Premesso che c'è chi poi cambia angoli scendendo, per me, basandomi sulla foto, il primo potrebbe aprire di più il petto ed essere perfetto.
Ieri ho letto una cosa però che...secondo voi, dire che il corpo, pensate allo sforzo di una singola, non da importanza al fatto che sia un lavoro a corpo libero o sovraccarico ha senso?
Cioè una singola col massimale di squat è uguale, vediamo un pò, a un pistol squat se non riusciamo a farne magari noi più di due?
Bisognerebbe capire cosa intende per "il corpo non da importanza" che è molto ambiguo. Presuppongo che voglia dire che uno sforzo massimale equivale a un'altro sforzo massimale (tipo massimale di squat e esecuzione di un pistol con estrema difficoltà nell'esecuzione), e se ho capito bene, per me no, non è vero.
Con certi esercizi ci mettiamo in condizioni biomeccanicamente poco efficienti, che comportano una minore espressione di forza. Quindi in questo caso lo sforzo non è nel massimo reclutamento di tutta la catena quanto nel cercare di compensare una posizione svantaggiosa caricando di superlavoro alcuni segmenti. Può essere l'esempio del pistol squat o del diamond pushup.
Non sono inutili, sia chiaro e anzi possono dare qualcosa livello coordinativo (sempre che ci siano i presupposti biomeccanici per farlo), o costituire una variazione alla bisogna.
Ma uno squat (sub)massimale è uno squat (sub)massimale e non c'è niente che possa sostituirne gli effetti a livello di transfer. Si può parlare al massimo di blandi palliativi.