Le trazioni alla sbarra

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Offline Darth Dorgius

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Re:Le trazioni alla sbarra
« Reply #435 on: February 19, 2014, 08:59:33 am »
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e me lo immagino com'è generato bene.. tu non riesci a farne una, e lui ti chiede di farne svariate decine,

Me le fa fare negative, ovviamente.

unitamente a un altro esercizio che, se non ricordo male, interessa pure l'antagonista del muscolo maggiormente coinvolto.. chi l'ha pensata, Zichichi?

Sul fatto di allenare muscoli antagonisti nella stessa sessione esistono svariate scuole di pensiero. Io personalmente l'ho iniziato a fare l'anno scorso e comunque ho visto maggiori risultati così che non prima. :)
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Offline Dipper

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Re:Le trazioni alla sbarra
« Reply #436 on: February 19, 2014, 09:02:20 am »
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Cosa pensavi Happo?

Dorje, più tardi scrivo.
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Re:Le trazioni alla sbarra
« Reply #437 on: February 19, 2014, 09:47:29 am »
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Cosa pensavi Happo?


pensavo stessi parlando in particolare di quella fase in cui riesci a farne alcune ma ancora non abbastanza perché sia opportuno iniziare a zavorrarasi. tipo: uno che riesce a fare 5 o 6 serie da 5, 6 o 7 chinups o pullups e vuole aumentare il volume, oltre a inserire l'esercizio all'interno di un programma di forza generale, come può ottimizzare l'esercizio in sé ai fini dell'aumento del numero di ripetizioni? sapresti farmi un esempio in termini di: serie, ripetizioni, recuperi, modalità di esecuzione? ha senso porre la domanda in questi termini?
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Re:Le trazioni alla sbarra
« Reply #438 on: February 19, 2014, 10:26:50 am »
+1
Cosa pensavi Happo?


pensavo stessi parlando in particolare di quella fase in cui riesci a farne alcune ma ancora non abbastanza perché sia opportuno iniziare a zavorrarasi. tipo: uno che riesce a fare 5 o 6 serie da 5, 6 o 7 chinups o pullups e vuole aumentare il volume, oltre a inserire l'esercizio all'interno di un programma di forza generale, come può ottimizzare l'esercizio in sé ai fini dell'aumento del numero di ripetizioni? sapresti farmi un esempio in termini di: serie, ripetizioni, recuperi, modalità di esecuzione? ha senso porre la domanda in questi termini?
io avevo trovato un metodo semplice ma che dava i suoi frutti: stabilisci un massimale facendo una serie a sfinimento, poi fai la "metà del massimale X10 serie" con più di 3 min di riposo, una o due volte alla settimana, quando te la senti aumenti di una ripetizione una o progressivamente più serie.

Questo esula però tutto il discorso di Tobigeri che credo sia comunque da affrontare prima  :)

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Offline happosai lucifero

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Re:Le trazioni alla sbarra
« Reply #439 on: February 19, 2014, 10:47:25 am »
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sì, anch'io faccio qualcosa della genere, però mi chiedevo se ci fosse qualche modo per ottimizzare
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Offline Dipper

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Re:Le trazioni alla sbarra
« Reply #440 on: February 19, 2014, 13:24:21 pm »
+2
sì, anch'io faccio qualcosa della genere, però mi chiedevo se ci fosse qualche modo per ottimizzare
Come anticipavo, avendo a disposizione se' stessi, una sbarra, e la sola possibilità di ricorrere all'esercizio in se', sicuramente il metodo di Iommi è meglio dell'esaurimento (sempre presupposto lo scopo).

Quante serie quante ripetizioni onestamente non è possibile dirlo così, se fai i row ti direi sicuramente non più di 10 / 12 ripetizioni con attenzione al TUT per un approccio all'ipertrofia, meno e più dinamiche per la forza. Serie solitamente da 3 a 5, ma possono essere molte di più se usi il programma postato da Iommi. Recuperi sicuramente completi fino a quando l'esercizio costituisce uno sforzo submassimale. Generalmente gli esercizi di trazione vengono dopo quelli di spinta, ma anche qui dipende, per esempio potresti decidere di alternare sedute in cui sacrifichi un po' la successione solitamente indicata per una funzionalità generale in nome di uno specifico obiettivo, a sedute dove invece cerchi di fare quello che puoi dopo gli altri esercizi (squat o panca, per esempio), in questo secondo caso è chiaro che un row può permetterti di modulare meglio il carico in funzione dell'affaticamento generale accumulato, posto sempre l'obiettivo di incrementare la performance. Chiaro che un Nicola o un Uà che hanno buoni / ottimi rapporti di forza relativa avranno bisogno di altri accorgimenti e non avranno problemi a spararsi serie da 10 o 15 anche in stato di affaticamento e si dovranno trovare degli stimoli più sofisticati.
Importante comunque la frequenza dello stimolo per produrre adattamenti importanti.
Ad ogni modo, quando raggiungi un plateau, è sempre necessario variare un po' (o molto) e questa cosa ricorre ciclicamente.

Rimanendo sullo spannometrico e sul supersemplice, ti confermo quindi che il metodo indicato da Iommi per serie e ripetizioni può essere valido. Se vuoi restare sul corpo libero, tra i programmi preconfezionati, lasciando perdere serie e ripetizioni (che mi paiono buttate un po' a caso), le variazioni e la progressione di esercizi BW del programma Convict Conditioning possono essere interessanti.
« Last Edit: February 19, 2014, 13:28:33 pm by Tobigeri Baa-san »
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Re:Le trazioni alla sbarra
« Reply #441 on: February 19, 2014, 13:37:27 pm »
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Se vuoi restare sul corpo libero, tra i programmi preconfezionati, lasciando perdere serie e ripetizioni (che mi paiono buttate un po' a caso), le variazioni e la progressione di esercizi BW del programma Convict Conditioning possono essere interessanti.

Cercherò. Thks.

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Re:Le trazioni alla sbarra
« Reply #442 on: February 19, 2014, 15:20:56 pm »
0
Convict conditioning è famoso tra i fanatici del solo bodyweight.
Invero, qui in Europa sta invece spopolando il metodo Lafay, sebbene più complesso.

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Re:Le trazioni alla sbarra
« Reply #443 on: February 19, 2014, 15:47:52 pm »
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Ricordo di un drill instructor USMC che usò reclute come cavie per un suo personale metodo che si rivelò ottimo.
Vediamo se lo ritrovo.

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Re:Le trazioni alla sbarra
« Reply #444 on: February 19, 2014, 15:55:57 pm »
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Re:Le trazioni alla sbarra
« Reply #445 on: February 19, 2014, 16:44:41 pm »
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Re:Le trazioni alla sbarra
« Reply #446 on: February 19, 2014, 17:25:44 pm »
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Ryojin, dai un' opinione sulle due cose che ho postato.

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Offline Dipper

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Re:Le trazioni alla sbarra
« Reply #447 on: February 19, 2014, 18:19:34 pm »
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Appena ho un attimo me le guardo :thsit:
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Re:Le trazioni alla sbarra
« Reply #448 on: February 20, 2014, 13:30:42 pm »
+1
Il Recon (ho visto solo la tabella, non mi pare ci siano variazioni previste) non mi piace, i set sono troppo definiti e non tengono conto del fatto che non è detto che chi fa 6 ripetizioni riesca a farne 5 e ancora 5 (per esempio). Non mi piace inoltre che ci si debba fermare solo quando l'atleta è in stallo. Personalmente non lo consiglierei.
Anche il programma del secondo post per quanto mi riguarda è poco valido e non è altro che una variazione del tema "fanne finche scoppi" (spesso i programmi apacciati per innovativi sono in realtà la solita minestra con un topping diverso).
Mi piace un filino di più l'Armstrong perchè introduce un minimo di variazione negli approcci e, sebbene ci sia ancora molta enfasi sull'esaurimento, si intravede un tentativo di costruire qualcosa di un po' più articolato. 5 giorni a settimana comunque sono tanti, io cercherei di definire un numero di sedute meno standardizzato e più consono all'atleta. Dei tre sicuramente questo è il migliore (o il meno peggio).
Il programma di Iommi (ormai l'ho battezzato così), nella sua semplicità per me continua a essere il preferibile rispetto a tutti questi.

Io personalmente, per uno che ha problemi a mettere 10 trazioni in fila, sono per un approccio molto semplice orientato a quello che in realtà è e dovrebbe essere, ovvero un aumento di forza massimale (principalmente) e forza resistente (secondariamente). Quindi recuperi completi tra le serie, esplosività del movimento, stimolazione della catena muscolare con una molteplicità di esercizi in multifrequenza (senza eccessi tipo 5 volte a settimana), adeguati recuperi tra le sedute.
In merito ai burpees un approccio del genere ha avuto un buon payback. Sottolineo che questa cosa può andare bene per un ciccione impastato come me, per chi ha una buona forza relativa altro discorso (a meno che non vogliano tirarsi su con sovraccarichi importanti).
Per inciso, finora io stesso ho adottato modelli molto rudimentali simili ai primi 2 perchè impegnato a costruirmi il resto del programma (casino...), con un traguardo di 6 chinup in fila seguito da uno stallo, ma ho intenzione di sperimentare, non appena sistemo il mio problemuccio alle spalle, cambierò completamente.
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Re:Le trazioni alla sbarra
« Reply #449 on: February 20, 2014, 14:25:21 pm »
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Tobigeri tu dici di mettere le trazioni alla fine dell'allenamento,personalmente dato che le devo fare per un esame insieme ad altri esercizi,al momento le dopo addominali e iperestensioni del busto e  prima come pre affaticamento prima di passare a fare panca ed altri esercizi.

In generale ho ricominciato ad allenarmi da metà gennaio 2 volte a settimana e faccio 3 seria da 5 ripetizioni con un recupero di 60'' tutte pull up con presa larga,ma le ultime ripetizioni della terza serie vi cago addosso per finirle.
Per il prossimo dato che devo arrivare a fare un'unica serie con 10 ripetizioni minimo,voglio arrivare al massimo in 3 mesi arrivare a farle almeno una serie da 12 ripetizioni per poter togliermi la parte sulle trazioni e poi da li lavorare ancora.

Va bene?
Consigli?
Su rriatu a San Francisco/nun sapendo come agiscu/cu nu vecchiu camburrista/m'aggiu misu a pazziar./Pazziando e pazziando/di curtellu e di bastone/per sfregiar stu carognone/che tradisce la società./Mo si presenta nu picciottellu/culla coppola de sgarru/esci fore maresciallo/ca la faccie taggiu sfregiar./Mo se presenta nu capuposto/culla coppola de sgarru/co nu bastoncinu a manu/cinque lire tu m'ai dar./Cinque lire ieu nun le tegnu/cinque lire nu tel le do/si picciottu de prtima uscita/nu ppartieni alla società./Società cunsegna é bona/di curtellu e di bastone/per sfre