L'angolo del libro

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Re:L'angolo del libro
« Reply #300 on: September 02, 2013, 13:58:31 pm »
+3
Se vi piace l'horror stile Lovecraft, cercate di recuperare qualche antologia di Robert Bloch.
Infatti i due si conoscevano e più volte hanno giocato fra di loro, ispirandosi a vicenda per i protagonisti delle proprie storie.
Non so se esista ancora in commercio, ma in assoluto la sua più bella antologia di racconti è Il dio che uscì dalla tomba.
Mentre i suoi romanzi lunghi (Gotico americano, Psycho, Jack lo squartatore, ecc.) non mi sono particolarmente piaciuti.
Improvvisare, adattarsi e raggiungere lo scopo.

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Offline Gargoyle

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Re:L'angolo del libro
« Reply #301 on: September 03, 2013, 17:51:12 pm »
+1
Il canto delle manere



di Mauro Corona
Spoiler: show

personaggio  :)


La manéra è la scure dei boscaioli di Erto. Nessuno come Santo della Val, che abbiamo già incontrato in Storia di Neve, ne conosce il filo della lama, l'equilibrio del manico, nessuno come lui sa ascoltare il canto che si alza dalle manére quando i boscaioli entrano a far legna nei boschi. Santo è il migliore tra di loro, il bosco è la sua vita, ma la violenza del sangue lo costringe alla fuga dal paese per cercare fortuna tra le ricche foreste dell'Austria. Nuovi amici e nuovi amori, pentimenti e bramosie dell'animo, finché Santo, dopo l'eccezionale incontro con il grande scrittore Hugo von Hofmannsthal, sentirà imperioso il richiamo della propria terra.

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Offline Gargoyle

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Re:L'angolo del libro
« Reply #302 on: September 04, 2013, 11:39:55 am »
+4
Non ricordo se qui sul forum ne avevo già parlato, ma lo ripropongo qui:

Vite in polvere - Cronache quotidiane di uno sbirro antidroga in prima linea sulle strade di Milano
di Angelo Langé



Oggi, nelle nostre città, la droga è dappertutto. Non è più come una volta, quando a farsi erano solo gli emarginati e i balordi o i ricchi e i vip. No, adesso la coca è per tutti, sballo alla portata di tante persone comuni. Poi continua a girare l'ero, ed è sempre più facile caderci dentro, perché non devi più per forza iniettartela, puoi anche fumarla o tirarla. È dappertutto, parola di Angelo, sbirro milanese che, da ventanni, ogni giorno batte le strade per dare la caccia agli spacciatori. In questo libro racconta in prima persona la sua quotidianità da brivido come un film d'azione. Lo seguiamo negli interventi con la squadra, per cogliere in flagrante spacciatore e cliente, solo così possono scattare le manette. Le sue parole ci calano in un mondo tanto reale quanto cupo, presentandoci i protagonisti: gli spacciatori divisi in gruppi con abitudini e modalità differenti: italiani, "marocchi', neri - e i consumatori, quelli invece diffusi in ogni ambiente, prigionieri di un incubo e impigliati in una rete inestricabile di bugie a parenti, amici, colleghi. La squadra di Angelo lavora duro da anni, gli arresti sono all'ordine del giorno. Però, bloccare lo spaccio a Milano è come svuotare il mare con un cucchiaino. Perché allora uno come lui continua a lavorare per tutti noi? Perché, per Angelo, il poliziotto antidroga è un mestiere che si può fare anche con umanità, parlando con chi arresti o con chi consuma, nella pur fragile speranza di fargli capire di cambiare.

Doloroso e divertente.
Quello trattato è un problema che sento molto, poi è ambientato qui a Milano e nelle sue periferie, con luoghi, posti e locali ben noti a chi è della zona, e se da una parte è facile immaginare cosa succeda in certi ambienti è anche allarmante realizzare che succeda qui, a due passi, sotto i nostri occhi.
Angelo, l'autore, è anche lo stesso che ha partecipato al "docu-film" Sbirri di Raul Bova (e si, nessuno è perfetto) ma se il film vi ha deluso, state tranquilli, qui col libro siamo su un altro pianeta.
Piuttosto rende molto bene l'idea un altro documentario, sempre con Angelo che ha ispirato poi la stesura del libro:

[RaiTre] Cocaina, l'allarme Sociale
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Offline Bellerofönte

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Re:L'angolo del libro
« Reply #303 on: September 04, 2013, 11:45:03 am »
+2
Una sfilza di appoggi per Gargo  ;)

PS La copertina dell' ultimo (che mi interessa molto), non si può vedere da quanto è brutta.
"Costantemente mantenersi presenti dentro la propria pelle, esercitarsi, avere una condotta particolare, disprezzare il facile comodo, disprezzare l’inutile lusso, essere uomini raffinati, ma essere uomini fermi. Mantenere la fedeltà della parola. E nel fisico esercitarci a combattere."

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Offline Gargoyle

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Re:L'angolo del libro
« Reply #304 on: September 04, 2013, 12:09:14 pm »
0
Una sfilza di appoggi per Gargo  ;)

PS La copertina dell' ultimo (che mi interessa molto), non si può vedere da quanto è brutta.

Troppo buono.
Hai ragione, la copertina avrei dovuto metterla in spoiler con un avviso  XD
Comunque te lo consiglio, ma intanto guardati il video  ;)
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Offline Ale_ale

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Re:L'angolo del libro
« Reply #305 on: September 04, 2013, 16:50:07 pm »
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La fabbrica degli orrori



di Iain Banks, che conoscevo solo di nome per la serie di fantascienza... che dire, serve una fantasia un po' malata per creare una storia così, ma è scritto benissimo e nel complesso mi è piaciuto.  :)
« Last Edit: September 04, 2013, 16:51:55 pm by Ale_ale »

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Re:L'angolo del libro
« Reply #306 on: September 11, 2013, 09:43:32 am »
+2
Comprato e letto il libro di Luca Bonato dal titolo "Gli eroi non conoscono lieto fine".
Non sono bravo a fare recensioni ma avendo avuto occasione di conoscere anche di persona l'autore mi piace poterGLI fare GLI complimenti in maniera pubblica su Ar.Ma.
Spero di riuscirci.

Non è un libro d'azione, infatti la trama è lineare e abbastanza "minimalista".
Ma serve per poter descrivere le personalità e le psicologie dei personaggi... ma alla fine neanche quello è, a mio avviso il centro del libro.
Perchè il succo  è una storia di Amicizia, con la A maiuscola.

Anche i personaggi forse a prima vista sono descritti in maniera un po' troppo caratterizzata.
Lo "sfigato" è sfigato in tutto, il "figo" lo è in tutto, il "papi" è protettivo al 100%...
Ma chi, come me, ha un gruppo ristretto di amici d'infanzia sa che dopo anni in tale gruppo si hanno dei ruoli, delle maschere.
E aderire a tali maschere è parte integrante delle dinamiche del gruppo, è un "regalo" che si fa agli altri per corrispondere a quello che gli altri si aspettano.
E per questo il fatto che i personaggi fossero così fortemente caratterizzati mi ha fatto immedesimare molto.

L'ho finito in un giorno e mezzo, ho riso, mi sono arrabbiato, mi sono commosso, mi sono immedesimato ed emozionato.

Adesso.... aspetto il seguito.
Complimenti Paguro!
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Re:L'angolo del libro
« Reply #307 on: September 11, 2013, 12:16:32 pm »
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In vacanza mi sono letto un pò di robetta...
Ho letto finalmente un libro della serie di Bourne nella versione postuma e devo dire che, amato da ragazzo, Van Lustbader nn ha la stessa bravura di un Eisler...
Ho letto Cloud Atlas e il libro è molto piacevole in generale per quanto riguarda le singole storie ma l'idea di fondo che le lega poteva essere sviluppata forse in maniera più compiuta; l'abbinamento libro-film vi soncente di apprezzare meglio entrambi anche se con i cambiamenti necessari per il cinema.
Sorprendente gemma è stato invece Forte come l'onda è il mio amore...un libro dalla genesi particolare, veramente scritto bene, fluido e travolgente, che ha solo la pecca di avere un finale "aperto"...
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Re:L'angolo del libro
« Reply #308 on: September 19, 2013, 18:51:52 pm »
+1
Fratelli guerrieri di Aaron Cohen



Nel 1994, a diciotto anni, Aaron Cohen, inquieto adolescente ebreo-canadese, lascia Beverly Hills per mettersi alla prova e realizzare il suo sogno: far parte della più selezionata unità delle forze speciali israeliane, un reparto d'elite al livello dei SEALS americani e dei SAS britannici. Dopo aver vissuto in un kibbutz per abituarsi allo stile di vita israeliano, per quindici mesi viene sottoposto a un addestramento massacrante, anche a livello psicologico, concepito con l'unico scopo di demolire un uomo per creare un guerriero. Oltre alle marce nel deserto e al combattimento a mani nude e con ogni tipo di arma da fuoco, l'addestramento comprende anche il sapersi travestire da palestinesi e lo studio accurato di usi e costumi degli storici nemici di Israele. Superata questa selezione durissima, Cohen riesce a entrare nella più prestigiosa unità antiterrorismo israeliana, quella incaricata delle pericolose missioni nei territori occupati: il Sayeret Duvdevan (un nome, un programma: Duvdevan è infatti una ciliegia identica a quella commestibile, ma velenosa). Alla fine dei tre anni di servizio, come molti altri ragazzi trasformati in supersoldati asociali e quasi paranoici, Aaron lascia l'esercito e ritorna negli Stati Uniti dove, dopo un periodo di smarrimento, fonda una società composta solo da ex membri di quell'unità, con lo scopo di insegnare le tecniche antiterrorismo agli americani. Tecniche che cominceranno a interessare gli Stati Uniti dopo gli attentati dell'11 settembre...

Non è il solito romanzo militareggiante basato su una storia veramente vera che mi sarei aspettato.
Spiazza un po'.
Le vicende sono più sullo sfondo che altro, in primo piano ci sono più le motivazioni che portano a fare una certa scelta di vita, la paura e la voglia di superare le prove e quello che poi resta quando si conclude l'attività militare.
Curioso.
Forse più di tutto, sono apprezzabili le considerazioni finali che concludono il libro, il confronto fra due diversi stili di vita, o almeno io me le sono particolarmente gustate.
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Offline The Spartan

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Re:L'angolo del libro
« Reply #309 on: September 20, 2013, 09:37:25 am »
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Mi stuzzica...
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Offline Gargoyle

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Re:L'angolo del libro
« Reply #310 on: September 20, 2013, 10:54:34 am »
0
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Offline Gargoyle

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Re:L'angolo del libro
« Reply #311 on: September 20, 2013, 11:32:29 am »
+1
Spartacus - il gladiatore che fece tremare Roma di Howard Fast



Tra il 73 e il 71 a. C.la penisola italica viene scossa dalla tempesta della Guerra Servile.
La ribellione scoppia a Capua, nella scuola dei gladiatori di Lentulo Batiato.
Alla sua testa il valoroso Spartaco: schiavo, figlio di schiavi, innamorato di Varinia, la bella germana che ha osato resistere a Lentulo.
Con l'aiuto dell'ebreo Davide, del gallo Crixo e di schiere di tracim italici e africani, Spartaco sfida la corrotta Repubblica e semina il panico tra i suoi illustri rappresentanti.
Il suo carisma e il suo senso di giustizia, tengono uniti i ribelli e sostengono il loro slancio libertario.
Anche quando Crasso spegne la rivolta nel sangue e Spartaco muore in battaglia, sarà il figlio suo e di Varinia a raccoglierne la testimonianza.
ricostruendo un grande affresco corale l'eccezionale avventura di un uomo comune, Fast ha scritto un romanzo storico di straordinaria fortuna in tutto il mondo.
Spartacus ha ispirato l'omonimo capolavoro di Stanley Kubrick, interpretato da Kirk Douglas e vincitore di quattro premi Oscar.


Godibilissimo da leggere, specie nel tono usato, a volte epico a volte quasi biblico, la vicenda non viene mai raccontata, ma "ricordata".
Ricordata da dei nobili patrizi che percorrono la strada per Roma costeggiata dalle crocifissioni dei ribelli catturati dopo la sconfitta di Spartaco, ricordata dai protagonisti militari che per schiacciare la sommossa, hanno dovuto "conoscere" chi era davvero Spartaco e infine ricordata dal morente Davide l'ebreo, l'ultimo gladiatore sopravissuto, che per la gloria di Roma, ha combattuto un'ultima volta nell'arena, vincendo tutti, rimanendo solo lui e per questo, crocifisso alle porte di Roma come simbolo: anche l'ultimo schiavo, l'ultimo ribelle, è stato schiacciato.
Ma ormai niente sarà più come prima, perchè le fondamenta di Roma si reggono sulle spalle degli schiavi, schiavi che hanno assaporato un briciolo di libertà e ormai i romani non possono non guardarli senza che un brivido percorra le loro schiene...


p.s. Per I esperti e I appassionati: io credo di aver trovato qualche imprecisione storica, specialmente nel racconto dei combattimenti, ma ci sta e poi probabilmente quando il romanzo è stato scritto non si sapevano tutte le cose che sappiamo adesso
Improvvisare, adattarsi e raggiungere lo scopo.

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Re:L'angolo del libro
« Reply #312 on: September 20, 2013, 11:42:48 am »
+1
Spartacus - il gladiatore che fece tremare Roma di Howard Fast



Tra il 73 e il 71 a. C.la penisola italica viene scossa dalla tempesta della Guerra Servile.
La ribellione scoppia a Capua, nella scuola dei gladiatori di Lentulo Batiato.
Alla sua testa il valoroso Spartaco: schiavo, figlio di schiavi, innamorato di Varinia, la bella germana che ha osato resistere a Lentulo.
Con l'aiuto dell'ebreo Davide, del gallo Crixo e di schiere di tracim italici e africani, Spartaco sfida la corrotta Repubblica e semina il panico tra i suoi illustri rappresentanti.
Il suo carisma e il suo senso di giustizia, tengono uniti i ribelli e sostengono il loro slancio libertario.
Anche quando Crasso spegne la rivolta nel sangue e Spartaco muore in battaglia, sarà il figlio suo e di Varinia a raccoglierne la testimonianza.
ricostruendo un grande affresco corale l'eccezionale avventura di un uomo comune, Fast ha scritto un romanzo storico di straordinaria fortuna in tutto il mondo.
Spartacus ha ispirato l'omonimo capolavoro di Stanley Kubrick, interpretato da Kirk Douglas e vincitore di quattro premi Oscar.


Godibilissimo da leggere, specie nel tono usato, a volte epico a volte quasi biblico, la vicenda non viene mai raccontata, ma "ricordata".
Ricordata da dei nobili patrizi che percorrono la strada per Roma costeggiata dalle crocifissioni dei ribelli catturati dopo la sconfitta di Spartaco, ricordata dai protagonisti militari che per schiacciare la sommossa, hanno dovuto "conoscere" chi era davvero Spartaco e infine ricordata dal morente Davide l'ebreo, l'ultimo gladiatore sopravissuto, che per la gloria di Roma, ha combattuto un'ultima volta nell'arena, vincendo tutti, rimanendo solo lui e per questo, crocifisso alle porte di Roma come simbolo: anche l'ultimo schiavo, l'ultimo ribelle, è stato schiacciato.
Ma ormai niente sarà più come prima, perchè le fondamenta di Roma si reggono sulle spalle degli schiavi, schiavi che hanno assaporato un briciolo di libertà e ormai i romani non possono non guardarli senza che un brivido percorra le loro schiene...


p.s. Per I esperti e I appassionati: io credo di aver trovato qualche imprecisione storica, specialmente nel racconto dei combattimenti, ma ci sta e poi probabilmente quando il romanzo è stato scritto non si sapevano tutte le cose che sappiamo adesso
grazie della dritta.
A leggere la sinossi anche sullo stesso Spartaco "schiavo figlio di schiavi" mi sembra di ricordare diversamente.
Mi sembra fosse stato Legionario e resco schiavo successivamente, cosa che lo aiutò adare una organizzazione militare all'esercito di schiavi e glaidatori con cui combattè le legioni.
Ma controllerò perchè onestamente sono un po' confuso e potrei aver detto una castroneria grossa  :sbav:
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Re:L'angolo del libro
« Reply #313 on: September 20, 2013, 13:41:38 pm »
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Ustrega, ora mi metti il dubbio...
Io ricordavo schiavo, ma non ci giurerei.
E per la guida dell'esercito, diciamo che storicamente lui è stato più che altro il capo carismatico, l'organizzazione militare arrivò dagli altri schiavi che avevano combattuto contro le legioni stesse, qualche ex-soldato caduto in disgrazia e finito a fare il gladiatore e alcuni disertori dei primi scontri che poi si unirono all'armata, ma controllo  :)

Edit: wiki è d'accordo con te in effetti:
Si sa poco di preciso sulla sua giovinezza: è comunque certo che nacque in Tracia da una famiglia di pastori appartenente alla tribù dei Maedi; intraprese la professione del padre, ma ridotto in miseria accettò di entrare nell'esercito romano, con cui combatté in Macedonia col grado di milite ausiliario.

Però molti studiosi, rifacendosi agli autori classici che parlano di lui, Appiano, Plutarco, Sallustio, Eutropio, Floro e Ororosio (che comunque ne parlarono in anni successivi e in contesti diversi), sostengono che è complicato risalire ad origini certe, mentre è probabile che le nozioni note su di lui facessero parte di una "campagnia diffamatoria"; proporlo come un soldato accolto dalla amorevoli braccia di Roma, che usufruì del suo addestramento e che poi "tradisce" e si ribella, lo rendeva più odioso alla gente comune
« Last Edit: September 20, 2013, 13:55:58 pm by il Gargoyle »
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Re:L'angolo del libro
« Reply #314 on: September 20, 2013, 13:57:49 pm »
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Ustrega, ora mi metti il dubbio...
Io ricordavo schiavo, ma non ci giurerei.
E per la guida dell'esercito, diciamo che storicamente lui è stato più che altro il capo carismatico, l'organizzazione militare arrivò dagli altri schiavi che avevano combattuto contro le legioni stesse, qualche ex-soldato caduto in disgrazia e finito a fare il gladiatore e alcuni disertori dei primi scontri che poi si unirono all'armata, ma controllo  :)

Edit: wiki è d'accordo con te in effetti:
Si sa poco di preciso sulla sua giovinezza: è comunque certo che nacque in Tracia da una famiglia di pastori appartenente alla tribù dei Maedi; intraprese la professione del padre, ma ridotto in miseria accettò di entrare nell'esercito romano, con cui combatté in Macedonia col grado di milite ausiliario.

Però molti studiosi, rifacendosi agli autori classici che parlano di lui, Appiano, Plutarco, Sallustio, Eutropio, Floro e Ororosio (che comunque ne parlarono in anni successivi e in contesti diversi), sostengono che è complicato risalire ad origini certe, mentre è probabile che le nozioni note su di lui facessero parte di una "campagnia diffamatoria"; proporlo come un soldato accolto dalla amorevoli braccia di Roma, che usufruì del suo addestramento e che poi "tradisce" e si ribella, lo rendeva più odioso alla gente comune
Grazie, ero fermo alla prima parte.  :)
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