Assolutamente d'accordo sul grosso errore di mettersi in atteggiamento remissivo - passivo. Credo non ci sia nemmeno bisogno di parlarne.
Forse mi sono espresso male, gli atteggiamenti sono 3+1
Aggressivo: IO > TU
Passivo: IO < TU
Assertivo: IO = TU
Manipolatorio: IO sono così bravo da farti credere di essere in posizione dominante (magari assecondando la tua aggressività), ma comando il gioco io e TU lo subisci. Un bell'esempio è T. Bag con Lechero nella terza stagione di Prison break, oppure Benjamin Linus di Lost.
Non ho capito bene il discorso dell'overrun, comunque ne' l'aggressivo ne' l'assertivo si lasciano mettere in piedi in testa, ma mentre uno lo fa minacciando e intimidendo (di fatto innescando una deescalation perchè ovviamente l'altro potrebbe fare la stessa cosa e quindi diventa un braccio di ferro che poi bisogna vincere), l'assertivo riporta tutto su di un piano più gestibile, mantenendo la propria posizione (non passiva) ma rispettando l'altra.
Va da se' che è più "comodo" essere aggressivi o passivi, mentre l'assertività è un'arte (e pure la manipolazione, sebbene abbia un connotato certamente più negativo).
Riprovo:
L'uso che io ho abitualmente adottato di assertivo e' differente da quello che suggerisci tu.
Credo che la differenza sia radicale.
Il contesto che
[1] dici tu sembra essere uno relazionale, in cui c'e' un rapporto che si costruisce su ripetuti scambi.
Mentre la comunicazione non richiede necessariamente questa cosa.
Il motivo per cui nel modello usato sopra non condivido la divisione che adotti e' che non e' chiara in entrambi i casi.
Sia la mia accezione di de-escalation che di assertivita' prevedono di porsi sullo stesso piano dell'aggressore: in un caso si evita il ruolo di vittima ragionando da pari,nell'altro si evita reagendo da pari,senza mostrar paura. quindi entrambi sarebberro assertivivi nella tua accezione (Io=tu)
Sia la accezione di de-escalation che di assertivita' prevedono di sfruttare strumenti comunicativi per ingannare l'avversario ed ottenere un risultato, quindi sarebbero entrambi manipolativi secondo la tua accezione.
Essendo modelli teorici non e' questione di quale sia giusto o sbagliato,ma di quale sia piu' adatto a spiegare in un dato caso
Se usassimo il tuo modello potremmo dire che la de-escalation e' un processo assertivo-manipolativo che punta a sviluppare un empatia per disinnescare la carica emotiva dell'aggressore, l' assertivita' (a cui dovremmo cambiare nome) e' un processo assertivo-manipolativo in cui ci si mostra fermi e non intimiditi per preverenire un abuso emotivo dell'aggressore.
[2]