Riguardo il discorso verticale vs orizzontale, a livello intuitivo rimango dell'idea che la direzione della spinta concordi con la direzione del movimento, comunque indagherò oltre.
scritta così è sbagliata, e non è un'opinione
Non bisogna confondere la traiettoria con le componenti vettoriali del moto.
Queste ultime, nel caso di un oggetto scagliato sono due: l'accelerazione di gravità (perpendicolare al suolo) e la "spinta" impressa all'oggetto: per avere la gittata massima (in assenza di dislivelli), il vettore della "spinta" deve formare un angolo di 45° con il suolo (Donkey Kong docet...
) e la traiettoria sarà (in assenza di attrito) una parabola tangente al vettore di "spinta" nel punto di origine del moto.
Nel caso di un saltatore in lungo, la traiettoria sarà sempre parabolica e sarà ancora una volta il risultato della combinazione del vettore "accelerazione di gravità" e del vettore di "spinta".
Il vettore di "spinta" (il vettore, cioè, che descrive la forza che da origine al moto al momento dello stacco dal suolo) è la risultante tra un vettore parallelo al suolo (la rincorsa; o, se il salto è da fermo, lo "slancio") e un vettore con direzione variabile diretto genericamente verso l'alto ("salto"): se quest'ultimo fosse "inclinato" a 45° rispetto al suolo, il vettore risultate del moto di "spinta" formerebbe un angolo rispetto al suolo inferiore a 45°, non permettendo il raggiungimento della "gittata" massima. Aumentando l'angolo del vettore verticale (componente "salto") si aumenta la gittata.
Quando si ottiene un vettore di spinta inclinato esattamente a 45°, e quindi la gittata massima? Quando il vettore "rincorsa" e il vettore "salto" sono uguali e descrivono un angolo di 90°; quando, cioè, a parità di modulo delle due componenti del moto, il vettore "salto" è perfettamente verticale.