Concordo con Iommi e Clode.
L'importante è che gli si dica prima che si porteranno colpi più pesanti, spiegandogli il perché, in modo da metterlo "spalle al muro" e dargli una svegliata, ma sempre con onestà e criterio.
Poi (dimenticavo), ho notato che a volte questo tipo di praticante ha una fase "ricettiva", in cui deve per forza "subire" e assimilare la pratica prima di "produrre" qualcosa in autonomia, un pò più linga di quella degli altri. Magari perché alla fine vuole essere davvero sicuro di capire bene. Anch'io, in questo senso, sono un pò "lento" a mettere subito in pratica quello che studio, più o meno per lo stesso motivo, anche se per fortuna non mi blocco del tutto.
Ma vale lo stesso discorso: somministrare dello stress in modo da determinare una qualsivoglia reazione, sulla quale poter poi costruire un bagaglio tecnico. A maggior ragione quando si parla di armi bianche, "emotivamente" più pericolose di pugni e calci (cioè, la strizza di solito è maggiore..).
Però, a questo punto bisognerebbe sapere quanto tempo di pratica ha l'amico/allievo di LucaSan...
Come sempre, i miei due centesimi di euro.