Giusto per riportare tutto in una prospettiva più ampia e rischiarmi gli sputazzi.
In ambito di PA, la troppa cerebralità è lontana dalle quattro cosette di cui discutiamo noi qui (che già comunque ben si elevano sopra le tristezze che si leggono solitamente nel marzialweb nostrano e non).
Parlare di MAV, di buffer, di corretta esecuzione del gesto è roba base base.
Sì verissimo, ma
A- proprio come in sparring, ring o strada, la teoria la tratti a mo di rigoroso script PRIMA dell' esecuzione pratica.. a meno che tu non stia facendo singole con tanto di istruttore/autoimmortalamentovideo che ti dice " riprova con i piedi un pò più larghi - incassa meglio quelle cazzo di scapole, ecc."... la pratica deve il più possibile essere istinto, riflesso condizionato, come in una seduta ipnotica in cui l' induzione deve essere fluida senza inghippi.
Sono d'accordissimo. Deve essere così. Ma a questo stato di grazia IMHO ci si arriva solo dopo un'attenta costruzione del gesto corretto. Quindi istinto, riflesso, ma
condizionati.
Vero anche che, inizialmente, provare bisogna provare (con carichi leggeri) e poi rifinire, ma il semplice approccio istintuale nudo e crudo ti rende soggetto a infortuni e soprattutto ti impedisce di ottere il massimo dall'esercizio. Soprattutto, se non ci lavori su da subito, con pesi leggeri, magari hai dei compensi che poi quando sali non funzionano più e devi resettare da capo.
Perchè, oltretutto, se non studi il movimento nei suoi dettagli rischi di fare come un certo cuggino pirla di mia conoscenza (
) che si è buttato nei dip senza averne studiato l'esecuzione. Per un anno tutto bene serie da 10 complete e profonde o giù di lì... fino a quando le spalle si sono messe in mutua e il fesso si è bruciato due mesi di allenamento (alla sua veneranda età, troppissimi) e un 300 sacchi di fisioterapia.
E poteva andare molto peggio.