Sì, questa di Ym mi sembra un po' la spiegazione più sensata.
Comunque - da giornalista, lo ammetto - spezzo una lancia a favore di chi ha scritto l'articolo (che avevo già letto in precedenza): d'accordo il dovere di documentarsi, ma è ovvio che quando un addetto ai lavori legge un articolo che riguarda la sua materia ci trovi un sacco d'imprecisioni. Procedendo di questo passo, un giornalista non dovrebbe più scrivere nulla se non cose di cui è esperto. Dunque ci vorrebbe un giornalista per le arti marziali, un altro per la chimica, uno per la coltivazione del riso eccetera.
L'importante, a mio avviso, è avere quel minimo di accuratezza e documentazione per spiegare come stanno le cose a un pubblico medio. Poi è chiaro che se l'esperto vuol trovare notizie documentate e approfondite, deve comprare la rivista specializzata, qualsiasi sia il suo campo