Tornando al posto di Dorje e legandolo al mio discorso sulla iperspecializzazione del Wx c’è da chiedersi come, oltre che ad una mal comprensione delle tecniche , si sia arrivati anche ad una metodologia di allenamento errata. Anche stavolta non mi basta un semplice “eh, è stato ammorbidito il tutto per ragioni di marketing”, oppure “non funziona punto e basta” ma tento un ragionamento a prova di smentita.
E' vero, come dice Dorje, che la modalità di allenameto in qualche modo contamina anche altri aspetti della pratica, tecniche comprese?
Restringendo il discorso al wt, per come la vedo io i problemi sono principalmente due, entrambi legati al marketing.
L'aver messo ad insegnare persone senza dargli una visione globale dello stile, ha generato molte aberrazioni che con il passare delle "generazioni" da lt e kk in giu' ha creato orrori su orrori.
Prendiamo ad esempio la difesa da gancio che tu citi...
l'esercizio non era stato pensato per difendersi da un gancio, ma per insegnare all'allievo a spostarsi, ad usare le gambe, gestire i cambi di peso ed a prendere un angolo...
il braccio era solo un pretesto per insegnare il passeggio ed il concetto di misura.
Ma quanti negli anni l'hanno insegnato così oppure non capendolo o non sapendone il fine l'hanno venduto come difesa da gancio o in tempi moderni da smanacciata?!
Gli stessi 5 programmi base di lat sau che si usavano un tempo in EWTO in origine erano stati strutturati così con un senso...
servivano per dare all'allievo / insegnante una panoramica generale dello stile.
Il primo programma con la routine pak pugno lavorava sulla percezione dell'asse verticale e orizzontale, ossia sulla snt...
la stessa routine pak pugno era stata pensata non come combattimento, ma come una sorta di chi sau ad intermittenza per portare all'allievo a sentire il concetto di pressione e prepararlo così ad arrivare in seguito a lavorare su un lavoro di pressione continua tipico del chi sau ck.
Il secondo programma con l'attacco basso lavorava sul concetto di cercare e muoversi sul ponte, ossia sulla ck.
Il terzo programma lavorava sul concetto di passare sotto il ponte, delle frustate a 45°, ossia sulla bj.
Il famigerato nuk sau del quarto programma altro non era che lo studio in coppia del wd.
Il quinto programma con i gomiti e le ginocchia lavorava su principi legati al bastone ed ai coltelli.
Erano stati strutturati così per fare in modo che gli allievi avessero una panoramica generale delle dinamiche e dei principi dello stile in breve tempo ed allo stesso tempo permettere agli insegnanti di allenare principi "avanzati" dello stile all'interno dei programmi base.
L'idea era quella di dare nel più breve tempo possibile una panoramica generale dello stile per avere una visione globale, capire l'argomento e poi andare mano a mano ad approfondirlo con didattiche più avanzate.
Il problema è che con il passare degli anni i principi non sono stati trasmessi, ma sono state trasmesse solo sequenze, spesso alterandole artatamente...
andando così a perdere ogni senso e generando lo scempio che è sotto gli occhi di tutti.
Perchè c'è stata questa perdita di principi e le sequenze alterate!?
Come dicevo principalmente per due motivi legati a questioni di marketing...
1) chi sta in cima alla catena alimentare non vuole permettere agli altri di arrivare al suo livello e perciò non trasmette i principi
2) insegnare per sequenze standardizzate è molto più semplice e permette di gestire numeri di allievi più alti
Il paradosso del mondo del wt è che tutti i praticanti dicono che è uno stile basato su principi, ma se poi gli chiedi quali siano questi principi non sanno dare una risposta, o al massimo parlano delle 4 vie della forza ed i 4 di azione....
che palesemente non sono principi, ma semplici strategie....
Perchè non vengono dati i principi?
Semplice dare sequenze e non principi crea dipendenza negli allievi....
addirittura un tempo le sequenze venivano insegnate per raffinamenti successivi...
mano a mano che l'allievo progrediva nei gradi gli venivano corretti dettagli di posizioni per trasformare quella tecnica in qualcosa che funzionasse di più in quella particolare sequenza (un tipico esempio era il kau sau).
Questo cosa genereva?
Che l'allievo con il grado più alto, anche se non si alleneva, era in grado di "fregare" l'allievo di grado più basso perchè conosceva un dettaglio "tecnico" in più che gli permetteva di muoversi meglio all'interno di quella particolare sequenza.
Di conseguenza le persone erano spinte a dare esami per diventare più "forti".
Ovvio che il lavorare su sequenze costruite in questo modo non permette di sviluppare alcuna capacità che possa essere usata in un contesto libero.
Dall'altro lato, c'è da dire, che molte persone cercano questo tipo di insegnamento, questo tipo di illusioni e queste coccole per l'ego...
per imparare per principi ti devi fare un mazzo non indifferente sia a livello fisico che mentale e oggi giorno sono poche le persone che cercano questo...
soprattutto che lo cercano in un'arte oramai sputtanata come il wx...
persone del genere è più facile che si dedichino a sdc et similia...
anche se pure lì oggi, purtroppo, inizia ad essere pieno di "campioni della domenica" che si riempiono la bocca delle gesta altrui...
il mio percorso è stato l'inverso di quello di gibi...
io vengo da anni fatti nel sanda agonistico e capisco perfettamente quello che prova e che dice...
ho dato parecchio in quel campo...
ma oggi come oggi non mi interessa più l'agonismo.
L'idea di competizione ha alcuni aspetti legati all' "ego" (forse sto usando un termine improprio) che non mi interessano più...
sto in una fase in cui cerco altro e voglio trasmettere altro...
con questo non sto dicendo che non mi faccio il mazzo e non faccio fare il mazzo ai miei allievi sfruttando anche tutte le mie esperienze dell'epoca...
i miei allievi non si allenano con me perchè li illudo che diventeranno delle macchine da guerra in grado di vincere chiunque...
vengono da me perchè si divertono, stanno bene in salute e si fanno un mazzo tanto dandosi delle sonore legnate in amicizia.
Per come la vedo io il wx è arrivato ad un punto in cui dovrà implodere e sparire...
per poi poter rinascere con umiltà, tenendo un profilo molto più basso, e faticosamente riguadagnare rispetto agli occhi del mondo.