Il Wx, il metodo e le scatole cinesi.

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Offline GiBi

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Re:Il Wx, il metodo e le scatole cinesi.
« Reply #45 on: February 29, 2012, 14:03:03 pm »
0
Grazie per la esaustiva risposta Pietro.
Ho specificato nel mio precedente post che non mi riferivo a te o alla tua scuola, il mio era un discorso generale.[1]
Comprendo che il Wx o le Am in genere siano uno strumento di cui ognugno può farne l'uso che ne vuole, mi sembra che tu lo abbia deciso  e che prosegui questo cammino con serenità, con queste premesse di certo avrai tante soddisazioni.

Al contempo quoto Yeun-Ming quando dice che ogni arte è specializzata (il Wx è iper-specializzato) ed è bene che sia così, proprio come l'esempio del dottore che è bene conosca il cuore come le sue tasche dovendo curare un cardiopatico. Poi esitono anche i medici generici della mutua (che sovente hanno delle specializzazioni anche loro)  e sono utilissimi.   
 1. Vero è anche che nessuno dice di riconoscersi in quanto io ho scritto nel topic sulla specializzzazione ma poi altrettanto nessuno sa rispondermi esaustivamente quando dico che è palese che è stato erroneamente  preso il tan sao per fronteggiare un gancio o il doppio cao sao per il DL (tanto per citare due "miti" che non funzionano) in quanto nel Wx si disponevano solo di tecniche adatte al distanza da contatto -e traiettorie rettilinee- mostrando in modo ancora più palese quale è il suo campo di applicazione e che ha un arsenale specifico (ergo ridotto). L'unica riposta è "ma da noi è diverso"   

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Anducar

Re:Il Wx, il metodo e le scatole cinesi.
« Reply #46 on: February 29, 2012, 14:04:10 pm »
+2
Secondo me qui si fa l'errore di dare per scontato che il Kung-fu e in questo caso specifico il WX sia nato con lo scopo di combattere e, peggio ancora, di battere tutti gli altri "stili".
Magari è solo un'impressione mia, eh...
Ma secondo me oggi ci sono più possibilità di scambi culturali e possibilità di confronti rispetto a secoli fa.
La quantità di incontri interstile che è avvenuta negli ultimi 10 anni IMHO è superiore alla quantità di sfide e combattimenti effettuati in cina in un paio di secoli...
L'esperienza maturata da una sola persona nel passato IMHO è ben poca cosa in confronto all'esperienza accumulata in tutti gli scontri che avvengono al giorno d'oggi, e che possiamo visionare comodamente in internet o averne quantomeno un dettagliato resoconto.
Il fatto che in passato ci siano stati maestri che abbiano sbaragliato interi eserciti usando il WX è ancora tutto da dimostrare.
Anzi, è ancora tutto da dimostrare che lo stile sia stato creato in seguito alle esperienze maturate in combattimento, e non creato a tavolino da zero.
Servono prove. Prove vere su cui ragionarci su, altrimenti sono tutti castelli in aria...

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Offline GiBi

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Re:Il Wx, il metodo e le scatole cinesi.
« Reply #47 on: February 29, 2012, 14:07:29 pm »
0
+1 per Anducar

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urukhai

Re:Il Wx, il metodo e le scatole cinesi.
« Reply #48 on: February 29, 2012, 14:13:10 pm »
0
Mi stai dicendo che non ti interessa il WC come arte marziale, forse stai cercando di sviluppare una attività sportiva che ti consenta di praticare con amici di altre discipline


Come dicevo prima, bisognerebbe capire cosa è "marziale"...
qualcosa di relativo alla guerra?
Allora il 90% delle AM non sono marziali.


Io personalmente preferisco definire quello che faccio io come "arte e cultura del movimento"...


Le AM sono uno studio PRATICO della difesa della vita.
Si sono sviluppate in Cina tramite generazioni di praticanti che hanno fatto le migliori scelte per il loro sviluppo, in periodi in cui il riscontro pratico era una cosa seria.
Tu puoi non essere d'accordo ed io ti ripeto che evidentemente non ti interessa lo studio delle AM


Le AM cinesi nel corso dei secoli si sono involute e sono degenerate...
quel che è arrivato oggi purtroppo è spesso tutto fuorchè uno studio PRATICO.


Io mi interesso di AM, e questo lo sai, ne abbiamo parlato anche di persona...
quello che non mi interessa è il bigottismo di tanti "tradizionalisti"...
per me la tradizione è trasmettere senza tradire...
anche evolvendo (cosa d'altronde sempre avvenuta in qualsiasi stile cinese e non)...
tradizione non è replicare ciecamente o fideisticamente delle pratiche di cui non se capisce o non si riesce più a dare un senso.


Se nel passato i "maestri" potevano evolvere uno stile per mantenerlo vivo e attuale al contesto storico in cui vivevano, non capisco perchè non possa essere fatto anche oggi.

Vorrà dire che se ti ammalassi seriamente potendo scegliere tra un medico "di un tempo" ed un buon specialista di oggi faresti la scelta peggiore e probabilmente ci lasceresti le penne.
La specializzazione, come per le armi, significa che se hai problemi al cuore vedrai un cardiologo che conosce quell'organo come le sue tasche. Senza la specializzazione ti curerà un medico che sa "un po' di tutto" e che magari fino a ieri ha avuto occasione di fare soltanto estrazioni dentali.


Spesso invece si va da uno specialista del cuore, quando invece non serve perchè il problema sta altrove...
il dolore al cuore è solo un riflesso...
una conseguenza di altro...
l'abilità del medico "generico" di un tempo non era tanto nel risolvere il problema direttamente lui (anche, ma non solo), ma capire la problematica in generale e poi nel caso indirizzare da uno specialista.


Questo tipo di visione globale oramai si è perso e spesso ti ritrovi a girare per 3000 iperspecialisti quando invece la soluzione era molto piu' semplice e magari poteva bastare un rimedio della nonna per risolverla.


Mi pare tu continui a confondere lo sport con le AM ed in questa maniera non vedo un gran futuro per la nostra discussione :)


Probabilmente hai ragione...
questa discussione non ha un futuro perchè continui a voler classificare quel che faccio io come sport :D

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urukhai

Re:Il Wx, il metodo e le scatole cinesi.
« Reply #49 on: February 29, 2012, 14:27:32 pm »
0

Quoto anche io il discorso di Anducar...
personalmente non vedo il wx come uno stile arma di fine di mondo in grado di battere qualsiasi altro stile...
per me è semplicemente uno stile, se praticato seriamente, degno di rispetto come tanti altri...
alla fine la differenza la fa sempre l'uomo ;)

Grazie per la esaustiva risposta Pietro.


di niente, è un piacere parlare con persone come te :)


Ho specificato nel mio precedente post che non mi riferivo a te o alla tua scuola, il mio era un discorso generale.


Si si, visto che quando si parla di wx, spesso si parte in quarta con i paraocchi (giustamente eh) ho anche io cercato di specificare sempre che mi sto limitando a parlare del mio punto di vista, della mia esperienza, e che non mi interessano assolutamente le diatribe celoduristiche talebbane rispetto a cosa facciano gli altri e cosa sia meglio o peggio in assoluto ;)


[1]

 1. Vero è anche che nessuno dice di riconoscersi in quanto io ho scritto nel topic sulla specializzzazione ma poi altrettanto nessuno sa rispondermi esaustivamente quando dico che è palese che è stato erroneamente  preso il tan sao per fronteggiare un gancio o il doppio cao sao per il DL (tanto per citare due "miti" che non funzionano) in quanto nel Wx si disponevano solo di tecniche adatte al distanza da contatto -e traiettorie rettilinee- mostrando in modo ancora più palese quale è il suo campo di applicazione e che ha un arsenale specifico (ergo ridotto). L'unica riposta è "ma da noi è diverso"   


Vedi per me il tan e il kau sono solo due principi con cui poter animare varie dinamiche e varie estetiche di movimento...
un gancio stretto lo difendo o con una schivata o lo vado a disperdere (meglio) o a incassare (peggio) con un gomito e se possibile un'uscita laterale...
un DL se tirato a cavolo, lo puoi anche difendere a fantasia con soluzioni più o meno assurde..
se tirato bene con uno sprawl oppure se sei in ritardo e ti porta a terra cercando di limitare il danno "chiudendoti" e cercando di prendere una posizione di vantaggio.....
c'è poco altro da fare...


Comprendo che il Wx o le Am in genere siano uno strumento di cui ognugno può farne l'uso che ne vuole, mi sembra che tu lo abbia deciso  e che prosegui questo cammino con serenità, con queste premesse di certo avrai tante soddisazioni.



vedo che hai capito perfettamente quello che cercavo di spiegare :) 


Ci tengo però a specificare che il mio modo di praticare non è "new age" come potrebbe forse sembrare dalla piega che ha preso il topic...
ma parte sempre da una grossa base di sonori cartoni ;)


Al contempo quoto Yeun-Ming quando dice che ogni arte è specializzata (il Wx è iper-specializzato) ed è bene che sia così, proprio come l'esempio del dottore che è bene conosca il cuore come le sue tasche dovendo curare un cardiopatico. Poi esitono anche i medici generici della mutua (che sovente hanno delle specializzazioni anche loro)  e sono utilissimi.


Su questo ho già risposto a YM...
non sono un fautore delle troppe specializzazioni....
spesso bloccano l'apertura mentale e la capacità di trovare soluzioni più semplici ai problemi...
ovvio che poi in caso di problematiche complesse e particolari sia fondamentale averne una...
ma in tanti casi serve molto di più una capacità di problem solving globale in grado di capire la natura del problema e poi di indirizzare semmai verso uno specialista.
« Last Edit: February 29, 2012, 14:33:19 pm by urukhai »


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Offline THOR

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Re:Il Wx, il metodo e le scatole cinesi.
« Reply #50 on: February 29, 2012, 15:07:11 pm »
0
CIAO ragazzi,ho letto tutto il resto della discussione da dove l'avevo lasciata e devo dire che siete troppo evoluti e filosofeggianti per i miei gusti,badate bene che non è un offesa ne per i maestri ne per i praticanti di wing chun in genere,anzi molti di quelli che scrivono hanno molta più esperienza di me in ambito marziale se così posso dire.

Mi spiego,partendo dal fatto che il wc è un sistema come un altro e che la differenza la fa la persona e non l'arte(cosa con cui concordo),si deve anche guardare in faccia la realtà,nel senso che se io sono tanto per fare un esempio banale un discreto pugile e pratico da diversi anni anche il bjj avrò molta più possibilità di battere un praticante esperto di wing chun in un combattimento,perchè ho delle competenze diverse su diverse distanze del combattimento,cosa che un praticante wing chun non ha,poi se al posto di insegnare wing chun io insegno un insieme di bjj,muay thai e chi più ne ha più ne metta chiamandolo evoluzione del wing chun(cosa che ormai si legge in un sito si e l'altro pure),allora si entra in un circolo vizioso e conveniente per venditori di fumo ed allievi psicologicamnete fragili e diventa difficile capire cosa sia il wing chun e se tale stile esista o sia mai esistito.

L'voluzione avviene in tutti gli stili o am è avvenuto pure nella Muay thai,perchè ovviamente oggi non si combatte più come 1.000 anni fa,ma l'evoluzione avviene lentamente non ogni 3-4 anni o simultanemanete in diverse palestre nello stesso anno,questa è la differenza secodno me sostanziale.

Altra roba,la Thai,anche evolvendosi è sempre rimasta funzionale e lo è se la usiamo in maniera sportiva o anche se la usiamo per strada difendendoci,quindi vuol dire che è uno stile efficace,inutile girarci intorno.
Ultima storiella,ognuno pratica per ciò che vuole o che meglio crede,'limportante è non spacciare una cosa per un'altra,un arte marziale serve per combattere è stata creata per quello,se voglio tenermi in forma e garantirmi un percorso di lunga e sana vita, ci sono altre attività che trattano questi argomenti sia a livello mentale che fisico,in maniera esaustiva e valida.

Non si può imparare a combattere senza combattere.           
« Last Edit: February 29, 2012, 15:10:35 pm by THOR »

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urukhai

Re:Il Wx, il metodo e le scatole cinesi.
« Reply #51 on: February 29, 2012, 15:27:52 pm »
0
CIAO ragazzi,ho letto tutto il resto della discussione da dove l'avevo lasciata e devo dire che siete troppo evoluti e filosofeggianti per i miei gusti,badate bene che non è un offesa ne per i maestri ne per i praticanti di wing chun in genere,anzi molti di quelli che scrivono hanno molta più esperienza di me in ambito marziale se così posso dire.


Beh dai...
su un forum che altro si può fare se non filosofeggiare? :D


insegnare wing chun io insegno un insieme di bjj,muay thai e chi più ne ha più ne metta chiamandolo evoluzione del wing chun(cosa che ormai si legge in un sito si e l'altro pure),


Non ho detto di stare a fare un mix di queste cose, non proiettate in quello che ho detto altro per favore.
Io semplicemente ricerco all'interno del wing che mi è stato trasmesso e tante di queste cose le ritrovo pari pari, senza bisogno di dover mischiare o altro.


Il seme è presente, devo solo coltivarlo.


Quello che faccio è stato inventato a tavolino o ha fondamenti storici?
Non è una cosa che mi interessa più, ora mi interessa solamente un qualcosa che mi permetta di crescere come praticante  e come persona.


allora si entra in un circolo vizioso e conveniente per venditori di fumo ed allievi psicologicamnete fragili e diventa difficile capire cosa sia il wing chun e se tale stile esista o sia mai esistito.


Sicuramente hai ragione, è un mondo pieno di venditori di fumo...
ed in gran parte fa schifo...
tutto sta nell'onestà dell'insegnante...
ma sono così tanti altri mondi...
non è l'unico...
anzi per certi versi oramai è quasi tra i più "tutelati" perchè è completamente sputtanato...
e la gente viene a lezione ad informarsi molto prevenuta...


per esempio c'è stato un tempo nella kick qualche anno fa in cui ogni palestra aveva il suo campione italiano o mondiale...
e la cosa veniva usata solo per marketing e fare allievi...
non era vendere fumo questo?


d'altronde questo avviene non solo nel wx o in campo marziale...
ma in qualsiasi attività siamo pieni di venditori di fumo...
e gente che campa "fregando" o cercando di "fregare" le altre persone....
purtroppo questa è una delle anime del commercio e del tipo di vita che viviamo oggi...


L'voluzione avviene in tutti gli stili o am è avvenuto pure nella Muay thai,perchè ovviamente oggi non si combatte più come 1.000 anni fa,ma l'evoluzione avviene lentamente non ogni 3-4 anni o simultanemanete in diverse palestre nello stesso anno,questa è la differenza secodno me sostanziale.


Vedi stai generalizzando un fenomeno...
come ho già detto non mi interessa cosa fanno gli altri nel wx...
non ho sulle mie spalle il peso ed il dovere di "parlare" per il mondo del wx...
nè mi interessa farlo...
posso parlare solo per quello che sono io e che cerco io...
non rappresento lo stile...
rappresento solo quello che sono io e quella che è la mia esperienza e questo cerco di trasmettere ai miei allievi.


se voglio tenermi in forma e garantirmi un percorso di lunga e sana vita, ci sono altre attività che trattano questi argomenti sia a livello mentale che fisico,in maniera esaustiva e valida.


Non vedo perchè non possa voler fare questa cosa anche combattendo.


Non diventerò mai superman?
Pazienza...
Se incontro uno di thai mi gonfia?
Probabile e allora?
Il mio scopo non è diventare imbattibile, ma cercare di limitare i danni.
Il combattere per me è solo un mezzo per esprimermi e cercare anche altro...
non è il mio unico fine.


Sarò e resterò un pippone?
Sicuramente...
ma mi sarò divertito tanto ad esserlo, a stare fisicamente bene ed a vivere e trasmettere questa mia condizione con onestà :D

Non si può imparare a combattere senza combattere.         


Infatti proprio per questo motivo nel mio post ho detto:


Ci tengo però a specificare che il mio modo di praticare non è "new age" come potrebbe forse sembrare dalla piega che ha preso il topic...
ma parte sempre da una grossa base di sonori cartoni ;)




« Last Edit: February 29, 2012, 15:36:33 pm by urukhai »

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Re:Il Wx, il metodo e le scatole cinesi.
« Reply #52 on: February 29, 2012, 15:56:24 pm »
0
Vedi stai generalizzando un fenomeno...
come ho già detto non mi interessa cosa fanno gli altri nel wx...
non ho sulle mie spalle il peso ed il dovere di "parlare" per il mondo del wx...
nè mi interessa farlo...
posso parlare solo per quello che sono io e che cerco io...
non rappresento lo stile...
rappresento solo quello che sono io e quella che è la mia esperienza e questo cerco di trasmettere ai miei allievi.


se voglio tenermi in forma e garantirmi un percorso di lunga e sana vita, ci sono altre attività che trattano questi argomenti sia a livello mentale che fisico,in maniera esaustiva e valida.


Non vedo perchè non possa voler fare questa cosa anche combattendo.


Non diventerò mai superman?
Pazienza...
Se incontro uno di thai mi gonfia?
Probabile e allora?
Il mio scopo non è diventare imbattibile, ma cercare di limitare i danni.
Il combattere per me è solo un mezzo per esprimermi e cercare anche altro...
non è il mio unico fine.


Sarò e resterò un pippone?
Sicuramente...
ma mi sarò divertito tanto ad esserlo, a stare fisicamente bene ed a vivere e trasmettere questa mia condizione con onestà :D

Non si può imparare a combattere senza combattere.         


Infatti proprio per questo motivo nel mio post ho detto:


Ci tengo però a specificare che il mio modo di praticare non è "new age" come potrebbe forse sembrare dalla piega che ha preso il topic...
ma parte sempre da una grossa base di sonori cartoni ;)
[/quote]



Ciao Pietro,non voglio generalizzare ne tantomeno giudicare il tuo lavoro,non frequento i tuoi corsi quindi non posso farlo,ma qui si sta parlando di atteggiamento generale che c'è nell'ambiente Wing chun,si cerca di farlo passare per uno stile di combattimento completo che ha la risposta almeno teorica a tutte le fasi del combattimento; Stricking(lunga e media e corta distanza),corpo a corpo,lotta in piedi ed a terra e si vedono ragazzi che vanno in giro dicendo che loro potrebbero battersi ad armi pari con un grappler quanto con uno striker.
Così ,si crea confusione e gente che non sa quello che fa nel nome del wing chun, ma la cosa strana è che negli altri stili o am e( porto di nuovo ad esempio la thai) non succede.
In tutte le palestre di thai che ho girato non ho mai sentito un ragazzo,nemmeno il più esaltato pensare di potersela giocare con un grappler in un incontro di lotta senza specifiche conoscenze.
Perchè qui esiste questo tipo d'onestà?
Non c'è niente di male a dire che uno stile ha delle carenze,di solito chi è competente in tutto non sa un bel niente.

Qusta domanda invece la faccio a te personalmente,visto che insegni un metodo diverso,non credi sarebbe più giusto per te ed anche per altri che la pensano come te,un distaccamento dallo stile originale,parlo in termini di nome e tutto il resto,a mio modo di vedere le cose,si dovrebbe lasciare il wing chun "tradizionale da una parte" e creare un nuovo stile,magari più efficace nella realtà e chiamarlo diversamente,questa divisione porterebbe beneficio al tradizionale per i conservatori ed al funzionale per i rivoluzionari,non credi?
« Last Edit: February 29, 2012, 16:01:05 pm by THOR »

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Offline Yuen-Ming

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Re:Il Wx, il metodo e le scatole cinesi.
« Reply #53 on: February 29, 2012, 16:36:01 pm »
0
Come dicevo prima, bisognerebbe capire cosa è "marziale"...
qualcosa di relativo alla guerra?
Allora il 90% delle AM non sono marziali.

Io personalmente preferisco definire quello che faccio io come "arte e cultura del movimento"...

Cosa é marziale l'ho appena detto: un sistema di difesa della vita.

Comunque ok per "l'arte e cultura del movimento", a me "sport" continua a sembrare più appropriato ma quella é roba che fai tu quindi sei autorizzato a chiamarla come vuoi  ;D

Quote
Le AM cinesi nel corso dei secoli si sono involute e sono degenerate...
quel che è arrivato oggi purtroppo è spesso tutto fuorchè uno studio PRATICO.

Le AM cinesi sono degenerate, da un punto di vista marziale, soltanto con l'avvento della sicura società moderna. Tutte condizioni che al momento sono ulteriormente aggravate, nel senso di ancora migliorate, nel contesto in cui vivi. Dunque se cerchi di "modificare" quello che hai ricevuto in questo contesto andrai in contro con buona probabilità ad un ulteriore degenerazione, sempre dal punto di vista marziale (cioè ripeto della difesa della vita).

In questo senso dicevo che l'unica eventuale miglioria che puoi apportare riguarda l'aspetto sportivo, che tu chiami arte del movimento  :whistle:, perché operi in un contesto che in quella direzione é sicuramente avanzato.

Quote
Se nel passato i "maestri" potevano evolvere uno stile per mantenerlo vivo e attuale al contesto storico in cui vivevano, non capisco perchè non possa essere fatto anche oggi.

Te l'ho appena spiegato

Quote
Spesso invece si va da uno specialista del cuore, quando invece non serve perchè il problema sta altrove...
il dolore al cuore è solo un riflesso...
una conseguenza di altro...
l'abilità del medico "generico" di un tempo non era tanto nel risolvere il problema direttamente lui (anche, ma non solo), ma capire la problematica in generale e poi nel caso indirizzare da uno specialista.

Concordi allora di farti curare dallo specialista ?  :thsit:

YM

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Offline GiBi

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Re:Il Wx, il metodo e le scatole cinesi.
« Reply #54 on: February 29, 2012, 16:45:54 pm »
0
Mi spiego,partendo dal fatto che il wc è un sistema come un altro e che la differenza la fa la persona e non l'arte(cosa con cui concordo),

La differenza la fa la persona più il metodo con cui si allena. Non lo stile. Il metodo.
Alcune arti hanno avuto l'arguzia di adottare prima di altri delle metodologie moderne e quindi non hanno perso il loro "stile", li si riconosce comunque pur se si sono evolute nei metodi di allenamento (con tutto ciò che ne consegue), vedi la Thai.
Altri stili fanno fatica a farlo ma se lo fanno vengono tacciati di non esere più quel medesmo stile ma una magra copia degli altri, che, bontà loro,  all'evoluzione delle metodologie ci sono arrivate prima.
Personalmente questa "battaglia" non mi tocca più, non porto alcuna bandiera con su il nome di uno stile piuttosto che un altro.
Buona colpa è dei praticanti che tardano ad adottare nuove metodologie (no tecniche attenzione) con il solo ed unico scopo di rimanere "diversi" sul mercato, anche quando ciò porta solo svantaggi dal punto di vista funzionale.
Visto la situazione in ui versa il Wx al momento, vedo l'agonismo come una "metodologia" per appurare alcue cose (e non, come dicevo altrove,per sfornare campioni di KF e fare incetta di medaglie,  per quello ci vorrà ancora più tempo)


,nel senso che se io sono tanto per fare un esempio banale un discreto pugile e pratico da diversi anni anche il bjj avrò molta più possibilità di battere un praticante esperto di wing chun in un combattimento,perchè ho delle competenze diverse su diverse distanze del combattimento,cosa che un praticante wing chun non ha,poi se al posto di insegnare wing chun io insegno un insieme di bjj,muay thai e chi più ne ha più ne metta chiamandolo evoluzione del wing chun(cosa che ormai si legge in un sito si e l'altro pure),allora si entra in un circolo vizioso e conveniente per venditori di fumo ed allievi psicologicamnete fragili e diventa difficile capire cosa sia il wing chun e se tale stile esista o sia mai esistito.

Lapilassiano. Ecco perchè sostengo che sia importante capire il campo di applicazione del Wx, perchè con la scusa che è fatto di principi e non di tecniche, si possono introdure all'interno tante tecniche di altri stili "giustificandoli" con la storia dei principi.
Nessuno introdurrebbe il jab all'interno del judo, perchè è chiaro a tutti che il judo è uno stile di lotta e non di colpi.
Facciamo chiarezza qual'è l'ambito del Wx prima e poi possiamo parlare del resto.
Io ammetto nero su bianco che NON esiste la lotta a terra nel Wx, di conseguenza qualsiasi cosa verte su quel tema è chiaro e limpido che lo prendo dal bjj.

   


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urukhai

Re:Il Wx, il metodo e le scatole cinesi.
« Reply #55 on: February 29, 2012, 16:55:31 pm »
0
Ciao Pietro,non voglio generalizzare ne tantomeno giudicare il tuo lavoro,non frequento i tuoi corsi quindi non posso farlo,ma qui si sta parlando di atteggiamento generale che c'è nell'ambiente Wing chun,si cerca di farlo passare per uno stile di combattimento completo che ha la risposta almeno teorica a tutte le fasi del combattimento; Stricking(lunga e media e corta distanza),corpo a corpo,lotta in piedi ed a terra e si vedono ragazzi che vanno in giro dicendo che loro potrebbero battersi ad armi pari con un grappler quanto con uno striker.
Così ,si crea confusione e gente che non sa quello che fa nel nome del wing chun, ma la cosa strana è che negli altri stili o am e( porto di nuovo ad esempio la thai) non succede.
In tutte le palestre di thai che ho girato non ho mai sentito un ragazzo,nemmeno il più esaltato pensare di potersela giocare con un grappler in un incontro di lotta senza specifiche conoscenze.
Perchè qui esiste questo tipo d'onestà?
Non c'è niente di male a dire che uno stile ha delle carenze,di solito chi è competente in tutto non sa un bel niente.


Se vogliamo parlare di atteggiamento generale tipico e comune del mondo del wx, allora sono perfettamente d'accordo con questo tuo discorso e sono il primo schifato ed inorridito da quel modo di essere e porsi.



Qusta domanda invece la faccio a te personalmente,visto che insegni un metodo diverso,non credi sarebbe più giusto per te ed anche per altri che la pensano come te,un distaccamento dallo stile originale,parlo in termini di nome e tutto il resto,a mio modo di vedere le cose,si dovrebbe lasciare il wing chun "tradizionale da una parte" e creare un nuovo stile,magari più efficace nella realtà e chiamarlo diversamente,questa divisione porterebbe beneficio al tradizionale per i conservatori ed al funzionale per i rivoluzionari,non credi?


Infatti è una cosa che stiamo valutando da parecchio tempo...
il dilemma è se questa scelta possa sul serio andare a portare un beneficio oppure se andrà a generare solo ulteriori attacchi mirati da un lato perchè siamo dei blasfemi che non hanno capito nulla della tradizione e dall'altra perchè esistono cose che sono di certo migliori e non ha senso reinventare la ruota?!


Concordi allora di farti curare dallo specialista ?  :thsit:


Se me lo consiglia un medico vecchio stampo sicuramente :P

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Offline THOR

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Re:Il Wx, il metodo e le scatole cinesi.
« Reply #56 on: February 29, 2012, 17:00:37 pm »
0
,nel senso che se io sono tanto per fare un esempio banale un discreto pugile e pratico da diversi anni anche il bjj avrò molta più possibilità di battere un praticante esperto di wing chun in un combattimento,perchè ho delle competenze diverse su diverse distanze del combattimento,cosa che un praticante wing chun non ha,poi se al posto di insegnare wing chun io insegno un insieme di bjj,muay thai e chi più ne ha più ne metta chiamandolo evoluzione del wing chun(cosa che ormai si legge in un sito si e l'altro pure),allora si entra in un circolo vizioso e conveniente per venditori di fumo ed allievi psicologicamnete fragili e diventa difficile capire cosa sia il wing chun e se tale stile esista o sia mai esistito.

Lapilassiano. Ecco perchè sostengo che sia importante capire il campo di applicazione del Wx, perchè con la scusa che è fatto di principi e non di tecniche, si possono introdure all'interno tante tecniche di altri stili "giustificandoli" con la storia dei principi.
Nessuno introdurrebbe il jab all'interno del judo, perchè è chiaro a tutti che il judo è uno stile di lotta e non di colpi.
Facciamo chiarezza qual'è l'ambito del Wx prima e poi possiamo parlare del resto.
Io ammetto nero su bianco che NON esiste la lotta a terra nel Wx, di conseguenza qualsiasi cosa verte su quel tema è chiaro e limpido che lo prendo dal bjj.

   
[/quote]



Concordo pienamente con Gibi,a tal proposito vi cito che tre giorni fa,mi sono allenato con un amico che pratica Wing chun da un pò di anni,che continuava a ripetermi del discorso lotta,io pratico bjj da pochissimo tempo e non mi è costato nessun sacrificio dimostrargli che quello che pratica all'interno del suo wing chun e lungi dall'essere lotta.
Bisogna fare chiarezza come prima cosa,si deve capire cos'è il wing chun,io non l'ho capito ancora e mi sa che nemmeno molti maestri e praticanti.

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Offline THOR

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Re:Il Wx, il metodo e le scatole cinesi.
« Reply #57 on: February 29, 2012, 17:02:50 pm »
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Pietro secondo me dovreste proseguire lungo la vostra strada,piuttosto che una cosa antica e tradizionale, ma inutile ed insensata,meglio una recente ,ma realistica ed efficace.

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Offline Dynamic

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Re:Il Wx, il metodo e le scatole cinesi.
« Reply #58 on: February 29, 2012, 17:11:41 pm »
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1 La differenza la fa la persona più il metodo con cui si allena. Non lo stile. Il metodo.

2 Alcune arti hanno avuto l'arguzia di adottare prima di altri delle metodologie moderne

3 Io ammetto nero su bianco che NON esiste la lotta a terra nel Wx, di conseguenza qualsiasi cosa verte su quel tema è chiaro e limpido che lo prendo dal bjj.

   

in linea generale sono in accordo con il punto 1.... generalizzando, quindi, tutte le arti marziali tradizionali che non hanno adottato un metodo idoneo sono caratterizzate dagli stessi "bugs".... la scelta del "metodo" deve anche essere relazionata ai risultati che vogliamo ottenere. Certamente le AM sono/dovrebbero essere "arti da lotta" (o come preferite chiamarle). La lotta/combattimento però ha vari livelli di "specializzazione" (che comportano anche una serie di "effetti" sul corpo del praticante).

Il mio regime di allenamento (parlo in prima persona) per forza di cose non potrà mai essere al pari di quello di un professionista (ma anche di un semi-professionista): il primo problema sono le ore di allenamento (io reputo già ottima la possibilità di allenarmi un ora al giorno - 7h a settimana). Detta terra terra, non credo che un amatore/appassionato di am tradizionali possa lontanamente competere con un professionista di SDC (questo generalizzando... ovviamente)

Partendo da questo presupposto, il punto 2 è IMHO un po fuorviante perchè il "metodo degli SDC" è funzionale in un contesto di SDC dove oltre ad un aspetto tecnico è anche fondamentale poter stare sul ring/tatami per tot minuti/riprese. Le metodologie "moderne"non per forza sono funzionali al regime di allenamento adottato. Per esempio (ma io sono un "caso raro") se dovessi inserire nella mia "ora giornaliera" 30 min di preparazione cardio (per es) poi mi rimarrebbero solo altri 30 min per allenarmi nel "metodo" utile ad "evolvere" il mio sistema... diciamo che il "metodo" deve "calzare con lo stile" praticato, e non è detto che un metodo funzionale per un determinato stile (o sdc) lo sia anche per altri "stili".... ovviamente IMHO  ;D

"Change involves carrying out an activity against the habit of life"

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Offline GiBi

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Re:Il Wx, il metodo e le scatole cinesi.
« Reply #59 on: February 29, 2012, 17:13:15 pm »
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Concordo pienamente con Gibi,a tal proposito vi cito che tre giorni fa,mi sono allenato con un amico che pratica Wing chun da un pò di anni,che continuava a ripetermi del discorso lotta,io pratico bjj da pochissimo tempo e non mi è costato nessun sacrificio dimostrargli che quello che pratica all'interno del suo wing chun e lungi dall'essere lotta.

Hai fatto un gran bel favore al tuo amico  ;)

Bisogna fare chiarezza come prima cosa,si deve capire cos'è il wing chun,io non l'ho capito ancora e mi sa che nemmeno molti maestri e praticanti.

Su questo non c'è dubbio. Ci fosse chiarezza sarebbe tutto più semplice. E, ancora una volta,sostengo che il problema è andato talmente avanti che l'unico modo di resettare è introdurre l'agonismo, così parlano i fatti, tutti osservano e se ne traggono le conclusioni.
Poi, solo poi, si inizia a parlare di metodo corretto, di tecniche e di principi, diveramente ognuno dirà (in buona o cattiva fede) di essere in ragione e gli altri nel torto.
E ancora una volta dico che non lo si farebbe per creare campioni e dare medaglie, uno può anche perdere l'incontro ma dimostrare di aver utilizzato in maniera degna le tecniche del Wx.
Ad oggi il Wx NON lo si vede manco quando uno le prende!
Non scherzo: non si vede nessuno che le dausando i canoni del Wx , quelli che le prendono è perchè non hanno eseguito bene il Wx...bbbhhhòòò..
Ci rendiamo conto della confusione che c'è in giro?