L'angolo del libro

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Offline cooks71

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Re:L'angolo del libro
« Reply #225 on: September 07, 2012, 15:39:31 pm »
0
Recensione di No Easy Day pubblicata sul mio Blog (ho dovuto ricredermi): http://francescocotti.blogspot.it/2012/09/recensione-di-no-easy-day-firsthand.html
"Great things have small beginnings, sir."
Lawrence Of Arabia (1962)

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Offline Bellerofönte

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Re:L'angolo del libro
« Reply #226 on: October 26, 2012, 10:23:33 am »
+1
Ho comprato: "La Famiglia Gracie" Jute sport ed.
Per ora sembra interessante.
Sto leggendo anche "Survivor" del Palaniuk  :thsit:
"Costantemente mantenersi presenti dentro la propria pelle, esercitarsi, avere una condotta particolare, disprezzare il facile comodo, disprezzare l’inutile lusso, essere uomini raffinati, ma essere uomini fermi. Mantenere la fedeltà della parola. E nel fisico esercitarci a combattere."

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Offline Krypteia

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Re:L'angolo del libro
« Reply #227 on: October 30, 2012, 16:20:17 pm »
0
Ieri ho letto "La progenie", di Guillermo del Toro e Chuck Hogan.
Roba di vampiri.
Non male, è il primo di una trilogia - spero di riuscire a spararmi gli altri due nei prossimi giorni.
Der Vogel kämpft sich aus dem Ei. Das Ei ist die Welt. Wer geboren werden will, muss eine Welt zerstören. Der Vogel fliegt zu Gott. Der Gott heisst Abraxas.

La vita non mi ha mai interessato quanto l'evasione dalla vita stessa.


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Offline Pallozoid

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Re:L'angolo del libro
« Reply #228 on: October 30, 2012, 23:08:05 pm »
0
Ieri ho letto "La progenie", di Guillermo del Toro e Chuck Hogan.
Roba di vampiri.
Non male, è il primo di una trilogia - spero di riuscire a spararmi gli altri due nei prossimi giorni.
Ottimo,ce l'ho da un anno ma devo ancora iniziarlo.

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Offline Krypteia

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Re:L'angolo del libro
« Reply #229 on: October 31, 2012, 00:29:41 am »
0
A tratti mi ha ricordato un po' "Hanno sete", un vecchio libro di McCammon.
Comunque mi è piaciuto, poi ti dico gli altri.
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Offline orsobruno77

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Re:L'angolo del libro
« Reply #230 on: November 01, 2012, 13:19:51 pm »
+2
Ho comprato: "La Famiglia Gracie" Jute sport ed.
Per ora sembra interessante.
Sto leggendo anche "Survivor" del Palaniuk  :thsit:


benvenuto nel mondo di Chuck!

io sto leggendo "La vita, l'universo e altro" di Douglas Adams. simpatico e brillante.

Se avete 30minuti, "Io e Te" di Ammaniti...ma che siano 30 minuti dopo i quali non avete altro da fare, è corto come libro, ma molto intenso. Bello.

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Offline Andy

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Re:L'angolo del libro
« Reply #231 on: November 01, 2012, 14:20:58 pm »
+1
Appena finito "La Svastica sul Sole" di Philip K. Dick.

Fantastica ambientazione...le storie...boh. Tranne quella del complotto politico, tutte le altre sono utili giusto per delineare la società. Per il resto, le ho trovate di un inutilità unica....non mi hanno proprio lasciato nulla.
Ma l'ambientazione rimane uno spettacolo, fantasticamente caratterizzata.

« Last Edit: November 01, 2012, 14:25:29 pm by AndyZ »

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Offline Krypteia

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Re:L'angolo del libro
« Reply #232 on: November 03, 2012, 11:45:04 am »
0
Ieri ho letto "La progenie", di Guillermo del Toro e Chuck Hogan.
Roba di vampiri.
Non male, è il primo di una trilogia - spero di riuscire a spararmi gli altri due nei prossimi giorni.

Sono quasi a metà di Notte Eterna, l'ultimo della trilogia.
Una bella storia, molto cinematografica. Spero solo che il finale, come spesso avviene in questi casi, non rovini tutto.
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Offline Zìxué

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Re:L'angolo del libro
« Reply #233 on: December 08, 2012, 19:58:02 pm »
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Williams, Bernard - Genealogia della verità. Storia e virtù del dire il vero - Fazi

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Offline Zìxué

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Re:L'angolo del libro
« Reply #234 on: December 14, 2012, 13:13:33 pm »
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R. A. Dahl - Sulla democrazia - Laterza

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J. Habermas - Questa Europa è in crisi - Laterza

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Offline Takuanzen

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Re:L'angolo del libro
« Reply #235 on: December 14, 2012, 17:48:48 pm »
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Wow!! Ti interessi di filosofia politica per motivi personali o studio/ricerca? Ottime letture, per ora tra questi conosco meglio solo Habermas. ;)
« Last Edit: December 18, 2012, 11:02:12 am by Tak Z Project »

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Offline Zìxué

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Re:L'angolo del libro
« Reply #236 on: December 14, 2012, 18:45:38 pm »
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Wow!! Ti interessi di filosofia politica per motivi personali o studio/ricerca?

Interesse personale.

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Ottime letture (...)

Grazie.  :)
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Offline Rev. Madhatter

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Re:L'angolo del libro
« Reply #237 on: December 17, 2012, 21:11:49 pm »
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Che titoli "ispirosi" questo signore, ci racconti un po' il suo pensiero?
Peccato che la stupidità non sia dolorosa.
(A. S. LaVey )

il test d'ingresso funziona così
"ISCRIVITI GRATIS
va bene
SONO CENTO €
ma avevate detto gratis
SONO PER LE SPESE DI SEGRETERIA ..."

se ti lamenti, non sei adatto ad essere munto, altrimenti cerimonia del the in arrivo e tutti col collo gonfio ad accoglierti

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Offline Zìxué

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Re:L'angolo del libro
« Reply #238 on: December 18, 2012, 18:40:41 pm »
+2
Che titoli "ispirosi" questo signore, ci racconti un po' il suo pensiero?

Raccontare il suo pensiero? Uhm... potrebbero venirne fuori una dozzina di tesi laurea e tre-quattro tesi di dottorato, a spanne...

Facciamo così, do un "assaggio", sintetizzando a modo mio la prima lezione di "Libertà attiva", più informazioni sparse.

- D. definisce se stesso un “incorreggibile illuminista, che perciò si trova bene nel XVIII secolo”, anche se con una punta[1] di scetticismo nei confronti di una visione “ottimista”. Secondo D. benessere e democrazia non sono processi strettamente legati e inevitabili e, anzi, per tenerli assieme è necessaria una attività in tale direzione, altrimenti è probabile che il mondo che conosciamo possa cambiare in peggio.
Benessere economico di uno Stato e “democrazia” viaggiano a velocità diverse e spesso il primo è molto più lento della seconda, mettendo a rischio la tenuta delle democrazie “nascenti”.

- D. afferma che la maggior parte degli esseri umani non è stata mai così bene[2], pur con tutti i “però” del caso. Dire che non siamo mai stati così bene significa per D. che gli uomini hanno reali possibilità di scelta.
Il benessere umano si misura in termini di chances di vita, che possono essere opzioni di scelta (entitlements – diritti positivi) tipo il diritto di voto in presenza di più candidati o partiti tra i quali scegliere; oppure possono essere offerte (provisions), quali il lavoro o il welfare. D. tiene ben distinti i concetti di entitlements e provisions, sebbene in alcuni ordinamenti costituzionali[3] l’utilizzo dell’unico termine “diritto” crea, a suo modo di vedere, incongruenze e paradossi[4].

- Per D. la “politica delle libertà” non è aggrapparsi allo status quo, bensì agire fattivo nel continuo costruire le basi e i presupposti per tale politica, affrontando i continui pericoli che ogni democrazia prima o poi[5] si trova ad affrontare. Il fine ultimo di tale “libertà attiva” è l’estensione delle chances di vita dei migliori a tutti gli altri, per questo motivo ritiene utile, se non proprio opportuno, garantire una base comune di provisions (quale può essere un reddito minimo garantito), al fine di impedire che le inevitabili diseguaglianze di una società liberale e democratica si trasformino in privilegio per pochi a danno dei molti.

- Uno dei fondamenti di D., che pervade tutte le sue opere[6], è che l'ordine liberale poggia su due pilastri, la democrazia e il dominio del diritto: la prima è inevitabilmente incompiuta e perciò da costruire/ricostruire continuamente; il secondo è ancora incompiuto, soprattutto a livello internazionale, sia a livello europeo (UE) sia a livello mondiale (ONU, NATO, ecc...), ma anche nelle "moderne" democrazie non è che se la passi benissimo...

Si può essere d'accordo o meno con le tesi di D., ma secondo me è comunque un autore da leggere: Vivamente consigliato.
 1. Grande?
 2. E’ evidente che si riferisce al mondo occidentale industrializzato.
 3. Come il nostro
 4. D. sostiene (in altra sede) che il lavoro non può essere considerato un “diritto” alla stregua del diritto di voto, in quanto nessun giudice può obbligare una azienda ad assumere personale, ne può condannarla perché non assume dei lavoratori.
 5. Ciclicamente?
 6. Che a me richiama "Il principato democratico" di Danilo Zolo
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Offline Rev. Madhatter

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Re:L'angolo del libro
« Reply #239 on: December 18, 2012, 19:48:30 pm »
+1
Che titoli "ispirosi" questo signore, ci racconti un po' il suo pensiero?

Raccontare il suo pensiero? Uhm... potrebbero venirne fuori una dozzina di tesi laurea e tre-quattro tesi di dottorato, a spanne...

Facciamo così, do un "assaggio", sintetizzando a modo mio la prima lezione di "Libertà attiva", più informazioni sparse.

- D. definisce se stesso un “incorreggibile illuminista, che perciò si trova bene nel XVIII secolo”, anche se con una punta[1] di scetticismo nei confronti di una visione “ottimista”. Secondo D. benessere e democrazia non sono processi strettamente legati e inevitabili e, anzi, per tenerli assieme è necessaria una attività in tale direzione, altrimenti è probabile che il mondo che conosciamo possa cambiare in peggio.
Benessere economico di uno Stato e “democrazia” viaggiano a velocità diverse e spesso il primo è molto più lento della seconda, mettendo a rischio la tenuta delle democrazie “nascenti”.

- D. afferma che la maggior parte degli esseri umani non è stata mai così bene[2], pur con tutti i “però” del caso. Dire che non siamo mai stati così bene significa per D. che gli uomini hanno reali possibilità di scelta.
Il benessere umano si misura in termini di chances di vita, che possono essere opzioni di scelta (entitlements – diritti positivi) tipo il diritto di voto in presenza di più candidati o partiti tra i quali scegliere; oppure possono essere offerte (provisions), quali il lavoro o il welfare. D. tiene ben distinti i concetti di entitlements e provisions, sebbene in alcuni ordinamenti costituzionali[3] l’utilizzo dell’unico termine “diritto” crea, a suo modo di vedere, incongruenze e paradossi[4].

- Per D. la “politica delle libertà” non è aggrapparsi allo status quo, bensì agire fattivo nel continuo costruire le basi e i presupposti per tale politica, affrontando i continui pericoli che ogni democrazia prima o poi[5] si trova ad affrontare. Il fine ultimo di tale “libertà attiva” è l’estensione delle chances di vita dei migliori a tutti gli altri, per questo motivo ritiene utile, se non proprio opportuno, garantire una base comune di provisions (quale può essere un reddito minimo garantito), al fine di impedire che le inevitabili diseguaglianze di una società liberale e democratica si trasformino in privilegio per pochi a danno dei molti.

- Uno dei fondamenti di D., che pervade tutte le sue opere[6], è che l'ordine liberale poggia su due pilastri, la democrazia e il dominio del diritto: la prima è inevitabilmente incompiuta e perciò da costruire/ricostruire continuamente; il secondo è ancora incompiuto, soprattutto a livello internazionale, sia a livello europeo (UE) sia a livello mondiale (ONU, NATO, ecc...), ma anche nelle "moderne" democrazie non è che se la passi benissimo...

Si può essere d'accordo o meno con le tesi di D., ma secondo me è comunque un autore da leggere: Vivamente consigliato.
 1. Grande?
 2. E’ evidente che si riferisce al mondo occidentale industrializzato.
 3. Come il nostro
 4. D. sostiene (in altra sede) che il lavoro non può essere considerato un “diritto” alla stregua del diritto di voto, in quanto nessun giudice può obbligare una azienda ad assumere personale, ne può condannarla perché non assume dei lavoratori.
 5. Ciclicamente?
 6. Che a me richiama "Il principato democratico" di Danilo Zolo

Ok,autore venduto: un testo con cui cominciare eche magari sia un po' panoramico?
Poi finisce in lista  :sur:
Peccato che la stupidità non sia dolorosa.
(A. S. LaVey )

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va bene
SONO CENTO €
ma avevate detto gratis
SONO PER LE SPESE DI SEGRETERIA ..."

se ti lamenti, non sei adatto ad essere munto, altrimenti cerimonia del the in arrivo e tutti col collo gonfio ad accoglierti