocca

p.s. per seguire

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Offline Dipper

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Re:Comunicazione 101 (Introduzione,De-escalation e Assertività)
« Reply #4 on: February 20, 2012, 19:14:41 pm »
0
Assolutamente d'accordo sul grosso errore di mettersi in atteggiamento remissivo - passivo. Credo non ci sia nemmeno bisogno di parlarne.

Forse mi sono espresso male, gli atteggiamenti sono 3+1
Aggressivo: IO > TU
Passivo: IO < TU
Assertivo: IO = TU
Manipolatorio: IO sono così bravo da farti credere di essere in posizione dominante (magari assecondando la tua aggressività), ma comando il gioco io e TU lo subisci. Un bell'esempio è T. Bag con Lechero nella terza stagione di Prison break, oppure Benjamin Linus di Lost.

Non ho capito bene il discorso dell'overrun, comunque ne' l'aggressivo ne' l'assertivo si lasciano mettere in piedi in testa, ma mentre uno lo fa minacciando e intimidendo (di fatto innescando una deescalation perchè ovviamente l'altro potrebbe fare la stessa cosa e quindi diventa un braccio di ferro che poi bisogna vincere), l'assertivo riporta tutto su di un piano più gestibile, mantenendo la propria posizione (non passiva) ma rispettando l'altra.
Va da se' che è più "comodo" essere aggressivi o passivi, mentre l'assertività è un'arte (e pure la manipolazione, sebbene abbia un connotato certamente più negativo).
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Re:Comunicazione 101 (Introduzione,De-escalation e Assertività)
« Reply #5 on: February 20, 2012, 23:44:44 pm »
0
Assolutamente d'accordo sul grosso errore di mettersi in atteggiamento remissivo - passivo. Credo non ci sia nemmeno bisogno di parlarne.

Forse mi sono espresso male, gli atteggiamenti sono 3+1
Aggressivo: IO > TU
Passivo: IO < TU
Assertivo: IO = TU
Manipolatorio: IO sono così bravo da farti credere di essere in posizione dominante (magari assecondando la tua aggressività), ma comando il gioco io e TU lo subisci. Un bell'esempio è T. Bag con Lechero nella terza stagione di Prison break, oppure Benjamin Linus di Lost.

Non ho capito bene il discorso dell'overrun, comunque ne' l'aggressivo ne' l'assertivo si lasciano mettere in piedi in testa, ma mentre uno lo fa minacciando e intimidendo (di fatto innescando una deescalation perchè ovviamente l'altro potrebbe fare la stessa cosa e quindi diventa un braccio di ferro che poi bisogna vincere), l'assertivo riporta tutto su di un piano più gestibile, mantenendo la propria posizione (non passiva) ma rispettando l'altra.
Va da se' che è più "comodo" essere aggressivi o passivi, mentre l'assertività è un'arte (e pure la manipolazione, sebbene abbia un connotato certamente più negativo).


Cosi' a occhio credo che sia una questione di p.d.v., in un contesto relazionale si verificano dinamiche del genere, in uno comunicativo il messaggio ha una direzione precisa[1],e, io tendo a vederlo come una applicazione di forza, molto piu' immediato per poter mettere in atto comportamenti cosi' complessi.

Cioe' secondo me il concetto di rapporto paritario e' alla base di entrambi gli atteggiamenti, in entrambi ti poni sullo stesso livello, nell'uno ascolti e comprendi, non "passivo",nell'altro rimarchi la tua posizione, non come superiorita' ma come "non paura"[2].
-quindi sarebbero entrambi autoritari.


Qui i due atteggiamenti non sono caratteristici del modo di percepire la relazione delle persone, io non mi sento realmente alla pari con l'aggressore,posso averne paura o posso sentirmi migliore, sfrutto degli strumenti per giungere a uno scopo.
-quindi sarebbero entrambi manipolatori.
 1. relazione ≠ comunicazione
 2. si,mi rendo conto che e' una formulazione "ad minchiam"  :om:
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Re:Comunicazione 101 (Introduzione,De-escalation e Assertività)
« Reply #6 on: February 20, 2012, 23:56:39 pm »
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Non ho capito :gh:
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Re:Comunicazione 101 (Introduzione,De-escalation e Assertività)
« Reply #7 on: February 20, 2012, 23:58:08 pm »
0
Non ho capito :gh:

Riprendiamo domani, mi sa che ne ho prese troppe stasera  XD
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Re:Comunicazione 101 (Introduzione,De-escalation e Assertività)
« Reply #8 on: February 21, 2012, 00:05:39 am »
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OK :D io sono rimbambito pure senza le botte, quindi stiamo apposto :sbav:
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Offline nameganai

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Re:Comunicazione 101 (Introduzione,De-escalation e Assertività)
« Reply #9 on: February 21, 2012, 00:06:29 am »
0
mi interessa molto l'argomento,potete per favore approfondirne tutti i dettagli?  :sur:
un vincente trova sempre una Via,
un perdente trova sempre una scusa....

www.nameganaidojo.135.it

https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=11748.0


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Offline Takuanzen

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Re:Comunicazione 101 (Introduzione,De-escalation e Assertività)
« Reply #10 on: February 21, 2012, 10:49:30 am »
0

COMUNICAZIONE.
Processo in cui si inviano,ricevono e interpretano messaggi attraverso l'insieme dei canali sensoriali.


Intenzione di chi comunica ---> Messaggio[1] ---> Interpretazione di chi riceve.

In tutto questo la comunicazione e' influenzata dal Contesto, ambientale e situazionale.

 1. e' necessario un codice comune

Mad mi picchierà, facendo benissimo e so che non devo complicare la questione, visto che la sua è una sistematica ed ottima introduzione. Faccio davvero i complimenti al Cappellaio per la sua analitica chiarezza. Tra l'altro, relativamente alla difesa personale e alle aggressioni, non so nulla, quindi sono contentissimo di saperne di più su questo specifico campo.
Tuttavia non resisto[2], anche perchè mi è capitato oggi tra le mani... XD

"La trasmissione di un messaggio da un emittente ad un ricevente attraverso un codice simbolico che funge da medium. Questo, definito modello marconista, è ciò che la maggior parte di noi ritiene essere l’essenza della comunicazione.

La translinguistica di Bachtin afferma invece che la comunicazione avviene in un sistema di condivisione di significati. Quest’ultimo aspetto è molto più importante rispetto alla semplice competenza sintattico-grammaticale. Ogni parola “funziona”, generando un contesto all’interno del quale si procede rispondendo e corrispondendo."

....
"Comunicare non è un semplice trasmettere messaggi, un codificare e un decodificare, è, soprattutto un rispondere e un corrispondere stabilendo e attribuendo inferenze. La comunità nasce proprio dalla condivisione del silenzio entro cui si stabilisce il “senso del significato” degli enunciati della comunicazione. Questo “silenzio” è l’orizzonte entro il quale uno scambio comunicativo cessa di essere soltanto un “rimpallarsi” un insieme di segni dotati di significati per assumere il valore di “senso”. Pensiamo al gioco del calcio, alle regole che lo contraddistinguono. In questo orizzonte, una palla che oltrepassa una linea bianca assume il senso di un valore aggiunto capace di determinare l’esito della partita. Il senso non è determinabile alla luce dei significati dei singoli componenti: una palla e una linea bianca tracciata per terra. Il senso è taciuto, il significato dei componenti espresso. Il primo determina l’orizzonte entro il quale il secondo assume un valore senza il quale sarebbe un puro astratto."

http://haecceitasweb.com/2011/05/08/l%E2%80%99impero-delle-%E2%80%9Cparole-di-plastica%E2%80%9D-loghi-e-consensi/

Liberissimi di ignorarmi, era giusto per seguire... :whistle: :gh:
 2. Mad, ti ho segnalato l'articolo via fb.
« Last Edit: February 21, 2012, 10:52:11 am by TakuanZen »

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Offline Takuanzen

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Re:Comunicazione 101 (Introduzione,De-escalation e Assertività)
« Reply #11 on: February 21, 2012, 10:53:50 am »
0
Torno serio. Mad, mi potresti segnalare qualche libro utile per approfondire l'argomento, diciamo una piccola bibliografia?  :sur:

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Offline Paguro49

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Re:Comunicazione 101 (Introduzione,De-escalation e Assertività)
« Reply #12 on: February 21, 2012, 11:41:32 am »
0

1) Non e' detto che l'intenzione di chi comunica coincida con il messaggio ne con l'interpretazione che ne viene fatta.
Ed e' importante sapere che e' irrilevante quali siano le intenzioni di una comunicazione, quello che conta per l'esito della comunicazione e' l'interpretazione di chi riceve.
E' percio' premura del soggetto che comunica sforzarsi di essere il piu' comprensivo possibile.


Interessante 3D, cui si può affiancare una discussione sulla strategia del combattimento.

Segnalo la parola in grassetto.......io direi "comprensibile" 8) :halo: :zan:

P.S.
Sempre che l'intento non sia "comprensivo nei confronti del rincoglionito che proprio non vuole capire" 8) 8) 8) :gh:
« Last Edit: February 21, 2012, 11:43:19 am by PaguRonin »
La divina scuola dello schiaffazzo argenteo vigila su di voi, mentre la divinissima università dello sputazzo ligneo vi inumidisce la vita

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Offline Rangio

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Re:Comunicazione 101 (Introduzione,De-escalation e Assertività)
« Reply #13 on: February 21, 2012, 11:51:59 am »
0
Buon lavoro, non credo sia scontato e se lo è quelle scontate sono proprio le cose che più si tendono a sottovalutare...

Tra l'altro sono tutte cose che è molto difficile "allenare" se non si lavora nel campo poichè i compagni di allenamento che di solito ci fanno da aggressori li conosciamo e la storia cambia un bel po'.
Mi è capitato di dover calmare le acque anche se qualcun altro, a volte, mandava poi tutto a puttane (cosa da tenere in considerazione se è un contesto pubblico), è tutt'altro che facile.
C'è poi una variante non secondaria da tenere in considerazione quando si dovrebbe intraprendere una de-escalation: il fatto se quel giorno ne abbiamo voglia o ci tira il culo. Un casino per chi ha sbalzi di umore  ;)
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Dorje, my Hi-Tech Hero : )

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Offline Ale_ale

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Re:Comunicazione 101 (Introduzione,De-escalation e Assertività)
« Reply #14 on: February 21, 2012, 12:04:09 pm »
0
Tra l'altro sono tutte cose che è molto difficile "allenare"

leggendo, aldilà delle varie definizioni, mi chiedevo proprio come si dovrebbero allenare questi consigli visto che molte di quelle reazioni sono legate all'istinto e all'emotività della persona, e quindi solo in parte gestibili coscentemente... il corpo spesso tradisce il reale stato d'animo.