Le trazioni alla sbarra van trattate alla stregua di altri esercizi, ricordando solo che noi uomini non viviamo appesi alle braccia tutto il giorno.
Questo significa che se non abbiamo dimestichezza né abitudine, ci vorrà un po' di tempo dedicato all'adattamento, sia fisico che mentale.
Detto questo c'è da dire che i margini di miglioramento, nella fase iniziale, sono ampi. Più si va avanti e più si raggiunge un plateau, per cui c'è necessità, se si vuol incrementare il numero di trazioni fatte, di lavorare specificamente su una serie di cose classiche: aumento della forza (e quindi introduzione di sovraccarichi), lavori nell'anaerobico lattacido (circuiti di trazioni, ad esempio), miglioramento della precisione del gesto.
Personalmente ho imparato a dare il giusto peso alle trazioni con gli anni... nel senso che io che arrampico ho visto passare le varie fasi (periodo in cui la gente cominciava a prendere in considerazione il lavoro a secco, esagerazioni del lavoro a secco, ricalibratura, etc.).
Nel periodo in cui ci lavoravo di più, oltre a trazioni con sovraccarichi per me importanti (sono arrivato fino a 3 serie da 1 movimento con 40 kg di sovraccarico), facevo il classico metodo bulgaro: 10 serie da 10 trazioni, solo che io non le facevo alla sbarra ma al trave, quindi con una presa molto più svantaggiosa rispetto a una sbarra.
Arrivavo fino a fare quasi una trazione su un braccio solo, ma poi abbandonai, anche se mi mancava veramente pochissimo.