Trovata su FB e relativa al basket ma universale
LA GIORNATA TIPO DEL PRIMO GIORNO DI PREPARAZIONE ATLETICA
ore 6.25 non hai chiuso occhio, hai caldo, sei nervoso, una zanzara sponsorizzata Avis ti ha fatto 21 prelievi di sangue.
ore 7.00 suona la sveglia, ti alzi e sali sulla bilancia. Fissi per circa 4 minuti il tuo peso e ripensando alle vacanze e a tutte le colazioni, spuntini di metà mattina, pranzi, pre-merende, merende, aperitivi, cene, spuntini di mezzanotte, pane e nutella prima di andare a letto, ti commuovi maledicendoti al tempo stesso.
ore 7.15 colazione seguendo la ricetta dello chef di Alex Schwazer
ore 7.30 fanculo l'ascensore, scendi le scale di corsa per scaldarti.
ore 7.31 due minuti di pausa alla seconda rampa.
ore 7.35 scattino per andare alla macchina
ore 7.36 fitta al bicipite femorale, chiedi il cambio.
ore 7.40 nessuno ti può dare il cambio, sali in macchina e vai in ufficio.
ore 8.30 mentre lavori fai stretching seduto alla scrivania
ore 9.00 nella chat di gruppo della squadra fingi di essere contento di rivedere i compagni, in realtà pur di non fare atletica andresti all'Ikea con la morosa per 22 domeniche di fila.
ore 10.00 sfogliando l'album del workout di Belinelli ti domandi a che cazzo serva sollevare il pneumatico di un tir.
ore 11.00 sale la tensione
ore 11.30 cerchi su Google "come fare a non sentire la fatica durante il primo giorno di preparazione atletica". Primo risultato nelle ricerche un link di Yahoo Answer, clicchi e casualmente una persona ha posto la tua stessa domanda. Prima risposta "Sparati un colpo in bocca, la fatica non la senti di sicuro, al massimo senti un po' freddo".
ore 13.00 pranzo a base di uova e 4 Redbull
ore 14.00 i colleghi ti raccolgono dal cofano della macchina del direttore sulla quale sei volato giù dal terzo piano. Un attimo per riprenderti, renderti conto di essere senza lavoro e che quelli dello spot della Redbull sono degli stronzi. E tu più stronzo di loro.
ore 15.30 Mancano quattro ore. Sei più teso della moglie di Grignani quando il marito beve due birre.
ore 17.00 esci dall'ufficio e ti fiondi a casa
ore 18.00 prepari la borsa con le lacrime agli occhi: le scarpe da basket non devi metterle dentro.
ore 18.30 cerchi di caricarti col dvd di tutte le gare di Gebrselassie.
ore 18.45 hai letto che in questi casi bisogna mangiare delle banane che sono ricche di potassio ma in casa non hai banane. Telefoni a Tavecchio che in cinque minuti te ne porta 10 kg.
ore 19.20 arrivi al campo sportivo accanto alla palestra. Sorrisi per tutti i compagni, si scherza, ci si raccontano le imprese delle vacanze, ovviamente tutti hanno scopato.
ore 19.30 il preparatore atletico ordina: 20 giri di campo.
ore 19.31 sei già ultimo.
ore 19.33 dopo tre minuti di chiacchiere nel gruppo con sgambetti, battute e risate, nessuno parla più. Bisogna risparmiare fiato.
ore 19.35 sei già costretto a studiare dei punti lungo il percorso nei quali puoi nasconderti per saltare qualche giro.
ore 19.38 una gocciolina di sudore sgorga dalla tempia fino alla bocca. Sa di mojito.
ore 19.39 Sei al terzo giro. Gli under al settimo.
ore 19.40 realizzi che mancano 17 giri alla fine. Fingi un malore. Nessuno ti crede e sei costretto a fare uno scatto per recuperare sul gruppo. Mentre un under ti doppia per la quarta volta con ghigno da fenomeno, gli metti il piede sotto da dietro. Perone saltato, stagione finita. Era anche nel tuo ruolo, meglio così.
ore 20.10 finiscono i 20 giri. Chiami due compagni perchè facciano da testimoni al testamento orale che stai per fare.
ore 20.45 alla fine della serie di allunghi ti appare Datome che benedice te e la squadra, cerchi di chiedergli l'autografo quando ti accorgi che non è Datome ma il vice allenatore che non si fa la barba da giugno.
ore 21.00 non sai come ma sei arrivato alla fine dell'allenamento. Insieme ai compagni ti dirigi verso lo spogliatoio.
ore 21.50 dopo 48 minuti termini la doccia. Il custode bestemmia te e 24 santi.
ore 21.55 accappatoio, ciabatte e sguardo perso verso la borsa. Nessuno ha la forza di rivestirsi.
ore 22.10 ancora tutti fermi immobili, nessuna parola, nessun movimento, quand'ecco il capitano prendere coraggio e formulare la parola magica per far muovere i compagni "Birra?"
ore 22.45 finalmente birra ghiacciata, animi più rilassati, si ride e si scherza.
ore 23.00 crampo improvviso da seduto, un classico.
ore 23.45 in uno stato di morte apparente ti abbandoni sul letto.
ore 00.30 l'adrenalina non ti fa chiudere occhio.
ore 00.30 Non c'è verso di prendere sonno, continui a stirare le gambe, girarti e rigirarti, è molto caldo, ti alzi per andare a bere, il tragitto camera-cucina dura circa un quarto d'ora, bevi, pisci al buio perchè non riesci ad allungare il braccio per premere l'interruttore, pisci ovunque tranne che nel water, speri che il caldo faccia evaporare il tutto altrimenti se lo vede la tua ragazza hai le ore contate, torni a letto, non prendi sonno, provi a contare le pecore ma è un metodo di merda, provi a contare i mesi di fidanzamento con lei, non te li ricordi. Ecco, ideona, provi a contare i giri di campo che dovrai fare domani. Piangi, ma pensi che in fondo hai rivisto i tuoi compagni e tra qualche giorno ritoccherai con mano quella roba che da anni ti fa battere il cuore più di un posto di blocco il venerdì notte: la palla.
E finalmente ti addormenti.