Btw, mi viene in mente un'altra curiosità relativa alla periodizzazione dell'allenamento.
A me risultava che nel periodo cosiddetto "preparatorio", che precede il periodo pre-agonistico e agonistico, ci si deve dedicare al miglioramento di tutte le capacità motorie.
La misura di ciò dipende anche dal livello dell'atleta e da altre variabili. Comunque si può prendere come indicazione generale di base.
Ora, lontano dal periodo agonistico, si prediligerà il volume all'intensità e si sceglieranno esercizi relativamente aspecifici: sbaglio?
Se siamo lontani lontani non sbagli. A metà strada dipende anche dall'approccio, in particolare se classico o a blocchi.
Detto questo, il lavoro sulle singole capacità motorie va svolto, che io sappia, allenandole tutte insieme in questo periodo; ma tutte insieme nello stesso microciclo o proprio nella stessa seduta?
Non c'è una risposta precisa qui. Fa parte del fine tuning che si sviluppa con il tempo in base a tutte le variabili, tra cui condizione dell'atleta, giorni a disposizione per le sedute e così via.
Ad ogni modo, è sicuramente difficile per un dopolavorista o comunque un non professionista mettere tutto dentro sempre, e soprattutto non è detto che sia produttivo.
Io ci ho anche provato ma veniva veramente una mole di lavoro spropositata (già che i miei WO stanno tra i 120' e i 180'...).
Comunque non è una tragedia se, per dire, alleni una frazione il lunedì, un'altra mercoledì e l'ultima venerdì.
Quello che ti consiglio, in presenza di limiti di tempo, è decidere il target principale e focalizzarti su esso.
Banalmente, a me ora come ora su tutto interessa principalmente lo sviluppo di forza e potenza, e quindi ogni WO ha la sua sessione cicciona di pesi. Poi ci infilo qua e la mobilità e propriocezione, un po' di Karate per non arrugginire troppo, e poi ovviamente del cardio e del conditioning. Fermi restando warm up e cool down e, quando possibile, una sessione di stretching profondo e meditazione.
La frequenza di ognuno dei complementi è funzione della scala di priorità e delle necessità contingenti. Ad esempio quando ho avuto la noia alla spalla, gli esercizi del fisio erano molto più preponderanti di ora, che penso di avere trovato l'assetto corretto (quasi) e posso lavorarci direttamente anche attraverso le alzate.
Poi ci si ingegna... per esempio una volta sì e una no, invece di fare mobilità normale per le caviglie nel warmup, salgo sulla tavoletta (tenendole per ultime in modo che sono già comunque sufficientemente caldo con l'attivazione del resto).